Sintesi

Tesina - Premio maturità  2008

Titolo: A proposito di oggetti

Autore: Davide Piva

Scuola: Liceo scientifico

Descrizione: funzione tecnologica, letteraria e artistica degli oggetti dal 1880 al 1970

Materie trattate: storia, storia dell'arte, letteratura italiana e inglese

Area: umanistica

Sommario: Gli ultimi decenni del secolo Ottocento rappresentano, per l'Europa, un periodo di convulsa crescita economica. Nonostante la parentesi della grande depressione fra 1873 e 1895, l'economia dei Paesi più avanzati del continente conosce, nel complesso, uno straordinario sviluppo, che sfocia nella cosiddetta seconda Rivoluzione industriale, la quale raggiunge il culmine nell'ultima parte del secolo e nel primo decennio del Novecento: essa si accompagna a importanti scoperte scientifiche, all'utilizzo di nuove tecnologie meccaniche, elettriche e chimiche, nonché a massicci incrementi di produzione e alla riorganizzazione finanziaria e industriale del sistema produttivo. Il numero delle fabbriche si moltiplica, la proprietà  si concentra, il capitalismo tende a trasformarsi in senso monopolistico. Henry Ford, il fondatore di quella che sarebbe diventata la più celebre casa costruttrice di automobili del mondo, sosteneva che per migliorare le condizioni di vita dei lavoratori, bisognava metterli nelle condizioni di poter acquistare le merci prodotte, cioè trasformarli in consumatori; per poterlo fare, occorreva però pagare buoni salari e nello stesso tempo abbassare i costi e quindi i prezzi delle merci. Come far quadrare questo cerchio? La risposta sta nell'aumento smisurato della capacità  produttiva consentito dalla standardizzazione dei prodotti e dall'aumento della produttività , resi possibili dalla catena di montaggio, o meglio dal sistema del management scientifico inventato dall'ingegnere Henry Taylor. Il principio di base sta nella scomposizione del processo produttivo in particelle elementari, tali da richiedere al lavoratore dei movimenti semplici, ulteriormente facilitati dal fatto che la "catena" è fatta in maniera tale da portare il pezzo da lavorare davanti a una postazione fissa. In tal modo, sono abbattuti i tempi morti provocati dagli spostamenti degli operai e ogni gesto può essere misurabile con il principio del cottimo: a maggiore velocità , più salario, e quando la velocità  diventerà  più alta per tutti, si taglieranno i tempi di movimento delle macchine. A Henry Ford non sfugge il fatto che questo modo di lavorare ripetitivo è alienante, ma è convinto che è quello maggiormente adatto alla natura e alle aspirazioni della grande maggioranza del genere umano. La pianificazione aziendale, resa possibile con questo metodo, si fondava sulla separazione dell'attività  di ideazione da quella di esecuzione, separazione del lavoro intellettuale da quello manuale. Attraverso la produzione industriale nel XX secolo ogni cosa diventa merce: ogni prodotto umano perde la propria specificità  di oggetto unico e particolare per diventare anonimo frutto di una vasta produzione di massa, tesa alla soddisfazione dei bisogni umani e contemporaneamente, come sosteneva Marx, oggetto che viene scambiato sul mercato.


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