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Sintesi

Sintesi Anni 70-80, tesina



La seguente tesina di maturità istituto tecnico descrive gli anni 70-80, la loro storia. Gli argomenti che permette di sviluppare la tesina sono: Storia:gli anni 70-80, Italiano:Italo Calvino con il brano Marcovaldo, Sistemi e automazione:il PLC, Elettrotecnica:l'alimentatore, Inglese: La Silicon Valley.


Collegamenti
Anni 70-80, tesina



Storia: Gli anni 70-80
Italiano: biografia di Italo Calvino, opera: Marcovaldo ovvero le stagioni in città.
Sistemi e automazione: Il PLC
Elettrotecnica: L'alimentatore
Inglese: La Silicon Valley
Estratto del documento

ITALIANO:

 ITALO CALVINO

SISTEMI:  “

MARCOVALDO OVVERO LE STAGIONI

IL PLC IN CITTÀ”

GLI ANNI '70/'80 STORIA:

GLI ANNI '70/'80

ELETTROTECNICA:

L’ ALIMENTATORE INGLESE:

LA SILICON VALLEY

INDICE

 MAPPA CONCETTUALE ...................................................................... pag. 3

 STORIA: GLI ANNI '70/'80 ................................................................... pag. 4

 ITALIANO: ITALO CALVINO, MARCOVALDO ........................................ pag. 6

 SISTEMI: IL PLC .................................................................................... pag. 8

 ELETTROTECNICA: L' ALIMENTATORE ................................................. pag. 12

 INGLESE: LA SILICON VALLEY .............................................................. pag. 14

GLI ANNI '70/'80

La crisi petrolifera del 1973 mise a dura prova l’economia italiana e di tutti i Paesi occidentali. La crisi in

Italia fu particolarmente dura perché agli effetti di quella internazionale si sommarono le fragilità strutturali

dell’economia: ritardo tecnologico, inefficienza del sistema fiscale, passivo della bilancia dei pagamenti,

debolezza della lira, inefficienze della pubblica amministrazione, ecc.

L’inflazione, in particolare, era molto alta, con conseguente aumento del costo delle importazioni

(essenziali per la produzione italiana). La Banca d’Italia adottò quindi una politica monetaria deflazionistica,

aumentando il tasso di sconto e provocando una recessione dell’economia: diminuì il PIL, aumentarono gli

interessi sui titoli di Stato. La presenza della scala mobile consentì la difesa del potere d’acquisto dei salari e

delle pensioni. Ne risentì l’occupazione, anche se la Cassa integrazione e la legislazione, fortemente

orientata alla tutela dei lavoratori, attenuarono gli effetti della recessione. Il ricorso frequente alla cassa

integrazione, la crescita della spesa previdenziale e l’alta evasione fiscale determinarono un crescente

deficit del bilancio dello Stato, che si presentò come un nuovo problema per la già

difficile economia italiana. I primi anni ’70 videro l’insuccesso dei governi di centro-sinistra: le alleanze si

fecero sempre più fragili e litigiose, divise sulle soluzioni da dare alla crisi economica. Alle elezioni del 1976

vi fu un successo elettorale del PCI, grazie soprattutto alla nuova linea politica realizzata dal suo segretario

Berlinguer, basata sulla ricerca di un compromesso storico

(alleanza tra tradizione socialista, comunista e cattolica). Si formò

un governo di un solo partito (DC) presieduto da Andreotti,

seguito da un governo di solidarietà nazionale. Nello stesso

momento si verificò uno dei più drammatici eventi della

nostra storia recente: il rapimento e la successiva uccisione

di Aldo Moro da parte della Brigate Rosse (terroristi di sinistra).

Alla fine del 1978 la solidarietà nazionale entrò in crisi, e fu

sostituita da nuovi governi instabili di centro-sinistra. Con la fine

della politica della solidarietà internazionale, vennero meno

anche i dialoghi tra imprenditori e movimenti sindacali.

Subentrarono duri scontri, che terminarono con la sconfitta

del sindacato. Questi furono anche gli anni del terrorismo, di due

diversi tipi:  TERRORISMO NERO.

Di stampo fascista, ha

insanguinato il Paese con una

serie di attentati volti a

colpire indiscriminatamente i

civili e a seminare terrore.

Piazza Fontana (MI), piazza

della Loggia (BS), treno

Italicus, bomba ad altissimo

potenziale nella stazione di

Bologna nel 1980 (la strage

più grave della

storia europea). Gli obiettivi

erano quelli di attaccare le

istituzioni democratiche e le conquiste popolari, contrari al loro ideale autoritario e

antidemocratico.

 TERRORISMO ROSSO. Sviluppatosi a metà degli anni ’70. Formato dalle Brigate rosse, dai Nuclei

armati proletari. I terroristi dichiararono di praticare la lotta armata per colpire lo Stato e la classe

dirigente borghese con l’obiettivo di avviare un moto rivoluzionario attraverso rapimenti, ferimenti,

assalti e omicidi.

Nei primi anni ’80 l’economia era in grave crisi. Ma a partire dal 1984 si verificò una ripresa piuttosto

intensa, tanto da far pensare ad un secondo boom economico. La ripresa nasceva da una buona situazione

dell’economia mondiale, favorita soprattutto dal ribasso dei prezzi del petrolio, da una nuova disponibilità

interna degli imprenditori ad investire e alla crisi del sindacato (nuova rottura: ritornano Cgil, Cisl e Uil).

Le grandi imprese effettuarono profonde ristrutturazioni e lanciarono nuovi prodotti, che riportarono

l’economia italiana ad una condizione competitiva sui mercati internazionali. Limiti della ripresa: crescita

incontrollata del deficit del bilancio, inefficienze dei servizi, ristagno della ricerca scientifica.

Sul piano politico si ripropose l’alleanza tra la DC, il PSI, i Liberali, i Repubblicani e i Socialdemocratici, con

l’esclusione del PCI dalla maggioranza. Rispetto al centro-sinistra, il pentapartito che governò l’Italia negli

anni ’80 presentava alcune differenze, la più importante fu il rapporto tra i due maggiori partiti: se prima la

posizione dominante della DC era stata messa fuori discussione, ora i Socialisti posero condizioni più dure

per partecipare alla maggioranza. Dilagavano ancora pratiche di clientelismo, lottizzazione e corruzione.

Ma la caratteristica del sistema politico degli anni ’80 fu la paralisi del sistema politico, che rendeva

impraticabile l’alternanza e il ricambio della classe dirigente.

ITALO CALVINO

Italo Calvino (Italo Giovanni Calvino Mameli),

nasce il 15 ottobre 1923 a Santiago de Las Vegas

(Cuba), da padre agronomo e da madre botanica

riceve un’ educazione rigorosamente laica. Nel

1925 Calvino, insieme alla famiglia, torna in Italia

e si stabilisce a Sanremo dove vive fino a

vent’ anni. Compiuti gli studi liceali viene avviato

dai genitori agli studi di agraria, che non porta a

termine in quanto ha “già in mente la

letteratura”.

Calvino si sottrae dall’ arruolamento forzato

nell’ esercito fascista, e si aggrega ai partigiani

della Brigata Garibaldi. Dopo la liberazione

aderisce al Partito Comunista Italiano, collabora

a giornali e riviste e si iscrive alla Facoltà di

Lettere a Torino; nel 1947 si laurea ed entra a far

parte del gruppo redazionale di Einaudi. Nel

1947 esordisce come scrittore, e si rivela il più giovane e dotato tra gli scrittori neorealisti grazie alla

pubblicazione della raccolta dei “Racconti”,e al volume “I nostri antenati”, che comprende la trilogia di

romanzi fantastici e allegorici sull’ uomo contemporaneo. Negli anni cinquanta e sessanta svolge le funzioni

di dirigente nella casa Einaudi e intensifica sempre più la sua attività culturale e il suo impegno nel dibattito

politico – intellettuale collaborando a numerose riviste. Nel 1963, anno della Neoavanguardia, pubblica

“Marcovaldo ovvero Le stagioni in città”. Nel 1964 si sposa e si trasferisce a Parigi, dove continua a lavorare

per Einaudi. Nel 1965 nasce la figlia ed esce il volume “Le Cosmicomiche”, a cui nel 1967 segue “Ti con

zero” dove si rivelano le sue passioni per le teorie astronomiche e cosmologiche. Negli anni settanta

avvertendo un degradarsi generale della vita civile italiana e mondiale, Calvino pubblica numerosi interventi

e collabora con il Corriere della Sera e Repubblica. Nel 1980 si trasferisce a Roma. La crisi della casa editrice

Einaudi lo induce a passare all’ editore Garzanti. Nel 1985 avendo ricevuto l’ incarico di tenere una serie di

conferenze negli Stati Uniti a Cambridge, prepara le “Lezioni Americane”, che tuttavia rimarranno

incompiute e saranno edite solo in seguito (1988). Il 19 settembre 1985 Calvino muore all’ ospedale di

Siena, colpito da un’ emorragia celebrale. Le opere principali di Calvino: “Il visconte dimezzato”, “Il barone

rampante”, “Il cavaliere inesistente”, "Le città invisibili", "Sotto il sole giaguaro".

 “MARCOVALDO OVVERO LE STAGIONI IN CITTÀ”

“Marcovaldo ovvero le stagioni in città” viene pubblicato in una collana di libri per ragazzi, incentrata sul

personaggio di Marcovaldo, un magazziniere ingenuo, che vive in un ambiente urbano e moderno ma che

prova nostalgia per il mondo della natura; la narrazione oscilla tra realismo e comicità. La raccolta è

composta da venti testi suddivisi in cinque cicli di quattro racconti, ciascuno dedicato ad una stagione

dell’ anno con uno stile e un tono che ricordano quelli delle narrazioni tradizionali.

I racconti sono ambientati in una grande città imprecisata: anche se l' autore non ne fa il nome, con ogni

probabilità l' ispirazione fu presa da Torino, dove Calvino ha lavorato e vissuto per molti anni. Tuttavia

questa città simbolo di ogni città, con cemento, ciminiere, fumo, grattacieli e traffico, e Marcovaldo ne è il

cittadino per eccellenza. Anche la ditta Sbav, presso cui lavora Marcovaldo, è la ditta per eccellenza,

simbolo di tutte le ditte, e proprio per questo non si sa nè cosa vi produca, nè cosa vi si venda, nè il

contenuto e gli imballaggi che il protagonista sposta e trasporta tutto il giorno. Le avventure che si

susseguono mostrano come la società delle città moderne possa arrivare ad influenzare le persone e il loro

rapporto con la natura.

« L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo

tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti:

accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige

attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è

inferno, e farlo durare, e dargli spazio. » (Italo Calvino, Le città invisibili, 1972)

IL PLC

Il Controllore a Logica Programmabile

o Programmable Logic Controller

(PLC) è un controllore per industria

specializzato in origine nella gestione

o controllo dei processi industriali. Il

PLC esegue un programma ed elabora

i segnali digitali ed analogici

provenienti da sensori e diretti agli

attuatori presenti in un impianto

industriale. Nel caso di operazioni di

movimentazione, come nel campo

della robotica, il PLC ospita delle

schede di controllo assi, cioè delle

schede molto veloci e sofisticate che permettono di gestire spostamenti e posizionamento. Nel tempo con

la diminuzione dei costi è entrato anche nell’ uso domestico, permettendo il controllo automatico di

riscaldamento, antifurto, irrigazione, Lan, luci, ecc.. Un PLC è un oggetto hardware componibile. La

caratteristica principale è la sua robustezza estrema; infatti normalmente è posto in quadri elettrici in

ambienti rumorosi, con molte interferenze elettriche, con temperature elevare e grande umidità. In molti

casi il PLC è in funzione 24 ore su 24 e 365 giorni l’ anno, su impianti che non possono fermarsi mai.

 L FUNZIONAMENTO DEL PLC

I

La prima azione che il PLC compie è la lettura degli ingressi del portale e si intende tutti gli ingressi sia

digitali che analogici. Dopo aver letto tutti gli ingressi, il loro stato viene memorizzato in un una memoria

che è definita “Registro immagine degli ingressi”. A questo punto le istruzioni di comando vengono

elaborate in una sequenza della CPU e il risultato viene memorizzato nel “Registro immagini delle uscite”.

Infine il contenuto dell’ immagine delle uscite viene scritto sulle uscite fisiche ovvero le uscite vengono

attivate. Poiché l’ elaborazione delle istruzioni si ripete continuamente, si parla di elaborazione ciclica.

 STRUTTURA DEL PLC

Il PlC è composto da un alimentatore, dalla CPU che può avere una memoria di tipo RAM-ROM-EPROM-

EEPROM sia interna che esterna; il PlC ha un certo numero di ingressi e uscite digitali, e nel caso in cui sia

necessario gestire grandezze analogiche il PLC può ospitare delle schede di ingresso o di uscita sia

analogiche che digitali.

 ALIMENTATORE

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