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Problema n.1: Il metodo delle parabole di Thomson
Navigando in Internet per una ricerca sugli isotopi hai trovato il seguente articolo di J. J. Thomson pubblicato sui “Proceedings of The Royal Society”

Nell'articolo Thomson scrive: “Supponi che un fascio di queste particelle si muova parallelamente all'asse x , colpendo un piano fluorescente perpendicolare al loro cammino in un punto O . Se prima di raggiungere il piano agisce su di esse un campo elettrico parallelo all'asse y , il punto ove le particelle raggiungono il piano è spostato parallelamente all'asse y di una distanza pari a:
[ y = frac{q}{mv^2_0}A_1 ]
dove q , m e
[ z = frac{q}{mv_0}A_2 ]
dove
E più oltre continua: “Così, tutte le particelle con lo stesso rapporto (q/m) in presenza di campo elettrico e magnetico colpiscono il piano su una parabola che può essere visualizzata facendo incidere le particelle su una lastra fotografica.” E ancora: “Poiché la parabola corrispondente all'atomo di idrogeno è presente in praticamente tutte le foto ed è immediatamente riconoscibile [...] è molto facile trovare il valore di (q/m) per tutte le altre.” Un esempio di queste foto è riportato nella figura 1:

che viene riportata, ingrandita e invertita in colore, nella figura 2:
[img alt="Esperimento di Thompson: foto 1 invertita" width="615" height="178" />
- Fissando un sistema di riferimento con origine nel punto O ove le particelle colpiscono il piano fluorescente in assenza del campo elettrico e di quello magnetico, l'asse x nella direzione del moto delle particelle e l'asse y nella direzione comune dei campi elettrico e magnetico, dimostra dalle informazioni date la validità delle formule riportate da Thomson per le deflessioni nelle direzioni y e z dovute al campo elettrico e al campo magnetico. Nella dimostrazione assumi che gli effetti di bordo siano trascurabili e che la forza di Lorentz sia sempre diretta nell a direzione z .
- Dimostra che le particelle con lo stesso rapporto (q/m) formano sul piano [math]x=0[/math]una parabola quando è presente contemporaneamente sia il campo elettrico sia quello magnetico; determina l'equazione della parabola in funzione del rapporto (q/m) e de i parametri[math]A_1[/math]e[math]A_2[/math].
- Ricordando che gli ioni di idrogeno hanno il massimo rapporto (q/m), individua la parabola dovuta agli ioni di idrogeno. Scegli poi un'altra parabola delle foto e determina il rapporto (q/m) relativo a questa parabola, in unità dello stesso rapporto (q/m) per l'idrogeno. Descrivi dettagliatamente il procedimento seguito.
Immagina ora di ruotare il campo elettrico in modo che sia diretto nella direzione z e con verso tale da deflettere le particelle in verso opposto alla deflessione dovuta al campo magnetico. Disegna la direzione e verso del campo elettrico e di quello magnetico affinché essi operino come descritto e determina la condizione che deve essere verificata affinché la deflessione totale sia nulla. Ipotizzando di utilizzare il disposi tivo come strumento di misura, quale grandezza potrebbe misurar?
Problema n. 2: Uno strumento rinnovato

In questa condizione:
- Rappresenta ed esamina la nuova situazione descrivendo i fenomeni fisici coinvolti e le forze alle quali è sottoposta la barretta durante il suo moto verso il basso.
- Individua quale tra i seguenti grafici
rappresenta l’andamento nel tempo della velocità della barretta giustificando la scelta fatta .
- Calcola il valore (v_{mbox{MAX}}) della velocità massima della barretta assumendo per essa una massa pari a 30 g, una lunghezza di 40 cm, una resistenza elettrica di 2,0 Ω (supponi trascurabile la resistenza elettrica della guida ad U) ed un campo magnetico applicato di intensità 2,5T.
- Determina l’equazione che descrive il moto della barretta e verifica che la funzione [v(t)=v_{mbox{MAX}}(1-e^{-frac{t}{ au}}) ,,,, mbox{ con } au = frac{v_{mbox{MAX}}}{g}] ne è soluzione; definisci il significato dei simboli presenti nella funzione servendoti, eventualmente, di un grafico.
( c = 3,00 cdot 10^8 m/s mbox{ (velocità della luce nel vuoto)} )
( epsilon_0 = 8,85 cdot 10^{12} F/m mbox{ (costante dielettrica nel vuoto)} )
( mu_0 = 4pi cdot 10^{-7} H/m mbox{ (permeabilità magnetica nel vuoto)} )
( q = -1,60 cdot 10^{-19} C mbox{ (carica elettrone)} )
Quesito 1
Una lampadina ad incandescenza, alimentata con tensione alternata pari a 220 V, assorbe una potenza elettrica media pari a 1,0 ∙ 10 2 W ed emette luce grazie al riscaldamento di un filamento di tungsteno. Considera che in queste condizioni sia: [ frac{mbox{Potenza media luminosa emessa}}{mbox{Potenza media elettrica assorbita}} = 2,0% ] Ipotizzando per semplicità che la lampadina sia una sorgente puntiforme che emette uniformemente in tutte le direzioni, e che la presenza dell’aria abbia un effetto trascurabile, calcola ad una distanza d = 2,0 m dalla lampadina:
- l’intensità media della luce;
- i valori efficaci del campo elettrico e del campo magnetico.
Ritieni che le ipotesi semplificative siano adeguate alla situazione reale? Potresti val utare qualitativamente le differenze tra il caso reale e la soluzione trovata nel caso ideale?
Quesito 2
Un condensatore è costituito da due armature piane e parallele di forma quadrata separate da aria, di lato l = 5,0 cm, distanti 1,0 mm all’istante
Quesito 3
Un radiolina può ricevere trasmissioni radiofoniche sintonizzandosi su frequenze che appartengono a una delle tre seguenti bande:
- FM (Frequency Modulation): 88 - 108 MHz;
- MW (Medium Waves): 540 - 1600 KHz;
- SW (Short Waves): 6,0 - 18,0 MHz.
Quali sono le lunghezze d’onda massime e minime delle tre bande di ricezione? In quale delle tre bande la ricezione di un’onda elettromagnetica è meno influenzata dalla presenza degli edifici?
Quesito 4
Nello spazio vuoto è presente un campo elettrico (vec{E_x}), la cui variazione media nel tempo, lungo una direzione individuata dalla retta orientata x, è di
etico medio indot o, a una dis\\tanza R di 3,0 cm dalla retta x. \\Cosa accade all’aumentare di R?
[img alt=\text{Rappresentazio
e del campo elettrico} width=\text{150} height=\text{255}]https://www.skuola.
et/
ews_fo o/2017/01/rappresentazio
e-campo-elettrico.png[/img]
Quesi o 5
Nel cristallo di sale (NaCl) gli ioni positivi e
egativi [/math]
[img alt=\text{Rappresentazio
e di un cristallo di sale (NaCl)} width=\text{390} height=\text{455}]https://www.skuola.
et/
ews_fo o/2017/01/cristallo-sale-nacl.png[/img]
In ques o cristallo l'e
ergia di legame è dovuta in buona parte all'interazio
e coulombiana tra gli ioni. Considerando una cella cubica conte
ente quattro ioni positivi e quattro ioni
egativi
[img alt=\text{Cella cubica di un cristallo di sale} width=\text{285} height=\text{295}]https://www.skuola.
et/
ews_fo o/2017/01/disposizio
e-ioni-positivi-
egativi-cristallo-sale.png[/img]
calcolare l'e
ergia coulombiana per io
e del cristallo, e determinare quale percentuale essa rappresenta del valore sperimentale dell'e
ergia di legame, pari a 4,07 eV.
Quesi o 6
Un'onda luminosa non polarizzata incide su un polarizza ore [/math]
e da esso uscente incide su un secondo polarizza ore [/math]
e è pos o a 90° rispet o a quello del primo. Ovviamente da [/math]
essuna radiazio
e. Dimostrare che po
endo un terzo polarizza ore [/math]
e uscente da [/math]
- l'angolo (\alpha) per cui l’\in tensità della radiazio
e uscente è massima; - il valore di tale intensità rispet o a quella ([/math]
M. Macchioro - La prova di fisica per la maturità scientifica 37
Problema n. 2: Uno strumento rinnovato
Nel laboratorio di Fisica, durante una lezione sul magnetismo, scorgi in un angolo
un vecchio strumento che avevi utilizzato qualche anno fa per lo studio del moto
uniformemente accelerato (Fig. 1):
una barretta metallica poggia su due blocchi A e B ancorati ad una guida ad U
anch’essa metallica; la guida si trova su un piano perpendicolare al pavimento con il
quale è in contatto attraverso due piedini di materiale isolante. La barretta si trova
ad un’altezza h dal pavimento e, una volta eliminati i blocchi, scivola verso il basso
lungo i binari della guida con attrito trascurabile.
Pensando a ciò che hai studiato recentemente ti viene in mente di utilizzare lo
strumento per effettuare misure di campi magnetici. Immagini così di immergere
completamente lo strumento in un campo magnetico uniforme perpendicolare al
piano della guida.
In questa condizione:
1. Rappresenta ed esamina la nuova situazione descrivendo i fenomeni fisici
coinvolti e le forze alle quali è sottoposta la barretta durante il suo moto
verso il basso.
2. Individua quale tra i seguenti grafici rappresenta l’andamento nel tempo
della velocità della barretta giustificando la scelta fatta.
3. Calcola il valore della velocità massima della barretta assumendo per essa una massa pari a
30 g, una lunghezza di 40 cm, una resistenza elettrica di 2,0 Ω (supponi trascurabile la resistenza
elettrica della guida ad U) ed un campo magnetico applicato di intensità 2,5T.
4. Determina l’equazione che descrive il moto della barretta e verifica che la funzione
con
ne è soluzione; definisci il significato dei simboli presenti nella funzione servendoti, eventualmente,
di un grafico.
8
c = 3,00 ∙ 10 m/s (velocità della luce nel vuoto)
-12
ε = 8,85 ∙ 10 F/m (costante dielettrica nel vuoto)
0 -7
μ = 4π ∙ 10 H/m (permeabilità magnetica nel vuoto)
0 −19
q=−1,60 ∙ 10 C (carica elettrone)
M. Macchioro - La prova di fisica per la maturità scientifica 38
Quesito 1
Una lampadina ad incandescenza, alimentata con tensione alternata pari a 220 V, assorbe una potenza
2
elettrica media pari a 1,0 ∙ 10 W ed emette luce grazie al riscaldamento di un filamento di tungsteno.
Considera che in queste condizioni sia:
Ipotizzando per semplicità che la lampadina sia una sorgente puntiforme che emette uniformemente in
tutte le direzioni, e che la presenza dell’aria abbia un effetto trascurabile, calcola ad una distanza d = 2,0 m
dalla lampadina:
- l’intensità media della luce;
- i valori efficaci del campo elettrico e del campo magnetico.
Ritieni che le ipotesi semplificative siano adeguate alla situazione reale? Potresti valutare qualitativamente
le differenze tra il caso reale e la soluzione trovata nel caso ideale?
Quesito 2
Un condensatore è costituito da due armature piane e parallele di forma quadrata separate da aria, di lato
l = 5,0 cm, distanti 1,0 mm all’istante t = 0, che si stanno allontanando tra loro di un decimo di millimetro al
3
secondo. La differenza di potenziale tra le armature è 1,0 ∙ 10 V. Calcolare la corrente di spostamento che
attraversa il condensatore nell’istante t = 0, illustrando il procedimento seguito.
Quesito 3
Una radiolina può ricevere trasmissioni radiofoniche sintonizzandosi su frequenze che appartengono ad
una delle tre seguenti bande:
FM (Frequency Modulation): 88-108 MHz;
MW (Medium Waves): 540-1600 KHz;
SW (Short Waves): 6,0-18,0 MHz.
Quali sono le lunghezze d’onda massime e minime delle tre bande di ricezione? In quale delle tre bande la
ricezione di un’onda elettromagnetica è meno influenzata dalla presenza degli edifici?
Quesito 4
Nello spazio vuoto è presente un campo elettrico , la cui variazione media nel tempo, lungo una
direzione individuata dalla retta orientata x, è di . Determinare l’intensità del campo
magnetico medio indotto, a una distanza R di 3,0 cm dalla retta x.
Cosa accade all’aumentare di R?
M. Macchioro - La prova di fisica per la maturità scientifica 39
Quesito 5
Nel cristallo di sale (NaCl) gli ioni positivi e negativi Na+ e Cl- si dispongono, alternandosi, ai vertici di celle
cubiche, con una distanza tra due consecutivi ioni Na+ (o Cl-) pari ad l = 0,567 nm.
In questo cristallo l'energia di legame è dovuta in buona parte all'interazione coulombiana tra gli ioni.
Considerando una cella cubica contenente quattro ioni positivi e quattro ioni negativi,
calcolare l'energia coulombiana per ione del cristallo, e determinare quale percentuale essa rappresenta
del valore sperimentale dell’energia di legame, pari a 4,07 eV.
Quesito 6
Un’onda luminosa non polarizzata incide su un polarizzatore P e la radiazione da esso uscente incide su un
1
secondo polarizzatore P il cui asse di trasmissione è posto a 90° rispetto a quello del primo. Ovviamente
2
da P non esce nessuna radiazione.
2
Dimostrare che ponendo un terzo polarizzatore P tra P e P , che forma un angolo α con P , ci sarà
3 1 2 1
radiazione uscente da P .
2
Trovare:
- l'angolo α per cui l’intensità della radiazione uscente è massima;
- il valore di tale intensità rispetto a quella (I ) dell’onda non polarizzata.
0
M. Macchioro - La prova di fisica per la maturità scientifica 40
Soluzione del problema 1
1. Fissando un sistema di riferimento con origine nel punto O ove le particelle colpiscono il piano
fluorescente in assenza del campo elettrico e di quello magnetico, l'asse x nella direzione del
moto delle particelle e l'asse y nella direzione comune dei campi elettrico e magnetico, dimostra
dalle informazioni date la validità delle formule riportate da Thomson per le deflessioni nelle
direzioni y e z dovute al campo elettrico e al campo magnetico.
Nella dimostrazione assumi che gli effetti di bordo siano trascurabili e che la forza di Lorentz sia
sempre diretta nella direzione z.
Disegniamo un sistema di riferimento avente le caratteristiche richieste, supponendo per ora la presenza
del solo campo elettrico: y
L z
D
L D schermo
E E = 0 y
F
E
q y E
-x x
O
0 V
0
Le cariche q vengono deflesse dal campo elettrico nella zona di larghezza L, corrispondente alla regione
contrassegnata dalle lettere PLQM nella figura del testo, per poi proseguire di moto uniforme fino
all’impatto con lo schermo, coincidente col piano yz, in un punto dell’asse y. Chiamiamo con D la larghezza
della zona tra la fine del campo elettrico e lo schermo. La velocità v ha direzione e verso dell’asse x,
0
mentre il campo elettrico E è parallelo all’asse y. Essendo la carica q positiva, la forza elettrica è parallela e
concorde al campo, pertanto risulta inizialmente perpendicolare alla velocità. In questa situazione, il moto
della carica elettrica è chiaramente parabolico e avviene nel piano xy. Siano y e y rispettivamente le
E
deflessioni dovute al campo elettrico e quella totale rilevata sullo schermo.
L’accelerazione del moto è:
Possiamo scrivere le equazioni del moto, relative alla zona di larghezza L , osservando che esso è uniforme
0
lungo l’asse x e uniformemente accelerato lungo l’asse y:
M. Macchioro - La prova di fisica per la maturità scientifica 41
Ricaviamo il tempo dalla prima equazione e sostituiamo nella seconda:
quest’ultima relazione è l’equazione cartesiana della traiettoria parabolica nel piano xy.
Possiamo ricavare l’ordinata y del punto di uscita dalla regione in cui è presente il campo imponendo
E
all’equazione precedente la condizione x = L – x , che rappresenta l’ascissa del punto d’uscita dal campo
0
(notiamo che l’ascissa di questo punto può essere indicata anche con –D) :
se lo schermo fosse posto in corrispondenza della fine del campo elettrico otterremmo già la prima
relazione di Thomson; infatti, ponendo
otteniamo:
Come previsto da Thomson, la costante A dipende dal campo elettrico e dal cammino della particella ma
1
non da q, m, v .
0
Nel problema, tuttavia, lo schermo è posto chiaramente a una certa distanza D dalla fine del campo. In
questa regione, priva di campo, la particella si muove di moto rettilineo uniforme lungo la retta tangente
alla parabola fino a impattare sullo schermo. Per determinare il punto d’impatto y, potremmo seguire un
procedimento puramente matematico, che consiste nel trovare il coefficiente angolare della retta tangente
derivando l’equazione della parabola nel punto di uscita dal campo (x = L – x = – D), per poi successivamente
1 0
scrivere l’equazione della tangente, dalla quale, ponendo x = 0, è infine possibile trovare il punto
d’impatto. Riportiamo i risultati che si otterrebbero con questo metodo:
Ponendo
si ottiene la prima relazione di Thomson. Notiamo che rispetto alla soluzione precedente è presente un
termine additivo che non cambia la sostanza del discorso.
Per ricavare la relazione precedente possiamo anche seguire un ragionamento più fisico. Riprendendo in
esame le equazioni del moto e derivandole rispetto al tempo si possono ricavare le componenti della
velocità della particella durante il moto nel campo elettrico:
M. Macchioro - La prova di fisica per la maturità scientifica 42
tenendo conto che, per la legge del moto uniforme (ricordiamo che il moto lungo l’asse x è uniforme), il
tempo necessario per uscire dal campo elettrico è
possiamo ricavare le componenti della velocità nel punto di uscita dal campo:
Dalla conoscenza della componente x della velocità possiamo calcolare il tempo necessario per
attraversare la zona, di larghezza D, dove il campo è zero:
e, applicando la legge oraria del moto uniforme, possiamo ricavare la deflessione Δy che la particella
subisce in questa zona:
Sommando a questa quantità la deflessione y otteniamo la deflessione totale sullo schermo:
E
avendo posto
Rappresentiamo ora la situazione fisica relativa alla presenza del solo campo magnetico:
L D z y
schermo
B = 0 z
B z
F B
L
q z
B
-x O x
0 V
0
Le cariche q vengono deflesse dal campo magnetico nella zona di larghezza L, per poi proseguire di moto
uniforme fino all’impatto con lo schermo, coincidente col piano yz, in un punto dell’asse z. Sia nuovamente
M. Macchioro - La prova di fisica per la maturità scientifica 43
D la larghezza della zona tra la fine del campo magnetico e lo schermo. Siano z e z rispettivamente le
B
deflessioni dovute al campo magnetico e quella totale rilevata sullo schermo.
La forza di Lorentz:
è perpendicolare sia al campo magnetico che alla velocità e, pertanto, impone un moto circolare uniforme
alle cariche. Avendo natura centripeta, la forza dovrebbe cambiare istante per istante la sua orientazione
rispetto all’asse x. Tuttavia nel testo si fa l’ipotesi esplicita di considerare la forza sempre parallela all’asse
z, ipotesi che semplifica molto lo studio del moto delle cariche e che, evidentemente, descrive bene i
risultati sperimentali di Thomson. Ne risulterà, anche in questo caso, una traiettoria parabolica, questa
volta nel piano xz.
Dall’espressione del modulo della forza magnetica ricaviamo l’accelerazione:
scriviamo le equazioni del moto:
con lo stesso procedimento di prima ricaviamo il tempo dalla prima equazione e sostituiamo nella seconda,
dopo aver posto x = L - x per ricavare il punto d’uscita dal campo:
0
Anche questa volta immaginiamo di porre lo schermo all’uscita del campo. Ponendo
si ottiene la seconda relazione di Thomson:
anche questa costante dipende solo dal campo e dalla posizione iniziale e non da q, m, v .
0
Considerando invece lo schermo a una distanza D dal punto di uscita della particella dal campo, per
determinare il punto d’impatto possiamo ripetere lo stesso procedimento precedente:
oppure con procedimento fisico:
le componenti della velocità della particella all’istante , cioè all’uscita dal campo, sono:
M. Macchioro - La prova di fisica per la maturità scientifica 44
Utilizzando la legge del moto uniforme:
e ricordando che per impattare sullo schermo occorre un tempo , possiamo ricavare la
deflessione subita nello spazio D:
e infine la deflessione totale:
avendo posto
2. Dimostra che le particelle con lo stesso rapporto q/m formano sul piano x=0 una parabola