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Sintesi Alimentazione e bellezza - Tesina
In questa tesina di maturità si descrive il rapporto tra alimentazione e bellezza. Tesina maturità argomenti: in Storia la Prima Guerra Mondiale, in Italiano Gabriele D’Annunzio, in Educazione fisica l'alimentazione, in Elettrotecnica Inverter, in Sistemi i sistemi di controllo ad anello chiuso e aperto, in Inglese il computer e in Matematica le derivate.
Collegamenti
Alimentazione e Bellezza - Tesina
Storia: La Prima Guerra Mondiale .
Italiano: Gabriele D’Annunzio.
Educazione Fisica: L'alimentazione.
Elettrotecnica: Inverter.
Sistemi: Sistemi di controllo ad anello chiuso e aperto.
Inglese: Il computer.
Matematica: Le Derivate.
cioè lo slancio verso una condizione superiore che va al di là dei limiti umani.
Nell'esaltazione della forza e della sanità della natura è vicino a Carducci anche se
quest’ultimo aveva una concezione sana e operosa della vita. D'annunzio, invece,
concepisce la vita come un'opera d'arte e come ricerca del bello e della sensazioni
estreme che esso suscita.
2. Novelle, riunite nella raccolta Novelle della Pescara, in cui si ispira a Verga per
l'ambientazione regionale, i termini dialettali e la rappresentazione delle classi
popolari, ma si tratta di un'imitazione solo esteriore perchè mancano quella profonda
pietà di Verga verso le classi umili e vinte e quel valore di documento obiettivo delle
opere di Verga.
D'annunzio, inoltre, si compiace più per il carattere sanguinario e superstizioso delle classi
popolari e per il paesaggio primitivo e selvaggio, in quanto esso si collega alla componente
irrazionalistica del Decadentismo.
LE OPERE DEL SECONDO PERIODO
1. I romanzi, raggruppati in tre trilogie, ciascuna denominata dal nome di un fiore: la
rosa, il giglio, il melograno che simboleggiano le tappe evolutive dell'anima di
D'Annunzio dalla schiavitù delle passioni alla vittoria su di essa. I protagonisti sono,
infatti, una proiezione sul piano narrativo dello stesso D'Annunzio. La rosa
simboleggia la passione invincibile, il giglio la passione che si purifica, il melograno,
con i suoi granelli, allude ai frutti che possono derivare dal dominio delle passioni.
Alla prima trilogia appartengono Il Piacere, L'innocente, Il Trionfo della morte, che
rappresentano lo sforzo per vincere la sensualità di fronte alla quale però cedono i protagonisti
(rispettivamente Andrea Sperelli, artista raffinato vinto dall'amore per Elena Muti; Tullio
Hermil che, nonostante la pietà umana, farà morire l'innocente nato da una relazione con la
moglie; Giorgio Aurispa dominato dalla lussuria).
Della prima trilogia emblematico è il romanzo Il Piacere (1889), in cui protagonista è Andrea
Sperelli, un esempio di esteta e doppio di D'Annunzio. Aristocratico e artista (poeta, pittore e
musicista dilettante), proveniente da una famiglia di artisti, ha stabilito la sua dimora a
Palazzo Zuccari (alla fine della scalinata che da piazza di Spagna porta alla Chiesa di Trinità
dei Monti) e passa le sue giornate in occupazioni mondane cercando di dimenticare l'amante
di un tempo, Elena Muti, che lo ha abbandonato all'improvviso. Poi si innamora di Maria
Ferres, donna dolce e sensibile che dovrebbe rappresentare l'occasione del riscatto e di
un'elevazione spirituale ma in lei continua a vedere la vecchia amante. Quando Maria Ferres
comprende la menzogna, lo abbandona e Andrea resta da solo con la sua sconfitta.
Tra l'altro, dopo due anni dalla fine della relazione con Elena Muti, viene a sapere che
quest’ultima ha sposato un ricco inglese per evitare un disastro economico. Questa notizia lo
porta a fare un ritratto crudele di Elena Muti. Il romanzo documenta la debolezza dell'esteta,
che aveva scelto di vivere dedicandosi all'arte e alla bellezza e in completo isolamento dalla
borghesia, ma si rende conto che il suo isolamento sdegnoso non riesce ad opporsi alla
borghesia, ma anzi diventa sterilità e vuoto e lo fa vivere in un mondo lacerato da conflitti
interiori. Il fallimento totale dell'esteta è rappresentato nell'ultimo romanzo della prima
trilogia, Il trionfo della morte, in cui il protagonista, non potendo liberarsi dall’amore sensuale
e dalla gelosia, sente che solo con la morte potrà liberarsi dal tormento della passione e così si
getta in un baratro, trascinando con sè la donna amata.
Quando prende coscienza del fallimento dell’esteta, D’Annunzio supera la fase dell'Estetismo
e approda, nella seconda trilogia, al mito del superuomo. Esso è ripreso dal mito del
superuomo del filosofo Nietzsche. Nietzsche intende realizzare una nuova società che riesca
veramente a sviluppare tutte le sue potenzialità e, per fare questo, secondo lui, l’uomo deve
liberarsi dalle superstizioni e dalla morale cristiana, che parlando di umiltà e sopportazione ha
reso l'uomo succube e schiavo, incline alla rassegnazione, privo di slancio e di volontà. In
linea con questo pensiero, in ambito storico, Nietzsche attacca la borghesia, perché essa con il
suo egoismo, la sua superficialità e il suo attaccamento al denaro, ha negato la bellezza e il
senso della terra. Il legame con la terra e con la natura è per lui elemento nobile ed elevato e,
quindi, matura una concezione aristocratica e individualista della cultura e della società. Il suo
pensiero sarà strumentalizzato per giustificare le dittature di destra del Novecento.
Della seconda trilogia (i "romanzi del giglio", che rappresentano la purificazione dalla
passione) scrisse solo Le vergini delle rocce, il cui protagonista, Claudio Cantelmo, è incerto
fra tre fanciulle, su quale sarà degna di generare il superuomo futuro rigeneratore della stirpe
latina;
In virtù del mito del superuomo nella seconda trilogia dei romanzi (il cui simbolo è il giglio),
D'Annunzio non si comporta più come esteta isolato e distaccato ma reagisce imponendo la
propria volontà di potenza e di dominio sulla società borghese. Rifiuta l'etica della pietà,
dell'altruismo, della sopportazione e i principi del bene e del male, che sono propri del
Cristianesimo; rifiuta i principi della democrazia, dell'uguaglianza e del valore del parlamento
e lo spirito affaristico e speculativo proprio della borghesia. Secondo D'Annunzio questi
principi mortificano il senso della bellezza e l'impulso proprio dell'uomo all'affermazione di
sé, al dominio sugli altri, ad una vita attiva ed erotica.
In questo senso D'Annunzio esalta Dioniso, dio greco dell'ebbrezza, e quindi, di un modo di
vivere fatto di massima gioia e di massima libertà dai freni della morale comune. Questo mito
del superuomo è interpretato politicamente da D'Annunzio come diritto di pochi essere
eccezionali a dominare sugli altri. Questo superuomo, inoltre, ingloba in sé l'esteta perchè per
dominare sugli altri adopera il culto della bellezza, che è essenziale per l'elevazione spirituale
di pochi eletti. L'artista - superuomo ha, quindi, una missione politica: quella di abbattere la
democrazia e creare un'èlite (piccolo gruppo) violenta e raffinata insieme, che domini sulla
borghesia e ricostruisca gli imperi come quello dell’antica Roma. Così D'Annunzio restituisce
all'intellettuale un ruolo sociale e politico e l'esteta non vive più nella fantasia e nel sogno ma
nella realtà e nell'azione.
Della terza trilogia (i "romanzi del melograno", simbolo della rinata volontà) scrisse solo Il
fuoco, in cui il protagonista Silvio riceve dalla giovane Foscarina l'ispirazione per la sua
opera teatrale.
Contenuti e stile
D'Annunzio si allontana dal romanzo naturalista (che si caratterizzava per l'azione e per
l'attenzione alla vicenda) e crea un nuovo tipo di romanzo incentrato sugli stati d'animo e sulla
visione soggettiva e simbolica della realtà. I termini sono elevati, ricercati e presi anche dal
mondo mitico, la prosa diventa quasi una poesia.
Le opere teatrali
D'Annunzio vede nel teatro il più potente strumento di diffusione dell’ideale del superuomo in
quanto esso è rivolto alla massa ed è fondato sul rapporto diretto e visivo con gli spettatori.
Egli rifiuta il dramma borghese, basato sui fatti dalle vita quotidiana specie nella dimensione
privata, famigliare e coniugale, e crea rappresentazioni teatrali basate sui personaggi
eccezionali e straordinari e, quindi, poco realistici, travolti dalla passione e da conflitti fuori
dal comune.
Le Laudi
Divise in Laudi del cielo, del mare, della terra e degli eroi, sono raccolte poetiche in cui
esprime appieno il vitalismo della natura e in cui usa parole dal forte valore evocativo e
musicale.
LE OPERE DELLA MATURITA’
Sono opere autobiografiche, in cui il testo diventa più sintetico ed essenziale e i contenuti
sono incentrati sui ricordi della propria vita, sull'esplorazione della propria interiorità, fatta di
inquietudini e pensieri, tra cui quello della morte. La prosa diventa più frammentaria come i
ricordi e non ci sono più i periodi artificiosi e complessi. Esempio delle opere di questo
periodo è Notturno, in prosa e composto nel 1916, nel periodo in cui il poeta è costretto alla
cecità momentanea e all’immobilità a causa di un distacco di retina provocato da un incidente
di volo durante la Prima Guerra Mondiale e, quindi, si abbandona ai suoi pensieri così come
gli vengono in mente. L’opera, infatti, presenta un carattere frammentario e casuale.
CAPITOLO III
EDUCAZIONE FISICA
L’alimentazione
Trovare del cibo, nei periodi di guerra è sempre difficile e se non si trovava niente in giro
bisognava arrangiarsi con frutta (anche marcia) e quel che si trovava in giro. La
partecipazione alla Prima Guerra mondiale fu, quindi, un’esperienza molto dura per
D’Annunzio che era abituato ai piatti più pregiati dei salotti più importanti. Nei primi anni del
‘900 i cibi che si consumavano più frequentemente erano la polenta e la minestra con fagioli e
patate. In quel periodo il pane era molto scarso come del resto tutti gli altri alimenti. Gli
ingredienti si utilizzavano più frequentemente la farina gialla assieme a quella nera e bianca.
Veniva utilizzato anche l'orzo per le minestre. Nelle famiglie dei contadini era presente anche
il latte con i suoi derivati. Il dolce più diffuso era il pane con i fichi a forma di bastone,
aggiungendo anche le castagne e l'uva passa. I bambini più piccoli mangiavano minestra a
base di farina (semolino, pappa di monte e pancotto).
Il corpo ha bisogno di energia per compiere le diverse attività (muoversi, correre, saltare).
Esso trae questa energia dagli alimenti che assume (funzione energetica), così come essi
ricava l’energia necessaria per rinnovare le cellule e i tessuti e quindi crescere e svilupparsi
(funzione plastica),e per regolare lo svolgimento delle sue varie funzioni (funzione
regolatrice). Queste sostanze più semplici sono i principi nutritivi: proteine, grassi, zuccheri,
vitamine, sali minerali, acqua. I principi nutritivi contribuiscono tre funzioni fondamentali
energetica, costitutiva e regolativa: proteine, grassi e zuccheri forniscono l’energia necessaria,
a questi elementi va aggiunta l’acqua. Chi pratica attività fisica di resistenza a bassa intensità
e per lungo tempo utilizza i grassi depositati. I lipidi si dividono in grassi vegetali (acidi grassi
insaturi) e grassi animali (acidi grassi saturi).
La differenza fra acidi grassi saturi e insaturi sta nel tipo di legame che tiene insieme le
molecole di cui sono costituiti. Negli acidi grassi saturi i legami sono molto resistenti per cui
essi non si scompongono in sostanze più semplici e restano difficili da digerire. Negli acidi
grassi insaturi i legami tendono invece a rompersi con facilità e quindi sono facilmente
digeribili. I grassi non utilizzati ai fini energetici si accumulano nel tessuto adiposo e
divengono riserva energetica. Una carenza di lipidi determina secchezza della
pelle,diarrea,facilità nel contrarre infezioni,caduta di capelli e nell’ età dello sviluppo,ritardi
nella crescita. I lipidi si trovano in: oli, semi (ad esempio arachidi e semi di girasole) latte,
formaggi, uova, carne, pesce, burro, margarina, lardo, panna ecc…
Le vitamine sono sostanze molto diverse fra loro, prive di qualsiasi potere energetico e
tuttavia indispensabili per il funzionamento dell’organismo e per lo sviluppo degli organi. Le
vitamine non vengono prodotte dall’organismo,se non in minima parte, e devono pertanto
essere introdotte con l’alimentazione. Si conoscono 13 vitamine diverse: 4 di esse vengono
veicolate da grassi e con questi assorbite (vitamine liposolubili). Questa distinzione comporta
diverse condizioni di digeribilità.
Il corpo umano è composto da un alta percentuale d’acqua: negli adulti corrisponde a circa il
65% , nei bambini arriva a 75%; questa quantità deve essere mantenuta costante. L’acqua