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Introduzione Censura - Tesina
La seguente tesina di maturità descrive le varie tipologie di censura. La tesina permette anche di affrontare vari argomenti: le tipologie di censura, in Arte Manet, in Inglese "1984" di Orwell, in Storia i totalitarismi, in Informatica la censura di internet.
Collegamenti
Censura - Tesina
Tipologie di censura.
Arte - Manet.
Inglese - "1984" di Orwell.
Storia - I totalitarismi.
Informatica - Censura di internet.
IIS Volterra-Elia, Ancona
ANNO SCOL ASTICO 2015-16
LA CENSURA
“Censorship” di Ben Heine
di Stefano
INDICE Angelomè
V ASA
INTRODUZIONE pag. 3
o TIPOLOGIE DI CENSURA pag. 4
o EDOUARD MANET pag. 8
o UN PRECURSORE
DELL’IMPRESSIONISMO
“1984”, GEORGE ORWELL pag. 10
o CENSURA POLITICA NEI pag.13
o TOTALITARISMI
LA CENSURA DI INTERNET pag.15
o CONCLUSIONI pag.18
o BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA pag. 19
o
INTRODUZIONE | LA CENSURA 2
censura
“censura a.
s. f. [dal lat. «…giudizio, esame»]. –…2. Esame, da parte dell’autorità
politica) ecclesiastica),
pubblica (c. o dell’autorità ecclesiastica (c. degli scritti o giornali da
stamparsi, dei manifesti o avvisi da affiggere in pubblico, delle opere teatrali o pellicole da
rappresentare e sim., che ha lo scopo di permetterne o vietarne la pubblicazione,
l’affissione, la rappresentazione, ecc., secondo che rispondano o no alle leggi o ad altre
prescrizioni…”
L’argomento trattato in questa tesina è quello della censura, cioè il controllo e la
limitazione della comunicazione e di varie forme di libertà di espressione, di pensiero, di
parola da parte di un’autorità, che può avere due finalità differenti: nel caso di un regime
totalitario, come mezzo di controllo del pensiero che porta le persone a essere incapaci di
ragionare al di fuori degli schemi dettati dall’autorità; invece più generalmente per evitare
di diffondere immagini, o testi che risulterebbero dannosi a un pubblico inadatto o
offensivi per alcune persone. Quindi voglio subito premettere che non voglio mettermi in
una posizione critica sulla censura a prescindere da come viene utilizzata, perché ritengo
che la censura sia uno strumento essenziale per la società se utilizzato per il bene comune.
Prima di tutto ho delineato le differenti tipologie di censura e come viene applicata,
aggiungendo anche degli esempi. Essendo una “pratica” che fin dall’antichità appare
ricorrente in ogni tipo di società, ho svolto un percorso cronologico a partire dalla fine
dell’800 con la situazione del pittore Manet. Poi sono passato al libro di Orwell “1984”, e
poi all’età totalitarismi, sebbene l’opera venga scritta dopo questo periodo, lo scrittore
narra di una futura società distopica che ricorda molto quella dei totalitarismi, quindi l’ho
posta prima di quel periodo storico per mostrarne le analogie con i regimi autarchici
instaurati prima della seconda guerra mondiale. Infine ho preso in considerazione il mass
media che in epoca contemporanea è il più grande contenitore di informazioni, e che di
conseguenza è sottoposto a continua censura, Internet; ho spiegato come avviene la
censura, perché, e ho illustrato alcuni esempi di paesi in cui è applicata in modo molto
accentuato.
La motivazione della mia scelta è puramente personale visto che più volte ho riscontrato la
censura in televisione, sui fumetti, su internet, in ambito cinematografico e video ludico.
Ho svolto la ricerca dei materiali soprattutto su internet, ma anche aiutandomi con
enciclopedie e libri di testo scolastici. Ho utilizzato Word per la stesura, e PowerPoint per
realizzare le slide a supporto della mia esposizione.
TIPOLOGIE DI CENSURA
3 LA CENSURA| 1
I tipi di censura si
possono suddividere
in base a diversi criteri,
come le modalità con
cui viene applicata
(preventiva, repressiva
o attraverso fonti di
disturbo) i soggetti, le
,
materie e le tematiche
da censurare. La
censura può essere:
MILITARE
La censura militare impedisce ai singoli soldati di esprimere opinioni e divulgare
informazioni che possano mettere in cattiva luce l'istituzione militare o comprometterne la
sicurezza. Ad esempio durante la prima guerra mondiale venivano censurate stampa e
comunicazioni tra soldati e famiglie, per diffondere un’immagine eroica ed edificante della
guerra e nascondere la sofferenza dei soldati a stretto contatto con la morte nelle trincee.
PRIMA GUERRA MONDIALE
7-2-1919
Parte da TIONE (Trento) per zona di guerra. Censura
di reparto. Affrancata a tariffa piena perchè inviata
tra militari. Il francobollo sovrastampato era
specifico per il trentino.
POLITICA
Nei regimi autoritari la censura politica impedisce a individui, associazioni, partiti e mezzi
di informazione di divulgare informazioni ed esprimere opinioni contrarie a quelle del
potere esecutivo. Questo per ottenere più consenso possibile da parte del popolo ed
evitare rivolte guidate dalle opposizioni. E’ il mezzo di controllo delle masse più efficace,
dal momento che si impedisce "alla radice" alla gente di venire a conoscenza della realtà e
le si fornisce una versione di comodo dei fatti.
“Censorship” di Eric Drooker, disegnatore delle copertine del New Yorker
1 | LA CENSURA 4
La prima foto del 1930 ritrae Stalin, Vorošilov, Molotov, e Ežov. Quest’ultimo viene arrestato e
ucciso per spionaggio e complotto contro Stalin nel 1939. La foto viene così ritoccata a scopo
propagandistico.
RELIGIOSA
La censura è ed è stata nel corso dei secoli, una pratica vicina a ogni religione. Ad ogni
elemento ribelle, blasfemo che contrasta il credo, agisce la censura. L'esempio storico per
antonomasia della censura religiosa e specificamente cattolica è l'Indice dei libri proibiti,
redatto a seguito del Concilio di Trento e abolito nel 1966 tra cui anche il
dal Sant’Uffizio,
revolutionibus”di
“De Copernico che espone la teoria eliocentrica.
L'Indice dei libri proibiti (in latino Index
librorum prohibitorum). Ebbe diverse
versioni.
MORALE ED ESTETICA
La censura morale ha lo scopo di impedire che messaggi ritenuti moralmente scorretti,
offensivi, volgari o altrimenti sconvenienti possano raggiungere il pubblico o farlo in
modo indiscriminato. Un esempio è la censura applicata alla pornografia oppure alle
rappresentazioni esplicite di violenza, che di solito ne viene semplicemente limitata
l’accessibilità da parte dei minori. Oppure quando in televisione sentiamo quel
caratteristico suono acustico (*bip*) che copre le parolacce, o i visi “pixelati” dei minorenni
nelle foto delle riviste.
5 LA CENSURA|
Il ct della nazionale Antonio Conte con la figlia (il volto è censurato con
dei pixel).
Invece a seconda del metodo con cui viene applicata, si divide in:
REPRESSIVA
E’ la censura che agisce dopo la pubblicazione e la diffusione del “testo”, che sia su carta
stampata, o un programma televisivo, oppure un sito internet. Essa avviene attraverso il
sequestro.
PREVENTIVA
E’ la censura che viene applicata prima della pubblicazione del “testo” attraverso un
controllo da parte di un autorità competente. La diffusione del testo successivamente può
essere autorizzata, non autorizzata oppure autorizzata a patto di applicare alcune
modifiche.
AUTOCENSURA
Si parla di autocensura, quando viene applicata dallo stesso che divulga informazioni o
deve esprimere un’opinione , per evitare di incorrere in censura oppure di diffondere
contenuti sgraditi ad altre persone. L’omertà ne è un caso particolare.
Un esempio di autocensura è quello del cartone animato di propaganda anti-nazista
Fuehrer’s Face”,
prodotto dalla Disney nel 1943, “Der vincitore anche dell’oscar per il
miglior cortometraggio.
La trama è la seguente: una banda musicale entra,
marciando e intonando una sorta di sarcastico inno anglo-
tedesco al nazismo, in una cittadina dove tutto ha la forma
di una svastica. Qui vive Paperino, che vestito da nazista
viene cacciato di casa dalla
banda e portato a lavorare in
fabbrica dove deve avvitare le
spolette delle granate di
artiglieria. Mescolate alle granate
ci sono immagini del Fuehrer e
Paperino deve fare il saluto Locandina del cortometraggio
nazista ogni volta che gliene
compare una davanti. La scena
continua così finché Paperino
non riesce più a sostenere ritmo. | LA CENSURA 6
La banda musicale che compare all’inizio del cartone animato
Alla fine del cartone si risveglia nel proprio letto, a casa, negli Stati Uniti, e realizzando che
era stato tutto un incubo abbraccia la statua della Libertà in miniatura che ha sul
comodino.
Nella banda musicale possiamo riconoscere i leader dell’Asse: Hiroito, 124º imperatore del
Giappone, oppure Tojo, 40° Primo Ministro del Giappone, al sousafono(da fonti
diverse), Göring, Il Maresciallo del Reich, all'ottavino, Goebbels, ministro della
propaganda del terzo Reich, al trombone, Himmler, comandante del Reich delle SS, al
rullante e Mussolini, alla grancassa.
Vediamo anche nell’immagine le particolarità della cittadina che presenta nuvole, alberi e
perfino idranti a forma di svastica.
A causa della natura propagandistica del corto, che poteva offendere le generazioni
tedesche a venire, e della rappresentazione di Paperino come un nazista, la Disney si è per
così dire autocensurata e lo ha lasciato fuori circolazione fino a pochissimi anni fa.
Paperino, già utilizzato precedentemente per incitare i cittadini a pagare le tasse, a
comprare beni di lusso ecc…, diventa l’occasione per ridicolizzare il Furher e i modi
retorici della Germania Nazista.
Altri esempi interessanti di cartoni animati a scopo propagandistico si trovano anche al di
fuori della produzione disneyana, ad esempio nella Warner Bros, ma anche al di fuori del
contesto dell’animazione vennero prodotti film con lo stesso scopo; dopo l’attacco di Pearl
Harbor, gli studi cinematografici americani furono messi sottosopra in quanto venivano
fatte richieste di film propagandistici dal Ministero del Tesoro, dell’Agricoltura,
dell’Aeronautica, della Marina e dallo stesso presidente Roosevelt.
EDOUARD MANET, UN PRECURSORE
DELL’IMPRESSIONISMO
L’artista che nella storia incassò più censure per aver disturbato la pubblica moralità fu
Edouard Manet. Già agli inizi del 1860 dell’ottocento il pittore parigino aveva
scandalizzato il pubblico e la critica con grandi tele in cui venivano messi in discussione i
principi tradizionali del fare pittura. Eppure il pittore era un uomo schivo, che non amava
esporsi a critiche. Il problema di Manet è che ambiva ad innovare la pittura, egli dipingeva
il contemporaneo, era come se scattasse foto su tela, non per niente è considerato il vero
iniziatore dell’Impressionismo.
Le sue opere all’inizio venivano accettate però poi con il passare del tempo vennero
sempre più rifiutate dalle mostre del tempo, perché i suoi erano considerati quadri non
7 LA CENSURA|
classici. Il suo obbiettivo era quello di esporre al Salon ufficiale di Parigi; secondo lui l’arte
doveva passare sempre attraverso i canali ufficiali delle istituzioni.
Allora per protesta, insieme agli altri artisti rifiutati, allestirono una galleria chiamata :
“Salon de Refusès”, dove espose il suo quadro che aveva suscitato tanto scalpore:
“Colazione sull’erba”. Il quadro rappresenta due uomini borghesi in dolce compagnia con
una delle due donne
completamente nuda.
Il problema non era la nudità in
sé, la storia dell’arte è piena di
figure umane svestite, da sempre,
e più o meno tutte hanno
superato la censura.
All’epoca di Manet, buona parte
della classe dirigente del paese,
era composta dai borghesi, e dal
potere derivano sempre dei vizi;
Manet con questo quadro
rappresentava uno dei vizi della
borghesia: la prostituzione.
Edouard Manet, “Déjeuner sur l’herbe”,1863, attualmente a L’opera fu condannata perché
Parigi al musée d’Orsay giudicata indecorosa e per il suo
atteggiamento sarcastico verso il pubblico.
La storia si ripeté al Salon di Parigi nel 1869, dove un quadro del pittore parigino suscitò
enorme scalpore tra la critica, questo rappresentava un soggetto che mai nessun pittore
avrebbe osato rappresentare: un balcone.
La critica si avventò ferocemente contro Manet, arrivò a
paragonare la sua tecnica pittorica a quella di un
imbianchino, proprio perché il pittore aveva dato troppa
importanza alla rappresentazione delle persiane e
dell’inferriata del balcone.
Furono soggette a censura anche altre due sue note opere
religiose (nonché le uniche religiose), perché i soggetti
considerati troppo umani e troppo contemporanei:
“Gesù deriso dai soldati” e “Cristo morto con gli angeli”