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Sintesi

Introduzione tesina Rivoluzione '68



La seguente tesina esame terza media descrive il '68. Gli argomenti che permette di sviluppare la tesina sono: Tecnica:Amplificatore e leggi di Ohm, Scienze:Il fenomeno della risonanza acustica, Matematica:Il parallelepipedo e il rettangolo aureo, Musica:Jimi Hendrix e il concerto di Woodstock, Storia:Il '68 e la contestazione giovanile in tutto il mondo, Arte:La pop art e Andy Warhol, Italiano:Il fenomeno del consumismo, Letteratura:Pier Paolo Pasolini e il romanzo "Tommaso", Geografia:L'economia degli Stati Uniti, Educazione Fisica:Il problema della cattiva alimentazione Statunitense, Educazione Civica:La dichiarazione d'Indipendenza degli Stati Uniti, Inglese:Ellis Island, Francese:La Repubblica presidenziale francese e statunitense.



Collegamenti


Tesina Rivoluzione '68



Tecnica- Amplificatore e leggi di Ohm.
Scienze- Il fenomeno della risonanza acustica.
Matematica- Il parallelepipedo e il rettangolo aureo.
Musica- Jimi Hendrix e il concerto di Woodstock.
Storia- Il '68 e la contestazione giovanile in tutto il mondo.
Arte- La pop art e Andy Warhol.
Italiano- Il fenomeno del consumismo.
Letteratura- Pier Paolo Pasolini e il romanzo "Tommaso".
Geografia- L'economia degli Stati Uniti.
Educazione Fisica- Il problema della cattiva alimentazione Statunitense.
Educazione Civica- La dichiarazione d'Indipendenza degli Stati Uniti.
Inglese- Ellis Island.
Francese- La Repubblica presidenziale francese e statunitense.
Estratto del documento

Per la mia prova orale, ho realizzato un mini amplificatore a batteria, basandomi su ricerche e schemi

studiati a scuola. Per creare questo apparecchio ho messo in pratica le leggi di Ohm utilizzando

componenti elettronici comprati su internet. In seguito parlerò, per l’argomento di matematica , del

parallelepipedo , perché ho utilizzato per l’appunto una cassa a forma di parallelepipedo che permette la

risonanza acustica. Oltre ai componenti, ho aggiunto alcuni optional come il potenziometro (volume),e

l’interruttore, inoltre ho anche modificato il Jack a mio piacimento per fa si che l’apparecchio funzioni a

dovere. 2

Per realizzare questo progetto, mi sono inspirato a un mio interesse personale: la musica e la sua

riproduzione.

Per il raggiungimento di questo obbiettivo ho voluto unire teoria e pratica, e vedere dove potevano arrivare

le mie capacità. Ho voluto mettere in pratica l’argomento dell’elettricità che ho studiato in tecnica con il

Prof. Alianelli, e alcune formule scientifiche e matematiche studiate con la Prof.ssa Vertulli.

Perché proprio un amplificatore?

Perché il suono che produce questo circuito elettrico sarà il percorso che voglio seguire e approfondire nei

prossimi anni. Carlo Manniello 3

TECNICA:

Un amplificatore è un apparecchio elettrico in grado di aumentare la potenza W(Watt) di un segnale

elettrico, impulso. Questo aumento di potenza, causato da una variazione di tensione V(Volt) e corrente

A(Ampere), comporta quindi un aumento di lavoro, a questo punto si potranno ricavare le seguenti

formule: (Potenza = Lavoro/Tempo - Potenza = Tensione(V)*Corrente(I)).Il funzionamento

dell’amplificatore si basa sui transistor. I transistor sono costituiti da 3 parti, generalmente in silicio, una

delle quali prende il nome di Base. Ciò consente alla corrente di non attraversarla, almeno che non ci

troviamo in particolari situazioni !Generalmente la base si trova al centro del transistor, altre volte ai lati.

Quindi il transistor funziona così, se alla base viene assegnata una corrente, anche molto piccola, il

transistor farà passare corrente tra il Collettore e l’Emettitore, posti ai lati del transistor. All’ emettitore e

collettore si collega invece un corrente molto alta, che può quindi passare solo se avremo corrente alla

base del transistor. Verrà quindi riprodotta così l’onda, con valori di corrente e tensione maggiore. Nel caso

4

in questione per amplificare il segnale utilizziamo un integrato, LM386, che contiene al suo interno molti

altri componenti

In questo caso io ho usato come generatore d’energia; una pila da 9v, ma la maggior parte degli

amplificatori usa come generatore la corrente elettrica trasportata da una comune presa. Ma come fa una

pila a contenere tale energia? Partiamo dal presupposto che la pila ha una storia parecchio antica, il primo

prototipo venne inventato da Alessandro Volta. La pila di Volta è costituita fondamentalmente da una

colonna di più elementi simili sovrapposti, cosiddetti elementi voltaici, ciascuno dei quali consiste in un

disco di zinco sovrapposto ad uno di rame, uniti attraverso uno strato intermedio

di feltro o cartone imbevuto in acqua salata o acidulata. Al posto del rame è possibile impiegare anche

l'argento; al posto dello zinco si può usare anche lo stagno. Mentre la pila odierna è molto più piccola di

quella di Volta, è un dispositivo che converte energia chimica in energia elettrica, utilizzata tipicamente

come generatore di corrente o generatore di tensione. La prima pila a secco(cioè priva di elementi liquidi)

prodotta industrialmente e commercializzata su ampia scala fu la pila zinco-carbone, brevettata nel 1886

dal Dr Carl Gassner, che sviluppò un precedente prototipo inventato e brevettato da Georges Leclanché nel

1866. La pila propriamente detta non è ricaricabile e a tale proposito viene anche detta batteria primaria,

per distinguerla dalla batteria ricaricabile che prende invece il nome di batteria secondaria o accumulatore

di energia. Ma cos’è l’energia di preciso? L'energia è la grandezza fisica che misura la capacità di un corpo o

di un sistema di compiere lavoro; due leggi spiegano scientificamente questo fenomeno: le due leggi di

Ohm. L’intensità di corrente elettrica è direttamente proporzionale alla differenza di potenziale e

inversamente proporzionale alla resistenza del conduttore, quindi:

R=V/I e I=V/R

Mentre la seconda legge di Ohm afferma che la resistenza di un conduttore dipende dalla natura del

materiale di cui esso è costituito ed è direttamente proporzionale alla sua lunghezza e inversamente

proporzionale all’area della sua sezione, quindi:

R=p x l/s

Ma nonostante le tanti leggi che hanno rivoluzionato la scienza e la tecnica, una precisa definizione di

energia non è semplice da fornire, l'energia non ha alcuna realtà materiale ma è piuttosto un concetto

matematico astratto che esprime un vincolo rispetto ai processi possibili e una simmetria temporale delle

leggi fisiche. Non esiste quindi nessuna sostanza o fluido corrispondente all'energia pura ,come scrisse

Feynman. 5

SCIENZE:

Il suono è la sensazione data dalla vibrazione di un corpo in oscillazione. In questo caso il corpo che oscilla

è la cassa. Le oscillazioni sono spostamenti delle particelle, intorno alla posizione di riposo e lungo la

direzione di propagazione dell'onda, provocati da movimenti vibratori, provenienti da un determinato

oggetto, chiamato sorgente del suono, il quale trasmette il proprio movimento alle particelle adiacenti,

grazie alle proprietà meccaniche del mezzo in questo modo, un semplice movimento vibratorio si propaga

meccanicamente originando un’onda sonora (od onda acustica). Come si può notare, ho collocato una

cavità sotto la cassa, questo permette il rimbombo, e quindi generando un suono più intenso. Questa è

detta cassa di risonanza, o cassa armonica. La risonanza acustica è il fenomeno di amplificazione delle onde

sonore che caratterizza i risuonatori: tale amplificazione è indotta da un impulso esterno trasmesso al

risuonatore attraverso vincoli meccanici oppure attraverso l'aria. La risonanza acustica è, di fatto, un caso

particolare di risonanza meccanica, ed è un principio su cui si basa il funzionamento di quasi tutti gli

strumenti musicali. La risonanza è di fondamentale importanza negli strumenti musicali in quanto nella loro

quasi totalità si compongono di due principali elementi:

-Una sorgente sonora, caratterizzata da un elemento vibrante, in questo caso la cassa.

- Un risuonatore acustico vero e proprio che ha la funzione di amplificare e caratterizzare il suono emesso

dell'elemento vibrante, la cavità. 6

MATEMATICA:

Sotto l’altoparlante ho collocato una cavità a forma di parallelepipedo che permette la risonanza.

Il Parallelepipedo è una figura appartenente al campo della geometria solida, è anche propriamente detto

prisma, questa cavità consente il rimbombo e quindi un suono più potente. E’ la figura solida più semplice

che esista e allo stesso tempo tra le più affascinanti, infatti è basata su un’altra figura: il rettangolo aureo.

Non c’è da stupirsi infatti che fosse ritenuto la “figura perfetta” sin dai tempi dell’antichità. Un esempio

sono i tempi greci, che si basano sulla ripetizione di più rettangoli aurei, ma ancora tutt’ora su usa

nell’architettura moderna, come i grattacieli, semplici prismi regolari. Il parallelepipedo è un prisma avente

per basi due parallelogrammi. Se le basi sono due rettangoli e gli spigoli laterali sono perpendicolari alle

basi stesse il parallelepipedo si dice rettangolo. 7

MUSICA: Jimi Hendrix

Jimi Hendrix è la leggenda del rock. Sebbene la sua carriera sia stata relativamente breve, Hendrix ha

saputo imporre in pochi anni un nuovo modo di suonare la chitarra elettrica, sia dal punto di vista tecnico

che da quello scenografico, con performance che rimangono nell’iconografia e nella memoria storica della

musica moderna. Originario di Seattle, all’inizio degli anni ’60 si sposta a New York, dove si fa notare sulla

scena vivacissima del Greenwich Village fino a formare The Jimi Hendrix Experience nel 1966. La Jimi

Hendrix Experience si scioglie nel 1969, dopo che il suo leader ha già sperimentato nuove soluzioni con

formazioni alternative. Il ragazzo visionario destinato a diventare un’icona del rock e il suo straordinario

successo internazionale, a partire dalla difficile infanzia a Seattle e dalla precoce attrazione di Jimi per la

musica: dai suoi primi esperimenti con il suono, quando pizzicava le corde legate alle colonne del letto,

all’acquisto della prima chitarra da un vicino. Seguono i giorni inebrianti del sesso e della droga che

accompagnarono il successo straordinario di Hendrix. Nello stesso anno, Hendrix partecipa a Woodstock e

poi va in tour nell’anno successivo. Il 6 settembre 1970 tiene il suo ultimo concerto in Germania: poco

meno di due settimane dopo, il 18 settembre, viene trovato morto a Londra. Due sue esibizioni, in

particolare, sono entrate di prepotenza nell'immaginario collettivo: il suo esordio al festival di

Monterey del 1967, in cui concluse la performance dando fuoco alla sua chitarra davanti ad un pubblico

allibito, e la chiusura del festival di Woodstock del 1969, durante la quale, riadattò l'inno nazionale

statunitense in modo provocatoriamente distorto e cacofonico. Woodstock era stato ideato come un

festival di provincia. Trentadue musicisti e gruppi, fra i più noti di allora, si alternarono sul palco. Il tutto

condito da quantità enormi di cannbis e LSD, tra cui il celebre "Orange Sunshine": così il festival ebbe una

grande carica simbolica, che richiama ancora oggi, ma, soprattutto, fu un grande evento della storia del

rock e del costume. Un festival omonimo è stato riproposto ogni dieci anni dopo l'originale e, nel 1994, per

celebrare i venticinque anni da allora; ogni volta vengono ospitati nuovi artisti, assenti nelle edizioni

precedenti, insieme a musicisti già esibitisi su quel palco: così questi eventi, ciclicamente, danno un'idea

della trasformazione della società (in particolare negli Stati Uniti) dalla prima ispirazione hippie alle edizioni

più recenti, che hanno visto anche episodi di violenza e una sfumatura commerciale ben lontani

dall'atmosfera allegra e utopistica dei "figli dei fiori". 8

STORIA:

Nel ’68 Woodstock rappresentava il suono del movimento, anzi la voce di quel periodo. Intorno al 1968 in

vari paesi del mondo industrializzato si verificò un vasto movimento di protesta. Il Sessantotto nacque

dapprima nelle università statunitensi e poi si espanse in tutto il mondo. Il movimento intendeva

esprimeva un “contestazione globale” del sistema politico-sociale esistente, giudicato autoritario, ingiusto e

discriminante. Questi movimenti di ribellione non colpirono soltanto l’America, e in particolare gli Stati

Uniti, ma anche l’Europa, Italia inclusa. In Europa esistevano dei “nomi in codice” per indicare questi gruppi

a dir poco rivoluzionari, come i provos in Olanda, i gamber in Germania, i mods e rockers, successivamente

i teddy-boys, Inghilterra, i blousons noirs in Francia e i Capelloni in Italia. La cultura della contestazione ha

interessato soprattutto il mondo giovanile, manifestandosi sia in America sia in Europa con atteggiamenti

ribellistici, provocatori, anticonformistici e trasgressivi. All'origine della rabbia giovanile stava la

contestazione del sistema borghese capitalistico, l'ansia per un futuro su cui pesava il pericolo di una guerra

atomica e il violento scontro generazionale. Essi rifiutavano la loro società, accusata di appiattire l'uomo,

dequalificare l'intellettuale e commercializzare tutto, anche l'arte e il pensiero. Nel 1949 – a conclusione di

un lungo periodo rivoluzionario- venne proclamata la nascita della Repubblica popolare cinese, guidata da

Mao Tse Tung, evento che fece riaccendere in tutto il mondo nuove speranze per un mondo migliore (…e

subito procurò nuove illusioni…). E poi non possiamo dimenticare fatti che suscitarono una grande

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