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QUALI SONO I VANTAGGI

Flessibilità

Il funzionamento di ogni singolo dispositivo domotico è determinato dalla propria configurazione e

non dal cablaggio. Per questo motivo è possibile cambiare facilmente la configurazione del sistema

sia in corso d’opera sia in un secondo momento.

Multifunzionalità

Ogni dispositivo domotico può svolgere contemporaneamente più funzioni. Si viene così a ridurre

il numero dei dispositivi che sarebbero necessari in un impianto tradizionale.

Cablaggio ridotto del 50%

Il cavi sono limitati a prese e attuatori. Tutti gli altri collegamenti possono essere effettuati con

cavi SELV o cavetti di piccola sezione.

Versatile

La separazione tra dispositivo di comando e dispositivo d’attuazione permette di posizionare i

primi anche in zone non consentite con gli impianti tradizionali.

Modificabile

In un sistema domotico integrato, una ridefinizione del funzionamento non implica

necessariamente il rifacimento del lavoro già eseguito. Per questo motivo i costi delle varianti in

corso d'opera sono assai contenuti.

Più sicurezza

La riduzione della complessità, del numero e della sezione del cablaggio riduce conseguentemente

il carico infiammabile, con un miglioramento della sicurezza e una semplificazione delle misure

antincendio.

Ideale per ogni soluzione

L'impianto domotico è adatto alle nuove costruzioni, alle ristrutturazione e anche alle vecchie

costruzioni.

E' infatti possibile sfruttare il cablaggio esistente, modificandolo e integrandolo, per adattarlo alla

funzione domotica.

Implementazione

In ogni momento, anche a impianto ultimato, si possono implementare facilmente nuove

funzionalità, senza necessità di cambiare dispositivi o rifare il cablaggio.

Controllo remoto

Un sistema domotico è facilmente gestibile a distanza.

Minori costi d’esercizio

Ogni dispositivo utilizza le informazioni provenienti da altri dispositivi per autoregolarsi,

economizzando al massimo i costi. 9

QUALI SONO GLI SVANTAGGI

Gli svantaggi di un impianto domotico rispetto ad un impianto tradizionale si riducono

semplicemente a:

Costi leggermente più alti

I dispositivi domotici sono infatti più costosi dei dispositivi tradizionali che sostituiscono.

Tuttavia, la multifunzionalità di alcuni dispositivi, unita alla semplificazione ed alla riduzione del

cablaggio, annullano per certi impianti la differenza.

Se si pensa poi ai numerosi vantaggi che la realizzazione (o la trasformazione) di un impianto

domotico comporta (anche in termini di risparmio energia), sul lungo periodo il non considerevole

aumento iniziale dei costi si trasformano in guadagno.

Maggiore specializzazione per i tecnici

Sebbene la Domotica, da terra di frontiera sconosciuta ai più, cominci a fare capolino assai più

spesso come soluzione progettuale per nuove costruzioni e ristrutturazioni importanti, è una

tecnologia che non tutti i progettisti e gli installatori conoscono. Per questo motivo non è semplice

essere correttamente informati dei vantaggi di un sistema domotico integrato. Anzi, molto spesso

si è letteralmente fuorviati nelle scelte se ci si rivolge a tecnici non troppo preparati su questo

terreno.

Disinformazione

Purtroppo non esiste ancora una cultura domotica radicata nell'opinione pubblica. Ad ogni

occasione, il progettista o l'installatore "domotico" deve compiere un'azione educativa e spesso

persuasiva nei confronti del cliente, cercando di mettere sul piatto vantaggi e svantaggi

dell'impiego della nuova soluzione.

LE FASI DI REALIZZAZIONE

1. progettazione dello stabile (a cura degli architetti)

2. progettazione impianto domotico

3. realizzazione dell'infrastruttura elettrica per il supporto dei dispositivi domotici

4. installazione dei dispositivi

5. progettazione del software

6. prima installazione del software e messa in funzione

7. revisione del software e degli scenari

Punto 1: un architetto (o più di uno) progetta lo stabile secondo i vostri desideri, ovviamente

questo è totalmente indipendente da come vorrete realizzare l'impianto fino a che non si arriva

alla progettazione dell’impianto elettrico

Punto 2: l’ingegnere si reca sul posto insieme a voi e possibilmente insieme all'architetto

proponendo un'idea di come organizzare l'impianto, quali interfacce utilizzare e dove utilizzarle. La

concezione di impianto domotico è differente da un impianto elettrico: dove avreste messo un

interruttore potreste mettere un touch-screen se non addirittura eliminarlo a favore di un

telecomando. Mentre l'architetto può darvi consigli stilistici, il compito dell’ingegnere è quello di

fornirvi l'esperienza tecnica per scegliere tra una soluzione anziché l'altra. 10

Punto 3: la stesura delle tubazioni e l'organizzazione dei passaggi cambia radicalmente quando si

parla di domotica, è quindi importante che il lavoro venga affidato a personale competente e

preparato con una assidua supervisione del progettista in base anche previsione di future

evoluzioni del sistema.

Punto 4: dopo la finitura delle opere murarie vengono installati i dispositivi, il software e messo in

funzione l’impianto

Punto 5: sono previsti 2 momenti di revisione, in quanto, statistiche hanno dimostrato che un

qualunque software per raggiungere la sua forma più performante ha bisogno di almeno tre

revisioni "modifiche".

I COMPONENTI DI UN SISTEMA DOMOTICO

Unità centrale:

E' il cuore del sistema domotico, elabora i segnali provenienti in input dai sensori e dalle interfacce

utente e gestisce i dispositivi periferici. Può essere un pc dedicato o una centralina domotica con

sistema operativo embedded.

Interfacce utente:

Sono una parte fondamentale, in quanto permettono all'utente finale di interagire con il sistema.

E' necessario che le interfacce siano semplici e di facile utilizzo (user-friendly).

Dispositivi ausiliari:

Trasduttori, sensori (dispositivi che raccolgono i segnali dall'ambiente), attuatori (traducono i

comandi ricevuti, in azioni sui dispositivi connessi), circuiti di interfaccia (es. smart adapter).

Gateway residenziale:

Unità per la connessione con la rete di comunicazione esterna.

I MEZZI TRASMISSIVI

Per realizzare un sistema domotico possono essere utilizzati svariati mezzi trasmissivi a seconda

delle necessità strutturali e personali. Il mezzo trasmissivo utilizzato assume un ruolo

fondamentale all'interno di un sistema domotico, in quanto lo rende adeguato ad un'eventuale e

semplice ampliamento.

I mezzi trasmissivi possibili per la rete d’interconnessione sono:

Onde convogliate

Sistema di trasmissione dati che utilizza i conduttori di distribuzione dell’energia elettrica 50-60Hz.

Tutti i componenti del sistema sono collegati in parallelo e comunicano tra loro attraverso la rete

elettrica grazie ad opportuni dispositivi. Il vantaggio nell'utilizzare le onde convogliate risiede nel

fatto che viene sfruttata la linea elettrica esistente, evitando il problema dell'installazione di nuovi

cavi. I comandi vengono inviati sulla rete elettrica e raccolti dalle utenze interessate attraverso un

codice di indirizzamento univoco. Possibili problemi con questa tecnologia sono quelli relativi alle

interferenze, che possono essere superati con l'adozione del cosiddetto filtro di linea.

Una limitazione è la bassa velocità di trasmissione. 11

Infrarossi

La trasmissione ad infrarossi è un metodo di comunicazione senza fili, limitato principalmente dal

vincolo di direzionalità del segnale e dalla forte attenuazione in presenza di ostacoli tra il

trasmettitore e il ricevitore. Appare fondamentale una standardizzazione per la possibile presenza

contemporanea di più periferiche di diversi produttori con necessità di comunicazione.

Radiofrequenza

Metodo di trasmissione basato su onde radio. La trasmissione radio in bassa potenza è un mezzo

per realizzare semplici controlli, riducendo al minimo l'installazione. Questo mezzo copre

facilmente l'intera casa senza bisogno di ripetitori, ma occorre evitare di trasmettere segnali non

desiderati agli impianti delle abitazioni vicine. Un problema nella standardizzazione di questo

mezzo, sta nel fatto che le bande consentite di frequenza variano da paese a paese.

BUS di linea (Doppino ritorto)

E' un sistema di trasmissione di segnali che utilizza una coppia di conduttori dedicati. Il doppino

ritorto è il mezzo di trasmissione più semplice, ma richiede un maggiore lavoro di installazione per

la posa dei cavi, rispetto ai mezzi fino ad ora considerati. Questa tecnica di trasmissione è molto

flessibile e si presta bene soprattutto in abitazioni molto grandi con un gran numero di

componenti.

Fibra Ottica

Mezzo di trasmissione che permette il trasferimento dati tramite segnali luminosi che viaggiano

all’interno di una guida d’onda. Altissime velocità di trasferimento dati e immunità dai disturbi

elettromagnetici i punti forti. SCENARI TIPICI

Uno scenario è un insieme di operazioni, svolte sequenzialmente, che vengono attuate con un solo

comando. E' possibile creare i propri scenari personalizzati secondo le singole esigenze.

Gli scenari più tipici

Scenario giorno: uno scenario tipico di risveglio può essere quello di alzare le tapparelle,

impostare la temperatura desiderata in alcune stanze dell'abitazione, scaldare l'acqua in bagno e

magari riempire la vasca. Infine è possibile mettere in funzione la macchinetta del caffè, così da

trovare un caffè caldo subito al risveglio.

Scenario notte: mentre si va a dormire è necessario fare il giro della casa e spegnere tutte le luci,

tirare giù ogni tapparella, spegnere i caloriferi, chiudere il portone d'ingresso, inserire l'allarme di

sicurezza... tutto questo è possibile con un solo comando che permette di eseguire tutte queste

operazioni in modo sicuro e veloce.

Scenario lavoro: possiamo immaginare lo scenario lavoro come quello impostato per la maggior

parte della giornata. Si può pensare ad uno scenario nel quale si attiva l'allarme di sicurezza e

antintrusione in tutte le stanze dell'abitazione, si spengono le luci, si imposta una temperatura tale

da poter tenere leggermente calda la casa. 12

Scenario cena:In questo scenario si può pensare di accendere la luce in sala da pranzo e magari in

cucina, assicurandosi di spegnere tutte le altre, alzare leggermente la temperatura nella stanza

interessata, impostare l'allarme di sicurezza in ogni stanza tranne in quella in cui sta consumando

la cena, onde evitare falsi allarmi.

Scenario relax: attivando questo scenario le tapparelle si abbassano, diminuisce l'intensità delle

luci, la temperatura viene aumentata un po’,...e si accenderà l'impianto stereo con la musica

preferita.

Scenario film: Attivare lo scenario film e sedersi comodamente sul divano..intanto si chiude il

portone, si imposta l'allarme di sicurezza e antintrusione, si abbassano le tapparelle, la

temperatura e l'intensità delle luci vengono impostate al valore desiderato, l'impianto audio-video

si accende e non rimane che vedere il film!

SENSORI ED ATTUATORI PER LA SICUREZZA

ANTINTRUSIONE E LA SICUREZZA AMBIENTALE

In un impianto domotico il sistema per security e safety ha un'estrema rilevanza.

Esiste una grande varietà di dispositivi che contribuiscono alla sicurezza della nostra abitazione.

Sensori volumetrici a infrarossi: vengono utilizzati per rilevare la variazione della temperatura,

dovuta ad un corpo in movimento, in un ambiente. Il sensore a infrarossi ha un raggio d'azione

variabile e va posizionato in un angolo della stanza da sorvegliare, ad un'altezza di circa 2,20 metri.

E' necessario prima di applicare questo dispositivo, esaminare esattamente le esigenze e la

posizione dell'arredamento, onde evitare di oscurare il raggio d'azione del sensore. 13

Contatto magnetico:Il contatto magnetico viene utilizzato comunemente per la sicurezza

perimetrale dell'abitazione, dunque viene spesso installato sulle porte e sulle finestre. E' costituito

da un magnete montato sulla parte "mobile" dell'oggetto che deve essere controllato (es. sulla

porta), e un contatto "reed", posizionato sul telaio. Il reed rimane chiuso finché il magnete non

viene allontanato.

Contatti a filo per tapparelle: determinano un allarme dovuto al sollevamento e al

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