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Letteratura italiana - Pirandello
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UNO NESSUNO E
CENTOMILA:
PENSIERI,
PAROLE E OPERE
DELL’UOMO DEL
NOVECENTO
UNO,NESSUNO E LETTERATURA
CENTOMILA: PIRANDELLO E UNO
PENSIERI PAROLE E NESSUNO E
OPERE DELL’UOMO DEL CENTOMILA
NOVECENTO
STORIA TECNOLOGIA GEOGRAFIA
UNO: I REGIMI NESSUNO: LA BOMBA
TOTALITARI ATOMICA CENTOMILA: LA CINA
(STORIA) (TECNOLOGIA)
SCIENZE MUSICA ANTOLOGIA
I DIRITTI DEI
IL JAZZ DISABILI
L’EUGENTICA EDUCAZIONE FISICA
LE OLIMPIADI
INGLESE FRANCESE
I NERI COME NOI,
MARTIN LUTHER LE VOCI DEI POETI
KING DI COLORE
E LA GUERRA
CIVILE
AMERICANA
LETTERATU
LETTERATUR
RA:
A
LUIGI
PIRANDELL
LUIGI PIRANDELLO
Luigi Pirandello nacque a Girgenti (poi Agrigento) nel 1867. Frequentò
le Università di Palermo e di Roma e si laureò a Bonn, in Germania,
ed evoluzione
con una tesi sulla parlata di Girgenti intitolata ”Foni
fonetica del dialetto di Girgenti“. Tornato in Italia, si stabilì a Roma,
dove si dedicò alla sua attività letteraria e di docente universitario
alla Facoltà di Magistero. In quel periodo dovette affrontare una grave
crisi economica e familiare e inoltre la moglie,Maria Antonietta
Portulano, fu colpita da una grave malattia mentale. Pur conducendo
una vita appartata, continuò a scrivere e, a partire dal 1915, si dedicò
soprattutto al teatro. Nel 1925, ormai famoso in Italia e all’estero
formò la compagnia Teatro dell’Arte di Roma di cui assunse la
direzione artistica. Nel 1934 gli fu conferito il premio Nobel per la
Letteratura. Morì due anni dopo nel 1936.
LUIGI PIRANDELLO
Tra le opere più importanti di Luigi Pirandello è
opportuno ricordare in ordine cronologico:
L’esclusa (1901)
Il fu Mattia Pascal (1904)
Uno, nessuno e centomila (1926)
Vi sono poi la raccolta di novelle “Novelle per un
anno” e di opere teatrali come “Maschere nude”
LUIGI PIRANDELLO
Una adeguata comprensione della poetica
pirandelliana deve basarsi su una attenta lettura
del saggio sull’umorismo pubblicato nel 1908.
Al suo interno Pirandello descrive la figura di una
donna anziana che si veste in maniera
eccentrica ed inadeguata per la sua età. Nel
vedere questa vecchia signora ci si mette a
ridere, per cui la reazione naturale è di ilarità.
Ciò avviene perché si avverte una situazione
contraria a quello che dovrebbe essere, ovvero il
contrario di ciò che una vecchia e rispettabile
signora dovrebbe essere. Pirandello chiama
questa impressione “avvertimento del
contrario”. Se si riflette,però, sul fatto che
questa donna non prova forse nessun piacere a
pararsi come un pappagallo e forse ne soffre e
lo fa perché cerca di trattenere a sé l’amore del
marito molto più giovane di lei che la trascura
l’effetto comico scompare e subentra un
sentimento di pietà nei confronti della donna.
Dunque alla comicità si sostituisce l’umorismo,
LUIGI PIRANDELLO
Uno, nessuno e centomila è la storia di
Vitangelo Moscarda, un uomo che entra in
crisi dopo che la moglie fa lui osservare che
il suo naso pende a destra. Questa scoperta
suscita in lui una reazione incontrollata e
tutte le sue certezze cominciano a crollare.
Questo diviene un punto di partenza che lo
spinge a formulare numerose riflessioni
esistenziali.
Tra la più significativa vi è quella che porta
alla disgregazione dell’Io. Infatti, Vitangelo
arriva alla considerazione che l’uomo è
“centomila” perché ogni persona lo
rappresenta come vuole, e nessuno perché
non vi è coincidenza tra una identità e l’altra
che gli viene attribuita, e uno perché l’uomo
deve necessariamente essere identificato
come Unità, unica e universale.
STORIA:
UNO:
I REGIMI
TOTALITARI
UNO: I REGIMI TOTALITARI
I regimi totalitari sono delle forme di governo in cui lo stato
si impadronisce di tutte le strutture e si infiltra in ogni
aspetto della vita pubblica e privata per controllarla;
vengono usati strumenti quali la propaganda di stato e la
pratica del terrore. Essi eliminano ogni forma di autonomia
fino a manipolare e trasformare la coscienza degli individui.
Le origini di questi regimi sono molto antiche; basti ricordare
la figura del tiranno nella antica Grecia, ma fortificarono le
loro radici nel 1600 durante il periodo dell’assolutismo
assoluto al quale è legato soprattutto la figura di Luigi XIV il
“Re Sole” e degli Zar di Russia.
Solitamente, però, quando si parla di regimi totalitari che
vengono definiti anche dittature ci si riferisce alle forme di
governo repressive affermatesi durante gli anni ’20 e ‘30 del
‘900.
Tra le figure più emblematiche vi sono indubbiamente Benito
Mussolini, Adolf Hitler, Josif Stalin e Francisco Franco.
UNO: I REGIMI TOTALITARI
Il Fascismo è un movimento politico che ha inizio nel 1919
con il nome di Fasci di combattimento. In seguito nel 1921 si
affermò con il nome di Fascismo. Sviluppatosi proprio in Italia
come reazione ai profondi mutamenti politici e sociali dovuti
alla prima guerra mondiale e al diffondersi delle dottrine
socialiste e comuniste,il partito fascista attingeva la propria
forza dall’appoggio dei movimenti di destra e in un primo
momento dalla sinistra,propugnando la necessità di un uomo
forte al governo. Questo regime si impose nel 1922 con la
celebre “Marcia su Roma”. Le capacità oratorie di Mussolini,
la crisi economica post-bellica, una profonda e diffusa
sfiducia nel sistema politico vigente e una crescente paura
del socialismo contribuirono all’ascesa di Mussolini con il suo
partito fascista che prese pieni poteri tra il 1924 ed il 1925.
In politica economica pose all’Italia molti obiettivi e lanciò
molti slogan tra cui la “Quota 90”, “Autarchia” e “Battaglia
del grano”. Questi slogan erano promotori di traguardi
raggiunti dal regime.
In politica estera il fascismo riprese la conquista coloniale,
acquisendo l’Etiopia, strinse delle alleanze con la Germania
Nazista e stipulò con il papa i cosiddetti “patti lateranensi”.
UNO: I REGIMI TOTALITARI
partito si affermò nel panorama tedesco durante gli
anni venti; infatti la predicazione di un nazionalismo
esasperato ha raccolto molti consensi in quegli anni
tanto da far diventare il partito nazista il principale
Reichstag
partito del (il parlamento tedesco). Nel
1933,poi, con la salita di Adolf Hitler a cancelliere il
partito nazista divenne partito unico. Gli elementi
centrali dell’ideologia nazista erano la dottrina razziale,
Il nazismo infatti predicava la superiorità della razza
ariana e un violento odio per gli ebrei, considerati
colpevoli di tutti i problemi della Germania, e la teoria
dello "spazio vitale“, appunto uno degli obiettivi
principali del nazismo prevedeva di espandere i propri
territori in virtù del fatto che la razza superiore doveva
avere spazi sufficienti per crescere e prosperare,
relegando gli altri gruppi etnici ad una condizione
subalterna.
Il Nazismo fece della propaganda una delle sue armi
principali per il controllo della popolazione, Hitler istituì
il ministero della propaganda con a capo uno dei suoi
collaboratori: Joseph Paul Goebbels il quale dava
direttive a giornali e cinema su cosa scrivere,
pubblicare o mandare nelle sale.
In politica estera il Nazismo strinse vari patti con il
Fascismo italiano e poco prima la seconda guerra
mondiale la Germania strinse con l’URSS il patto
UNO: I REGIMI TOTALITARI
Lo Stalinismo fu un regime totalitario instaurato da Josif
Stalin dopo la morte del suo predecessore Lenin nel 1924.
La sua dittatura continuò fino al 1953 anno della sua
morte. Gli elementi fondamentali di questo regime furono:
la ferrea dittatura del Partito comunista sul paese e quella
di Stalin; eliminazione fisica degli oppositori; controllo
dello Stato sulla vita della società.
In politica economica Stalin rivoluzionò completamente il
sistema economico precedente, con due piani
quinquennali introdusse il metodo dell’economia
pianificata, abbatté la proprietà privata affidando le
industrie e i macchinari allo stato, ma questo sistema
funzionò e nel giro di qualche anno l’URSS divenne la
seconda potenza economica mondiale dopo gli USA.
Stalin introdusse anche il sistema dei Gulag, ogni
oppositore, vero o presunto, all’URSS veniva deportato
nei Gulag, campi di lavoro nei quali vi erano condizioni
igienico-sanitarie pessime e le morti erano all’ordine del
giorno,il cibo era insufficiente e il freddo peggiorava ancor
di più la situazione.
Stalin si oppose nettamente al fascismo e al nazismo,
nemici naturali del comunismo, ma dopo la guerra i
conflitti si acuiranno anche con le democrazie, soprattutto
con gli USA contro i quali sarà combattuta la
UNO: I REGIMI TOTALITARI
Mentre il Fascismo ed il Nazismo
terminarono la loro breve
predominanza nel panorama politico
dopo la guerra, e lo Stalinismo terminò
pochi anni dopo con la morte di Stalin
un regime che, seppur di minore
importanza rispetto a quelli elencati
prima, durò ancora per molti anni, più
precisamente fino alla metà degli anni
‘70 fu quello di Francisco Franco.
Salito al potere dopo la guerra civile
spagnola, grazie anche all’aiuto del
nazifascismo, Franco fu un accanito
sostenitore dell’anticomunismo,infatti
si schierò contro di esso durante la
guerra fredda. Morì nel 1975
TECNOLOGIA
:
NESSUNO:
LA BOMBA
NESSUNO: LA BOMBA
ATOMICA
bombe nucleari
La realizzazione delle è dovuta a
numerosi scienziati e a una catena di successive
COME
COME
L
L
’UOMO
’UOMO PUO’
PUO’ DISTRUGGERE
DISTRUGGERE IL
IL MONDO
MONDO
scoperte, iniziate da Enrico Fermi nel 1934.
Molti scienziati tedeschi, per evitare le persecuzioni
Stati Uniti.
naziste, si erano trasferiti negli Anche
Italia
in la politica razziale del regime fascista aveva
costretto all'esilio molti intellettuali e scienziati, fra questi,
il fisico Enrico Fermi, sposato con un'ebrea, che
approfittando del viaggio in Svezia per ritirare il premio
Nobel (1938), cercò rifugiò negli Stati Uniti. Qui si costituì
una comunità di scienziati d'altissimo livello che mise a
disposizione del governo le proprie conoscenze in materia
di scienza applicata all'industria bellica e alla guerra.
Albert Einstein, altro fisico tedesco emigrato, il 2 agosto
1939, indirizzò una lettera al presidente Roosevelt con la
quale lo informava della possibilità di costruire un nuovo
NESSUNO: LA BOMBA
ATOMICA
La bomba atomica (a fissione) si basa sul fatto che se un
La bomba atomica (a fissione) si basa sul fatto che se un
neutrone colpisce il nucleo di un atomo pesante
COME
COME
L’UOMO
L’UOMO
PUO’
PUO’
DISTRUGGERE
DISTRUGGERE IL
IL MONDO
MONDO
neutrone colpisce il nucleo di un atomo pesante
quest'ultimo si fraziona in due parti da qui si liberano altri
quest'ultimo si fraziona in due parti da qui si liberano altri
due neutroni che mantengono innescano una reazione a
due neutroni che mantengono innescano una reazione a
catena e soprattutto libera un'energia enorme. Nel uranio
catena e soprattutto libera un'energia enorme. Nel uranio
che si trova in natura questa reazione avviene
naturalmente ma viene frenata del fatto che, essendo
che si trova in natura questa reazione avviene
l'uranio non completamente puro, la reazione si ferma
naturalmente ma viene frenata del fatto che, essendo
immediatamente e solo pochi atomi si trasformano in
l'uranio non completamente puro, la reazione si ferma
energia. Poi ce da considerare il fatto che molti elettroni
riescono a sfuggire dal pezzo di uranio (Questa reazione da
immediatamente e solo pochi atomi si trasformano in
la radioattività).
energia. Poi c’è da considerare il fatto che molti elettroni
Nell'esplosione di bomba di questo tipo l'energia che si
riescono a sfuggire dal pezzo di uranio (Questa reazione
libera dalla fissione completa di un chilogrammo di uranio è
uguale a quella prodotta dalla combustione di 2450
da la radioattività).
tonnellate di carbone.
Nell'esplosione di bomba di questo tipo l'energia che si
Quando la massa del nostro materiale radioattivo sale
abbastanza da assicurare un equilibrio tra le reazioni
libera dalla fissione completa di un chilogrammo di uranio
avvenute e quelle fallite si dice che la massa è critica, cioè
è uguale a quella prodotta dalla combustione di 2450
che può provocare una reazione a catena capace di far
tonnellate di carbone.
esplodere l'oggetto.