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Sintesi
Sintesi Alice in wonderland tesina


Obbiettivo della tesina che mi accingo a presentare è quello di “mettere in luce” le anticipazioni e le intuizioni che avvicinano Alice nel paese delle Meraviglie alle leggi della fisica quantistica che da lì a pochi decenni avrebbero sovvertito le idee della fisica classica introducendo un nuovo modo di pensare il mondo. L'obiettivo della mia tesina di maturità classica è quindi quello di creare una connessione tra Alice in wonderland e le leggi della fisica quantistica.


Collegamenti

Alice in wonderland tesina


Fisica - La fisica quantistica.
Italiano - Letteratura per l'infanzia e Alice in wonderland.
Estratto del documento

Erika Carrer Erika Carrer, V B

Liceo Classico Tito Livio

Alice’ s Adventures in

Wonderland

Tra Letteratura per l’infanzia e fisica quantistica

Tale illustrazione mostra Alice intenta a colpire dei porcospini con un fenicottero,

mandandoli ad urtare contro un muro. I porcospini hanno il viso di Heisenberg. Uno

di essi attraversa la barriera e resta stupito osservando il suo orologio di fronte

ad un altro personaggio stupito : il coniglio –Einstein ( “Le Scienze”, ottobre 1993).

INTRODUZIONE

1. UNA FIABA CHE INTERPRETA IL MONDO

• RILETTURE NOVECENTISTICHE DELL’OPERA CARROLLIANA

• GLI INTERESSI DI CARROLL E LA DESTRUTTURAZIONE DELLA FISICA

CLASSICA

2. L’ALLEGORIA DI ALICE

• LO SPAESAMENTO DELLE DIMENSIONI

• KRONOS E AION

• IL NON- LUOGO

• IL RUOLO DELL’OSSERVATORE

CONCLUSIONE

Introduzione

Obbiettivo dell’approfondimento che mi accingo a presentare è quello di “mettere

in luce” le anticipazioni e le intuizioni che avvicinano Alice nel paese delle

Meraviglie alle leggi della fisica quantistica che da lì a pochi decenni avrebbero

sovvertito le idee della fisica classica introducendo un nuovo modo di pensare il

mondo. 1.Una Fiaba che interpreta il Mondo

1.1 Riletture novecentistiche dell’opera carrolliana

Pubblicata nel luglio del 1865 quest’opera da subito accolta con grande

entusiasmo divenne popolare ed etichettata come letteratura per l’infanzia.

Tuttavia nel corso degli anni successivi essa si è prestata a numerose “riletture “

ed interpretazioni da parte di critici e studiosi di discipline diverse. Si spazia da

una lettura psicoanalitica che riconduce i diversi personaggi alle neo- patologie

identificate da Freud, ad analisi più prettamente linguistiche e logiche che

evidenziano l’utilizzo del non-sense e dei giochi di parole, che pongono il

racconto in relazione con il teatro dell’assurdo di Beckett . Diverse, inoltre, sono

state le interpretazioni e gli adattamenti artistici (es pittura, fotografia) e le

interpretazioni teatrali e cinematografiche ( 17 adattamenti cinematografici : la

prima pellicola nel 1903 e l’ultima del 2010) ;da ultimo , ma non per importanza,

il punto di vista sociologico che ha evidenziato come , attraverso una ricercata

parodia, è possibile ritrovarvi numerose peculiarità ,tipiche della società

borghese vittoriana dell’epoca.

1.2 Gli interessi di Carroll e la destrutturazione della fisica classica

Charles Lutwidge Dodgson , noto al mondo con lo pseudonimo di Lewis Carroll,

oltre ad essere uno scrittore è un matematico , i suoi contributi scientifici

furono frequenti e di buon livello, ma è anche un reverendo, seppur senza

vocazione, ed è, soprattutto, un appassionato di fotografia( lasciò una produzione

di circa tremila immagini che costituisce forse una delle più vaste testimonianze

) arte, che contribuirà nei primi nella prima

fotografiche dell’Inghilterra vittoriana

metà dell’800, a porre le basi per le successive scoperte relative alla “teoria

corpuscolare ed ondulatoria” .

Tali competenze e conoscenze professionali sono una premessa importante ai

fini di una lettura che si pone l’obiettivo di ricercare quegli elementi che

riconducano ad intuizioni che troveranno ragion d’essere nel principio di

indeterminazione di Heisenberg (1926/1927) ,nell’esperimento del Gatto di

Schrödinger (1935) e nella teoria relativistica di Einstein.

E proprio come Heisemberg, Carroll fa un’operazione che rivoluziona il modo di

osservare ; egli non guarda la realtà dall’esterno ma fa sì che Alice si metta

dentro ciò che vuole osservare .

2.L’allegoria di Alice

2.1 Lo spaesamento delle dimensioni

Il poema che apre il racconto usa tre volte di seguito la parola “little” (piccola)

nella prima strofa e racconta la fatidica gita sull’acqua . E piccoli sono gli oggetti

con i quali Alice si imbatte al termine della caduta all’inseguimento del

coniglio : “una bassa tendina” , “una porticina alta quindici pollici” che si apre con

una “chiavina d’oro”, un “piccolo corridoio “ al cui fondo sia affaccia il più

incantevole dei giardini . E poiché “Alice aveva cominciato a pensare che fossero

davvero molto poche le cose realmente impossibili” beve e si fa piccola per

entrare in quel mondo.

Alice sembra sospesa tra piccolo e grande : quand’è piccola si relaziona con i

personaggi piccoli che popolano quel mondo , partecipa attivamente alle

diverse situazioni ( es. La Corsa del Comitato , la Partita di Croquet ) sebbene Lei

stessa commentando la partita di Croquet dichiari al Gatto del Cheshire “..

sembra che non ci sia nessuna regola specifica o, per lo meno , se ce ne sono,

nessuno ci bada .. e non ha idea di come ci si confonda con tutte quelle cose

vive “ .

Di contro, quando le sue dimensioni aumentano Ella si sente fuori posto

piange e pare non abbia più certezze riguardo alla sua identità “ma se non sono

la stessa , la domanda seguente è : chi diavolo sono io?” e ancora , intrappolata a

causa delle sue dimensioni nella casa di Bianconiglio : “stavo parecchio meglio a

casa mia (…) Quasi non vorrei essermi infilata in quella tana per conigli…(…)

eppure è piuttosto curioso (….) mi ci trovo nel mezzo”.

E non è forse lo stesso straniamento che provarono i ricercatori del primo ‘900 ,

allorchè si imbatterono nel mondo “microfisico” dei quanti che sembrava

mettere in discussione secoli di Fisica Classica , da Galileo a Newton? “ Tutti i

miei tentativi di adattare i fondamenti teorici della fisica classica a queste nuove

acquisizioni fallirono completamente. Era come se ci fosse mancata la terra sotto i

piedi e non si vedesse da nessuna parte un punto fermo su cui poter costruire “.

(Einstein)

2.2 Kronos e Aion

Il viaggio di Alice inizia inseguendo un frettoloso Bianconiglio, sempre di

corsa , e destinato a rincorrere il Tempo: “trasse un orologio dal taschino del

panciotto e guardandolo si affrettò”; non a caso la sua figura e le sue azioni sono

spesso accostate nel racconto ad aggettivi ed avverbi temporali .

Riguardo al tempo Alice si confronta, in un piccolo inciso , anche con la

Duchessa durante il loro primo incontro quando all’affermazione che il Mondo

girerebbe più svelto se ciascuno si facesse i fatti propri, Alice contrappone la

conoscenza classica del tempo che la terra impiega a ruotare intorno al proprio

asse scandendo il susseguirsi del giorno e della notte ; anche se , subito dopo

l’affermazione, Alice non è più certa della durata della rotazione e sembrerebbe

disposta a discuterne….

Ma lo stravolgimento del concetto di tempo si esplicita con l’incontro del

Cappellaio Matto, destinato insieme alla Lepre Marzola a vivere per l’eternità la

cerimonia del tè, coltivando l’intimo desiderio di poter stabilire a proprio

piacimento l’ora desiderata. Alice, attorno al tavolo del tè sbircia un orologio,

osservando che misura dieci giorni al mese, ma non le ore del giorno. Si chiede

perchè ed il Cappellaio le risponde: “E perchè dovrebbe? Il tuo orologio segna

forse che anno è?” Inizia così una conversazione assurda sul tempo e il Cappellaio

rimprovererà Alice di non conoscere il Tempo, come lo conosce lui: “E’ un Lui, Lui

[…] Lui non tollera di essere battuto. Invece, se fossi in buoni rapporti con lui, ti

sistemerebbe le lancette secondo come ti gira. Per esempio, immagina che siano

le nove del mattino, ora di cominciare le lezioni: basterebbe dirgli una parolina e

via che le lancette si spostano in un batter d’occhio su mezzogiorno e trenta,

pronto in tavola”. Alice, furbescamente, ribatte che potrebbe non aver ancora

fame e il Cappellaio prontamente le risponde: “Non subito, forse, ma potresti

tenerlo fermo su mezzogiorno e trenta finché ti pare”.

Colpevole di aver cercato di “assassinare il Tempo” ( accusa della Regina di

Cuori) , il Cappellaio Matto è condannato a spostarsi eternamente nello spazio

intorno al tavolo ed alle tazza da tè in un tempo che si è come congelato, come

se si fosse rotta la relazione che prima funzionava nel mondo del Cappellaio

Matto : “lui non fa più una sola cosa di quel che gli chiedo! Sono sempre le sei del

pomeriggio adesso. (….)E’ per questo che c’è tutta questa apparecchiatura per tè?

–domandò. – Sì, è per questo-disse il Cappellaio con un sospiro- è sempre l’ora

del tè, e non abbiamo tempo di rigovernare di tanto in tanto. Quindi ,continuate a

spostarvi tutt’attorno al tavolo, immagino?- disse Alice. –Esattamente- disse il

Cappellaio; - via via che adopriamo il servizio.”

Tra il Tempo di cui parla Alice e quello del Cappellaio c’è una differenza, quello di

Alice è il Tempo che conosciamo bene, quello degli eventi che si susseguono uno

dopo l’altro, è un tempo continuo che si snoda come su un linea retta. Insomma è

il Kronos conosciuto nella fisica classica. Invece il Tempo** del Cappellaio è Aion,

per il quale esistono solo passato e futuro un’azione è sempre già accaduta e sta

sempre per accadere sempre all’ora del tè in una dimensione che unisce

indissolubilmente lo spazio con il tempo**.

*L’interferenza è, classicamente una delle proprietà delle onde ,Essa si verifica quando le

ampiezze o i disturbi prodotti da fonti diverse si accoppiano cosicchè in certi punti possono

sommarsi, in altri ancora cancellarsi. Ciò darà luogo a regioni di attività intensificata o

ridotta ,rispettivamente. Si può osservare un effetto del genere nelle onde delle scie di due

battelli che si incrociano. Effetti di interferenza possono anche dar luogo a ricezioni televisive

scadenti, quando le onde riflesse da un edificio interferiscono con il segnale diretto.

L’interferenza richiede distribuzioni estese e che si sovrappongono. Nella fisica classica le

particelle sono in una e una sola posizione e non interferiscono.

**Nella teoria della relatività il tempo è una delle dimensioni che descrivono lo spazio. Si parla

quindi di spazio-tempo. In particolare, ogni sistema di riferimento inerziale può essere

immaginato come dotato di un tempo proprio. Essendo questi sistemi infinitamente numerosi, è

evidente che non ha senso parlare di un tempo assoluto.

Con la pubblicazione della teoria della relatività di Einstein la concezione di tempo è cambiata

notevolmente, abbandonando quella di tempo assoluto per approcciarne una più relativistica;

secondo la teoria del genio tedesco il tempo è deformabile in presenza di un campo

gravitazionale, che ne altera lo stato, provocando una sostanziale differenza temporale rispetto

.

ad una zona dell'universo soggetta ad un campo gravitazionale differente, più o meno intenso

2.3 Il non- luogo

Ma tra gli incontri il più affascinante ed inquietante è quello con il gatto dello

Cheshire , divenuto celebre nel famoso Film di Disney con il nome di

Stregatto .

E’ nel loro vero primo incontro che Alice comprende di essere capitata in un

mondo di “Matti” e di essere matta lei stessa per il solo fatto di essere lì . Nel

senso più esteso del termine “Matto” qui significa non far uso della ragione,

quantomeno non nel senso più convenzionale del termine inteso nel mondo

degli uomini .

Riguardo ai luoghi comprende , grazie a lui , che non ha importanza il “dove”

andare , quale sentiero prendere ,perché è l’importante è l’arrivare : “Basta che

tu faccia abbastanza strada .”

Un gatto che svanisce e riappare , capace di materializzarsi ora con tutto il

corpo ,o con parti di esso, ora solo con il famoso ghigno come se le proprietà

fisiche si potessero disgiungere dal corpo cui appartengono :- ” Va bene” disse il

Gatto, e questa volta si allontanò piuttosto lentamente, cominciando dalla punta

della coda, e finendo con il sogghigno, che rimase lì ancora qualche tempo

quando tutto il resto era già sparito. “Bene!- pensò Alice- Ho visto spesso un

gatto senza sorriso” “ma un sorriso senza gatto! È la cosa più curiosa che abbia

mai visto in vita mia!” . Un altro esempio interessante si ha nel Campo di

croquet della Regina di cuori nel quale lo Stregatto appare ad Alice ma solo con

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