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Sintesi

Collegamenti
Alzheimer:sindrome del tramonto, tesina



STORIA: La Belle Epoque
FILOSOFIA: H. Bergson "Materia e memoria"
LATINO: Sant'Agostino "Confessiones"
INGLESE: J.Joyce's "Ulysses"
ITALIANO: I. Svevo "La coscienza di Zeno", E. Montale "Non recidere, forbice, quel volto"
FISICA: Il potenziale d'azione del neurone
MATEMATICA: Analisi del grafico del potenziale d'azione del neurone
CHIMICA: Acetilcolina e proteina Beta-Amiloide
ARTE: i ritratti di W.Utermohlen
Estratto del documento

Per demenza si intende una malattia che va a

colpire un cervello precedentemente sano,

determinando progressivamente nel soggetto che

ne è colpito la perdita di tutte le facoltà

intellettive.

La diagnosi di demenza viene posta sulla base di 140

specifici criteri, di cui i più utilizzati sono quelli 120

proposti da una Commissione di esperti (milioni)

dell’Organizzazione Mondiale della Sanità 100

• disturbo di memoria (amnesia) 80

Prescrizioni

• disturbi del linguaggio scritto e/o verbale 60

(afasia)

• difficoltà a compiere azioni finalizzate (aprassia) 40

• difficoltà a riconoscere persone o cose (agnosia) 20

• disturbi delle funzioni esecutive come capacità 0

di astrazione, giudizio e pianificazione di 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003

programmi. Anno

L’evoluzione della malattia prevede tre fasi :

• FASE PRECOCE : il paziente presenta

difficoltà a ricordare fatti recenti, trovare la

parola giusta, a prestare attenzione , a

pianificare attività abituali; conserva il ricordo

di eventi significativi della propria storia

personale;

• FASE DI STATO : il paziente appare

disorientato, non è in grado di ricordare nuove

informazioni, perde la capacità di parlare e

comprendere il linguaggio verbale, necessita

di assistenza anche nelle funzioni basilari della

vita quotidiana;

• FASE TERMINALE : il paziente è

gravemente decaduto sul piano fisico,

confinato tra letto e poltrona, totalmente

incapace di controllare urina e feci e di

alimentarsi, non più in grado di riconoscere

nemmeno i familiari più stretti.

La morte in genere è dovuta a complicazioni

infettive. BELLE Significa «bei

Periodo 1870- tempi»

1914 ÈPOQUE

NAZIONALISMO Periodo di PACE

1877-

e RAZZISMO tra i paesi

IMPERIALISMO

RIVALITA’ tra

Due sistemi di industrializzati

alleanze nazioni

Crisi del Periodo di

II

liberalismo ECONOMIA PROGRESSO in

rivoluzione

FORDISMO E

TAYLORISMO industriale tutti i campi

SUFFRAGGI Diffusione della POLITICA

O DEMOCRAZIA

UNIVERSAL

PARTITI DI

E BENESSERE

MASSA POSITIVISMO

vs Nascita della

TURISMO CULTURA

IRRAZIONALIS SOCIETA DI

DIVERTIMENTO

MO

SPORT MASSA

INCREMENT

TEATR e del

O

MEZZI DI

O CONSUMISMO

COMUNICAZIO DEMOGRAFI

SCIENZA

NE CO

NUOVI

MATERIALI

SCOPERTE

MEDICHE

1906. Lo psichiatra tedesco, Alois Alzheimer, presenta

Auguste D.

durante un convegno a Tübingen il caso di : donna

prussiana di 51 anni ricoverata nell’Ospedale per “insani di mente

ed epilettici” di Francoforte il 26 novembre 1901 in quanto affetta

da demenza.

Sintomi :

• disorientamento e allucinazioni

• perdita di memoria

• ossessioni di gelosia verso il marito

• difficoltà nel trovare termini tecnici

• disturbi della scrittura

• violenza contro gli altri ricoverati

Alzheimer prescrive bagni caldi, diete e sonniferi per alleviare

agitazione ed insonnia.

Augusta D. muore l'8 aprile 1906 per setticemia da infezione di

piaghe da decubito insorte nelle ultime fasi di malattia, quando

ormai era costretta a letto.

Alzheimer, dopo il decesso della paziente, ne studia il cervello e lo

descrive come un organo “raggrinzito”, cioè significativamente

ridotto di volume, cosparso al suo interno di numerose formazioni

« Rimane una questione aperta se

agenti nocivi in grado di determinare la

malattia agiscono solo sui vasi

sanguigni o danneggiano egualmente

neuroni e vasi;» (Gaetano Perusini)

1910 . Pubblicazione della nuova edizione del più importante Perusini

Trattato di Psichiatria dell’epoca scritto da Emil Kraepelin, nel quale il caso afferma che

di Auguste D. viene per la prima volta riportato con la denominazione di LE MALATTIE

“Malattia di Alzheimer”. MENTALI

SONO DI TIPO

Per il contributo dato dal Perusini alla descrizione della malattia, nella ORGANICO

“Malattia

letteratura medica italiana essa è stata per decenni definita

Precorrendo la scienza, nel

Materia e memoria

1896 in il TEMP

Henry

filosofo francese

Bergson offre un’interessante O

interpretazione delle malattie

che alterano la funzione del

ricordo , partendo dalla definizione della della

del concetto di SCIENZA COSCIENZA

• ESTERIORE • FLUSSO

• MISURABILE continuo

• SPAZIALIZZAT • è tempo della

O VITA

• QUANTITATIV • QUALITATIVO

O • DURATA

«È, se si vuole, lo svolgersi di un rotolo, perché non c’è

essere vivente che non si senta arrivare, a poco a poco, al

termine della parte che deve recitare; e vivere consiste

nell’invecchiare. Ma è anche, altrettanto, un arrotolarsi

continuo, come quello d’un filo su un gomitolo, poiché il

nostro passato ci segue, e s’ingrossa senza sosta del

«È, se si vuole, lo svolgersi di un rotolo, perché non c’è

essere vivente che non si senta arrivare, a poco a poco,

al termine della parte che deve recitare; e vivere consiste

nell’invecchiare. Ma è anche, altrettanto, un arrotolarsi

continuo, come quello d’un filo su un gomitolo, poiché il

nostro passato ci segue, e s’ingrossa senza sosta del

COSCIENZA

presente che raccoglie sul suo cammino:

SIGNIFICA MEMORIA .» Tre

aspetti

MEMORIA RICORDO PERCEZION

PURA IMMAGINE E

Le malattie che alterano la

funzione del ricordo possono

colpire solo il RICORDO-

IL RICORDO È UN IMMAGINE, cioè la memoria di

FATTO superficie; ciò che si perde non

FISIOLOGICO è il contenuto della coscienza,

ma la capacità del cervello di

fare da filtro. «Magna vis est memoriae,

nescio quid horrendum,

SANT’AGOST Deus meus, profunda et

INO infinita multiplicitad; et hoc

animus est, et hoc ego ipse

sum.»

“La linfa vitale, la forza (Confessiones)

interiore per un uomo sta H. BERGSON

nella capacità di ricordare

il suo passato o nella

speranza del proprio

futuro” (Materia e memoria)

I. J.

SVEVO JOYCE

TEMP Stoici

Aristotele

CONFESSION O «estensione del

«misura del movimento»

(397-401 d.C., opera autobiografica in 13 libri) movimento»

ES

Raccontando la propria autobiografia

l’autore affronta il problema della

natura umana, con particolare riguardo Agostino

ad alcune facoltà della mente, come la «estensione della

MEMORIA e la PERCEZIONE DEL mente»

TEMPO.

Nel libro undicesimo, dedicato • è interiore,

interamente al problema filosofico del soggettivo

tempo, egli anticipa una concezione di • si misura

tempo come nella mente

«ESTENSIONE DELLA MENTE» • non esiste se

che influenzerà il pensiero filosofico non nella

successivo. mente

Il passato esiste

solo come

MEMORIA

J. JOYCE is one of the authors

closest to Bergson’s conception STREAM OF CONSCIOUSNESS

of time as a duration and the It belonged to the world of

memory as a link with the depth phychology. The theory was that a

of the past. confudes succession of memories

Ulysses and feelings could be suddenly

In is novel brought on in one’s mind by

external stimuli.

he used the techniques of the INTERIOR MONOLOGUE

stream-of-consciousness and It is the pouring out of a

direct interior monologue. character’s thoughts and feelings,

usually expressed by the character

So, the direct presentation of him/herself or by a narrator in the

characters’ thoughts, feelings past tense.

and memories no longer follow a

linear or chronological order.

The most important example is

the “Molly’s monologue” in the

last chapter. I.

La produzione dello scrittore italiano

Svevo è altamente influenzata

dall’incontro con J. Joyce.

La coscienza di

Zeno

PROTAGONIS NARRATORE STILE E

è considerato il suo capolavoro.

TA STRUTTURA

Zeno Cosini scrive le sue Protagonista e Svevo adotta

memorie su suggerimento narratore coincidono: sistematicamente la tecnica

del suo analista. Appare Zeno racconta in prima monologo interiore

del «

sdoppiato in due personaggi: persona i fatti, così indiretto» «tempo

e del

l’io narrante (vecchio e come gli si presentano della memoria» .

guarito), l’io narrato (giovane alla memoria.

e malato). diversi decenni

Seguono quindi di

sostanziale silenzio, durante i quali le conoscenze

della malattia non fanno apprezzabili progressi. La RMN fornisce le immagini

anni ’50

E’ solo a partire dagli che, a causa del cervello del paziente da

vivo, fornendone le

di un progressivo e significativo aumento del caratteristiche morfo-

numero di pazienti, comincia ad essere sempre più volumetriche, permettendo

evidente il suo stretto legame con così di escludere altre forme

l’invecchiamento. di demenza.

A contribuire significativamente al suo

riconoscimento è la messa a punto di protocolli

diagnostici sempre più sensibili e specifici:

• tomografia assiale computerizzata

(TAC)

• risonanza Magnetica Nucleare

(RMN) L’immagine a RMN con

contrasto mette in evidenza

le differenze tra un cervello

normale in attività e il

cervello di un malato di

Alzheimer.

Le regioni viola indicano le

zone di corteggia celebrale

nervoso?

E come si trasmette l’impulso

nervoso?

CELLULE DELLA

NEURONI NEVRAGLIA o

GLIA

• MICROGLIA

Costituito da: • MACROGLIA:

• SOMA o ASTROCITI

• ASSONE o OLIGODENDROCIT

• DENDRITI I e CELLULE DI

• SINAPSI SCHWANN

L’energia potenziale del neurone, utile per l’apertura dei Voltmet

Membrana

canali ionici e la trasmissione di impulsi nervosi, risiede ro Microelettrodo

plasmatica – 70 mV

nella differenza di carica che esiste tra : posto fuori dalla

cellula

Microelettrodo

• Il citoplasma che ha carica negativa posto

• Il liquido extracellulare che ha carica positiva dentro la cellula Assone

Il potenziale che si sviluppa in un in neurone a riposo è

potenziale di membrana a riposo Neurone

detto e ha

un valore di circa

-70millivolt.

Il POTENZIALE D’AZIONE è un fenomeno elettrico

localizzato cioè una variazione del potenziale di riposo Esterno Na Na

+ K +

+ Na

+

in un determinato punto Del neurone. Na

+

della cellula Na K

+ +

Na

+

Na Na

+ + Na

+

La membrana trattiene Na

+

Canale Na

+ Na

+

Na +

all’interno della cellula del sodio

molecole cariche

+ K

+ Pompa

Membrana

negativamente quali le Na - K

K + +

plasmatica

proteine e li ioni (Cl-). Canale

Inoltre essa possiede canali del

Na

+ K

+ K +

e pompe in grado di K

+

Proteina potassio K

+

K

+

permettere il passaggio K

+

di sodio (Na+) e potassio K

+ K

+

K

+

Na

(K+). +

Interno della cellula

Canali voltaggio dipendenti per Na+ si aprono

1 2 Na+ che entra determina una depolarizzazione della membrana,

Na+ entra nell’assone che porta all’apertura di altri canali per il Na+

Zona di innesco Le cariche positive

La zona di della zona attiva si

innesco è spostano verso la

interessata zona vicina a

da una riposo generando

depolarizzazio un flusso di

ne sopra corrente

soglia

3 REGIONE REGIONE REGIONE

REFRATTA ATTIVA INATTIVA

RIA Il flusso di corrente locale

I canali al K+ si sono determina la

aperti e i canali al Na+ depolarizzazione delle

sono inattivati. L’uscita di parti più distali

K+, ripolarizza la dell’assone

membrana. v ~ 1/r C

a m

Prima e Seconda Legge di Ohm

regolano la propagazione

Il grafico della variazione del potenziale di

membrana può essere studiato come grafico

di una funzione matematica periodica.

Neurone presinaptico

Vescicole

Assone del neurone Terminazione

presinaptico sinaptica Sinapsi

Spazio sinaptico

Neurone

postsinaptico

TRASMISSIONE Neurone Molecole di neurotrasmettitore

postsinaptico Canali ionici

DELL’IMPULSO Neurotrasmettitore Il neurotrasmettitore viene demolito ed elim

Recettore

NERVOSO Ioni

ATTRAVERSO LA

SINAPSI

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