Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Tesina - Premio maturità 2008
Titolo: Applicazioni dell'atomo tra potenzialità e paure
Autore: Giovanni Benetti
Descrizione: tesina sulle scoperte riguardo la fisica delle particelle e le applicazioni a cui ha portato, con le relative paure e dubbi
Materie trattate: italiano, inglese, fisica, chimica, biologia
Area: scientifica
Sommario: 1  PREMESSA     Ho scelto questo argomento per la tesina perché mi incuriosiscono molto le strutture elementari della materia e le modalità  con cui queste particelle si aggregano per formare il mondo di cui facciamo parte e per formare anche noi stessi. Posso dire che, addentrandomi nell'argomento, ho risolto molti dubbi riguardo al modello atomico solitamente noto, ma altrettanti dubbi mi sono scaturiti riguardo al funzionamento di particelle infinitesimali quali i quark.      Un altro motivo di interesse è stato l'accesissimo dibattito attivo ormai da molti anni riguardo la sicurezza delle centrali nucleari e lo smaltimento delle sostanze radioattive, come le scorie provenienti dalla fissione o le centrali dismesse. Seguendo questo dibattito è inevitabile rilevare i vantaggi e gli svantaggi dell'energia atomica da fissione e le varie correnti di pensiero. Infatti c'è una grande preoccupazione riguardo a questo tipo di energia e vi sono molte opinioni diverse sulla convenienza sia a livello economico che ambientale. Bisogna ammettere che, considerando tutti gli eventi legati al rispetto della natura, si profila un futuro inquietante se questa tecnologia non verrà  gradualmente abbandonata.      Di grande interesse sono stati anche gli utilizzi in campo medico e biologico delle scoperte atomiche, a partire dalle apparecchiature ospedaliere come la PET (Tomografia ad emissione di positroni) dove gli atomi radioattivi vengono utilizzati come traccianti, alla cura delle cellule cancerose grazie agli isotopi radioattivi cioè tramite la radioterapia.      Non di minore rilevanza sono infine le paure, spesso inconsce, che numerosi personaggi hanno provato rispetto a tecnologie difficilmente comprensibili senza conoscenze molto ampie e approfondite. Queste sono paure provate non solo per il difficile controllo di queste reazioni maÂ
Applicazioni
dell'atomo tra
potenzialità e paure
Benetti Giovanni
Classe 5mb
Anno scolastico 2007/08
Liceo Scientifico “Nicolò Tron” Schio
Indice
1. Premessa p. 1
2. Chimica – Fisica: le particelle subatomiche p. 3
2.1: Storia della conoscenza dell'atomo p. 4
2.2: La materia p. 5
2.3: Le molecole p. 5
2.4: L'atomo p. 5
2.5: La struttura del nucleo: i quark p. 6
2.6: La corrispondenza massaenergia p. 8
2.7: Decadimenti radioattivi p. 8
2.8: La velocità di decadimento p. 9
2.9: Meccanismo delle reazioni nucleari artificiali p. 9
2.10: La fissione nucleare p. 10
2.10.1: I reattori nucleari a fissione p. 11
2.11: La fusione nucleare p. 13
2.11.1: La fusione a freddo p. 14
3. Biologia: La pettac e la radioterapia p. 15
3.1: La medicina nucleare p. 16
3.2: La tomografia ad emissione di positroni p. 16
3.2.1 Come funziona p. 16
3.2.2 Come viene applicata p. 18
3.3: La Radioterapia p. 19
3.3.1: Come funziona p. 19
3.3.2: Come viene applicata p. 19
3.3.3: Classificazione e utilizzi p. 20
4. Letteratura italiana: Italo Svevo e La coscienza di Zeno p. 21
Letteratura inglese
5. : The Weapon di Fredric Brown p. 26
6. Bibliografia e Sitografia p. 29
1 PREMESSA
Ho scelto questo argomento per la tesina perché mi incuriosiscono molto le strutture elementari
della materia e le modalità con cui queste particelle si aggregano per formare il mondo di cui
facciamo parte e per formare anche noi stessi. Posso dire che, addentrandomi nell'argomento, ho
risolto molti dubbi riguardo al modello atomico solitamente noto, ma altrettanti dubbi mi sono
scaturiti riguardo al funzionamento di particelle infinitesimali quali i quark.
Un altro motivo di interesse è stato l'accesissimo dibattito attivo ormai da molti anni riguardo la
sicurezza delle centrali nucleari e lo smaltimento delle sostanze radioattive, come le scorie
provenienti dalla fissione o le centrali dismesse. Seguendo questo dibattito è inevitabile rilevare i
vantaggi e gli svantaggi dell'energia atomica da fissione e le varie correnti di pensiero. Infatti c'è
una grande preoccupazione riguardo a questo tipo di energia e vi sono molte opinioni diverse sulla
convenienza sia a livello economico che ambientale. Bisogna ammettere che, considerando tutti gli
eventi legati al rispetto della natura, si profila un futuro inquietante se questa tecnologia non verrà
gradualmente abbandonata.
Di grande interesse sono stati anche gli utilizzi in campo medico e biologico delle scoperte
atomiche, a partire dalle apparecchiature ospedaliere come la PET (Tomografia ad emissione di
positroni) dove gli atomi radioattivi vengono utilizzati come traccianti, alla cura delle cellule
cancerose grazie agli isotopi radioattivi cioè tramite la radioterapia.
Non di minore rilevanza sono infine le paure, spesso inconsce, che numerosi personaggi hanno
provato rispetto a tecnologie difficilmente comprensibili senza conoscenze molto ampie e
approfondite. Queste sono paure provate non solo per il difficile controllo di queste reazioni ma
soprattutto per il possibile utilizzo per fini malvagi di queste tecnologie. Nella letteratura italiana,
infatti, vi sono molteplici testimonianze di queste paure, a partire da una previsione di Svevo fino
ad arrivare alla concezione di arma di distruzione di massa di Montale. Similmente in letteratura
inglese vi sono degli interessantissimi testi, che ruotano attorno al timore per per la creazione di
armi potentissime, come raccontato da Frederic Brows nella sua storielle “The Weapon”. Questo
approccio è condiviso da quanti, nel dibattito odierno sostengono il bando del nucleare, e
conoscerlo è essenziale per comprendere a fondo le scelte, a partire da quella del referendum dell'87
con il quale è stato arrestato lo sviluppo di questa tecnologia in Italia. Dopotutto, sebbene sia
diffuso il luogo comune che l'energia nucleare sia economicamente vantaggiosa, ciò non è
supportato da nessuno studio scientifico. Questa è solo una delle illusioni con cui si tenta di trovare
scorciatoie per la soluzione dei problemi energetici: spesso, purtroppo, non ci rendiamo conto che
l'energia da fissione nucleare pulita, sicura ed economica che ci viene presentata non è altro che un
utopia le cui più grandi lacune ambientali ed economiche sono state nascoste. 1
2
Chimica / Fisica:
Le particelle
subatomiche 3
2.1 STORIA DELLA CONOSCENZA DELL'ATOMO:
John Dalton: nel 1803 tenta di descrivere con una teoria la struttura atomica della materia, formulando le
seguenti leggi:
1. La materia è formata da piccolissime particelle indivisibili e
indistruttibili chiamate atomi.
2. Tutti gli atomi di uno stesso elemento sono identici e hanno la
stessa massa.
3. L'atomo di un elemento non può essere trasformato nell'atomo
di altri elementi.
4. Gli atomi di un elemento si legano agli atomi di altri elementi
solo per numeri interi (ad esempio, l'ossigeno per formare
l'acqua si lega con due atomi di idrogeno e non con un atomo
e un altro mezzo atomo).
5. Gli atomi non possono essere né creati né distrutti: essi si
trasferiscono interi da un composto ad un altro.
I più clamorosi errori di questa teoria atomica sono il fatto di
considerare l'atomo come una microscopica sfera completamente
piena e indivisibile. Infatti esso non è né indivisibile, ed è quasi John Dalton
interamente vuoto.
Joseph John Thomson: deduce che i raggi catodici sono composti da particelle di carica negativa, che
chiama corpuscoli, e che oggi sono noti come elettroni. Immagina inoltre che queste particelle siano dei
costituenti dell'atomo. Ernest Rutherford: allievo di Thomson, dimostra che la radioattività è la
spontanea disintegrazione degli atomi, e nota che la velocità di
decadimento delle sostanze segue una andamento esponenziale. Scopre
l'esistenza del nucleo atomico dove è relegata la carica positiva, e la massa
dell'atomo, e riesce a trasmutare un elemento chimico in un altro ( Azoto
14
in Ossigeno )
17
Niels Henrik David Bohr: in base alle teorie di Rutherford, pubblica il
suo modello della struttura atomica introducendo la teoria degli elettroni
che viaggiano in orbite ben definite, che corrispondono ai diversi stadi di
energia intorno al nucleo dell'atomo. Bohr, inoltre, introduce l'idea che un
elettrone potrebbe cadere da un'orbita di alta energia a una con energia più
bassa, emettendo un fotone di energia discreta.
James Chadwick: scopre, durante degli
Ernest Rutherford esperimenti in collaborazione con
Rutherford, l'esistenza del neutrone. Collabora alla creazione delle prime
bombe nucleari.
Carl David Anderson: nel 1932 scopre l'esistenza dell'elettrone positivo o
positrone (e ) cioè la corrispettiva antimateria dell'elettrone (e ). Ipotizza che
+
anche per i protoni esistano delle particelle “associate”, con simili
caratteristiche ma con carica opposta.
Owen Chamberlain Emilio Gino Segrè :
ed dimostrano l'esistenza degli
antiprotoni, con massa uguale ai protoni ma carica opposta. Queste particelle
vengono notate all'interno dei grandi acceleratori. Owen Chamberlain
Murray GellMann: Nel 1964 afferma che neutroni e protoni sono per
la maggior parte spazio vuoto e sono formati da componenti ancora più piccole, i quark. Definisce
inoltre la carica, lo spin e la stranezza del quark e collabora per sviluppare molte teorie fisiche,
prima tra tutte la Cromodinamica Quantistica (QCD) che studia le interazioni tra quark e gluoni
(forza nucleare forte). 4
2.2 LA MATERIA
Già i primi grandi pensatori si sono posti degli interrogativi per quanto riguarda la divisibilità
della materia, ovvero si sono chiesti fino a che livello infinitesimale le sostanze mantengono le loro
caratteristiche peculiari. Alcune ipotesi seguite alla pubblicazione dell'idea dell'atomo di Bohr,
ipotizzarono che la materia fosse formata da conglomerati di atomi. Questi assemblamenti, di cui
oggi è stata dimostrata l'esistenza, sono chiamati molecole.
2.3 LE MOLECOLE
Tutto il mondo che ci circonda è formato da molecole, cioè da atomi legati tra loro. Infatti la
molecola è, per definizione, la più piccola unità strutturale di un composto chimico non ionico che
può esistere allo stato libero e che ne mantiene le
medesime proprietà chimiche. Nell'immagine a lato è
rappresentata la struttura di una molecola di saccarosio,
dove le sferette rappresentano gli atomi e i cilindri
rappresentano i legami tra atomi. Si può facilmente notare
che, per costituire questa molecola, sono necessari solo tre
tipo di atomi, quelli grigi (carbonio), quelli rossi
(ossigeno) e quelli bianchi (idrogeno). Le molecole neutre
subiscono interazione tra loro secondo la legge di
gravitazione di ampiezza rilevante solamente quando vi
sono grandi quantità di materia, mentre quelle polari o non
neutre subiscono anche forze di natura elettrica. Illustrazione 1: Molecola di saccarosio
All'interno delle molecole le forze tra atomi sono di natura
strettamente elettromagnetica. 2.4 L'ATOMO
L'atomo è composto da un nucleo carico positivamente e
da un certo numero di elettroni, carichi negativamente,
che gli vibrano attorno senza un'orbita precisa (l'elettrone
si dice infatti delocalizzato), nei cosiddetti gusci
elettronici, ovvero il volume dove è massima (90%) la
probabilità di presenza dell'elettrone.Gli elettroni sono
classificati nel gruppo dei leptoni, particelle elementari
con massa scarsissima. Il nucleo è composto da protoni,
che sono particelle cariche positivamente, e da neutroni,
che sono particelle prive di carica: protoni e neutroni sono
detti nucleoni, mentre il nucleo è genericamente chiamato
nuclide. In proporzione, se si considera il nucleo grande
come una mela, gli elettroni gli ruotano attorno ad una
distanza pari a circa un chilometro; viceversa un nucleone ha massa quasi 1800 volte superiore a
quella di un elettrone. La forza che lega l'elettrone al suo nucleo è di natura elettromagnetica in
quanto nucleo ed elettroni sono di cariche opposte e quindi si attraggono. L'immagine riportata a
lato è una rappresentazione esplicativa fuori scala della struttura dell'atomo di elio, composto da due
neutroni (verdi), due protoni (blu) e da due elettroni.
Classificazione degli atomi:
Ogni atomo è caratterizzato da due parametri specifici:
Numero di massa (A): la somma del numero di neutroni e protoni nel nucleo.
● Numero atomico (Z): il numero dei protoni nel nucleo, che corrisponde al numero di
● elettroni esterni ad esso. Determina caratteristiche chimiche ben precise: per questo il
numero atomico determina anche il nome della sostanza.
Per ricavare il numero dei neutroni si sottrae al numero di massa il numero atomico.
Sinteticamente gli atomi vengono rappresentati da una sigla indicante il nome, preceduta in apice
5
dal numero di massa (A) e in Pedice dal numero atomico (Z), come nell'esempio riportato.
2 He (Elio, A=4, Z=2, 2 neutroni)
4
Spesso in questa notazione schematica viene tralasciato il numero atomico in quanto è già
identificato con la sigla dell'atomo.
Due atomi possono differire anche nell'avere numero atomico uguale, ma diverso numero di
massa: simili atomi sono detti isotopi ed hanno medesime proprietà chimiche. Un esempio di ciò è
l'atomo di idrogeno: in natura è presente per lo più formato da un protone ed un elettrone. Vi è però,
in minore quantità, anche il deuterio che è formato da un protone, un neutrone ed un elettrone (con
esso si forma l'acqua pesante) e il trizio (estremamente raro) formato da un protone, due neutroni ed
un elettrone. Chimicamente, idrogeno, deuterio e trizio hanno però identiche proprietà.
2.5 LA STRUTTURA DEL NUCLEO: I QUARK
Dopo aver spiegato come facessero gli elettroni ad essere “legati” al nucleo, gli scienziati si posero
subito il problema di come facessero invece i protoni a rimanere segregati in uno spazio così
ridotto, pur avendo carica dello stesso segno. A questa domanda fu data risposta da Hideki Yukawa
che riuscì ad identificare una forza che si oppone alla forza repulsiva elettrica, spiegata
completamente solo con l'introduzione dei quark. Infatti, nel 1964 Murray Gell
Mann rivoluzionò ulteriormente l'idea di nucleo atomico dimostrando l'esistenza