vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Tesina - Premio maturità 2009
Titolo: 2009 Un anno per non dimenticare
Autore: Panti Cristina
Descrizione: Tesina multidisciplinare. Personalità e avvenimenti che hanno fatto la storia.
Area: umanistica
Materie trattate: Storia :la seconda guerra mondiale Italiano:Primo Levi - Se questo è un uomo, La tregua Francese:Lamartine - Romanticismo Tedesco:Die Berlin Mauer - Berlin.
2009 Un ANNO PER NON DIMENTICARE
Personalità e Ricorrenze che hanno fatto la storia
Di Panti Cristina
Anno scolastico 2008/2009
Tesina multidisciplinare
Argomenti trattati:
STORIA : La seconda guerra mondiale (1939-1945)
– 70 anni da un evento
indelebile e indimenticabile nella storia
ITALIANO Primo Levi
: – (1919-1987)
FRANCESE : Alphonse de Lamartine (1790-1869)
-
TEDESCO Der Berlin Mauer – (
: 9. November 1989) Die Grenze zwischen West-
und Ost - Deutschland geöffnet STORIA
LA SECONDA GUERRA MONDIALE
La seconda guerra mondiale fu originata dall’azione aggressiva della Germania in Europa, e quella
del Giappone in Asia.
é il conflitto che tra il 1939 e il 1945 vide confrontarsi da un lato le potenze dell'Asse guidate dalla
Germania nazista e dall'altro gli Alleati scesi in campo per contrastare il disegno egemonico di
Hitler.
Il conflitto ebbe inizio con l'invasione della Polonia da parte della Germania, e si concluse con il
bombardamento atomico ai danni del Giappone e la resa di quest'ultimo.
È considerato il più grande conflitto armato della storia, e costò all'umanità sei anni di incalcolabili
sofferenze, distruzioni e massacri …
Questi i paesi coinvolti
1º settembre 1939 - 8 maggio 1945: Terzo Reich (Germania e Austria)
1º settembre 1939: Polonia
3 settembre 1939 - 8 maggio 1945: Regno Unito e Australia
3 settembre 1939 - 8 maggio 1945: Francia
10 settembre 1939 - 15 agosto 1945: Canada
17 settembre 1939 - 8 maggio 1945: Unione Sovietica
30 novembre 1939 - 4 settembre 1944: Finlandia
9 aprile 1940 - 4 maggio 1945: Danimarca e Norvegia
10 giugno 1940 - 25 aprile 1945: Italia[
28 ottobre 1940 1945 - Grecia
21 giugno 1941 - 1945: Ungheria
7 dicembre 1941 - 15 agosto 1945: Giapponee Stati Uniti
Il risentimento tedesco nei confronti del trattamento subìto dopo la fine della prima guerra mondiale
in base ai dettagli del Trattato di Versailles (1919), e le susseguenti difficoltà economiche,
permisero ad Adolf Hitler e al suo movimento politico(NSDAP) di prendere il potere in Germania e
assumere il controllo totale della Nazione
Egli ottenne il 12 marzo 1938 l'annessione dell'Austria (Anschluss), (con la Conferenza di Monaco)
, il1 ottobre 1938 dei Sudeti (Cecoslovacchia) e, il 13 marzo 1939, la Boemia e la Moravia.
La Germania stipulò un trattato di non aggressione (Patto Molotov-Ribbentrop) con l'Unione
Sovietica
Nel 1939 avanzò pretese territoriali su parte della Polonia (il famoso Corridoio di Danzica).
La Polonia rigettò le pretese e la Germania,
il 1° settembre 1939, la invase con un pretesto (Incidente di Gleiwitz).
Il 3 settembre, Regno Unito e Francia dichiararono guerra alla Germania.
Mussolini nonostante fosse legato ad Hitler e alla Germania dal PATTO D’ACCIAIO,
(stipulato nel 1939) con il quale si impegnava nel caso di conflitto a intervenire a favore
dell’alleato, si vide costretto a proclamare, a causa della grave impreparazione delle forze armate
italiane, lo stato di non belligeranza dell’Italia.
In meno di un mese fu occupato tutto il territorio Polacco. La Polonia venne divisa fra la Germania
e L’Unione sovietica
Hitler intanto preparava l’offensiva anche ad occidente, tale attacco ebbe inizio nel maggio 1940.
Dopo alcuni successi nell’Atlantico occupò Danimarca e Norvegia( aprile-giugno 1940)
E invase Olanda e Belgio nonostante fossero neutrali
Le truppe francesi furono aggirate e travolte dalle corazzate tedesche che aggirando la linea
Maginot entrarono in Francia(raggiunsero Parigi il 14 giugno) dando cosi il via alla battaglia di
Francia. La loro tattica della Blitzkrieg (guerra lampo) riuscì a sconfiggere i francesi e le armate
britanniche in Francia..Cosi tutto il territorio settentrionale francese, nell’arco di 10 giorni, era in
mano ai tedeschi.
Il 10 Giugno, nel frattempo, Mussolini aveva dichiarato guerra alla Francia e alla Gran Bretagna.
L’esercito tuttavia non era in grado di sostenere un tale sforzo bellico
Il 18 giugno la Francia venne investita dall'attacco italiano:
Nonostante la rotta generale dell'esercito francese, le truppe italiane non riuscirono a sfondare le
linee nemiche. Al termine della Battaglia delle Alpi Occidentali a favore dell'Italia ci furono solo
alcuni aggiustamenti territoriali (Mentone) e la smilitarizzazione della fascia di confine.
Le conseguenze della guerra non tardarono a farsi sentire per l'Italia: il 14 giugno, dopo soli quattro
giorni dalla dichiarazione di guerra, Genova venne bombardata da Inglesi e Francesi. Inoltre a causa
del mancato preavviso la flotta mercantile perse, all'improvviso, tutto il naviglio che si trovava nei
porti di nazioni divenute ostili.
5 giugno 1940 –Inizia “La battaglia di Francia”,cioè l’ invasione tedesca del suolo francese; la
Germania bombarda con un attacco aereo la linea della Somme e sull’Aisne,
Il 10 giugno i tedeschi attraversano la Senna, l'esercito francese si ritira disordinatamente sulla
Loira, il gen. annuncia che il fronte è stato definitivamente sfondato.
L'11 giugno il governatore militare di Parigi gen. Hering, annucia che la città è stata dichiarata
"città aperta",che verrà occupata dai tedeschi il 14 giugno, risparmiando così la città da incursioni
aeree o di artiglieria. l'esercito francese è ormai decimato e praticamente inoffensivo.
Il 22 giugno il rappresentante della delegazione francese gen. Huntzinger e il gen. Keitel, firmano
l’armistizio. vennero lasciate alla Germania il possesso di Parigi, del nord e di tutta la costa
atlantica, mentre la Francia centro-meridionale rimaneva indipendente con le sue colonie, e il
governo si insediava nella cittadina di Vichy.
Il 24 giugno a Villa Olgiata presso Roma, il gen. Huntzinger e il gen. Badoglio firmano l'armistizio
tra Italia e Francia, mentre il 25 giugno entra ufficialmente in vigore l'armistizio franco-tedesco.
Nel giugno del 1940 l'Unione Sovietica occupò la Lituania, l'Estonia e la Lettonia.
Non trovando vie per una pace con la Gran Bretagna la Germania iniziò una campagna di
bombardamenti strategici che venne chiamata dai britannici the Blitz. Quella che passò alla storia
come la battaglia d'Inghilterra (10 luglio - 31 ottobre 1940) però non ottenne i risultati sperati:
Allo scopo di portare la Gran Bretagna alla sottomissione la Germania attuò anche un blocco
navale, la Battaglia dell'Atlantico, svolta soprattutto dai famigerati U-Boot.
Il 28 ottobre 1940 su personale iniziativa di Benito Mussolini l'Italia invase la Grecia partendo dalle
basi in Albania. Sebbene in inferiorità numerica le forze greche respinsero gli invasori, penetrando
anche in Albania, dando agli alleati la loro prima vittoria e costringendo Mussolini a chiedere aiuto
ai tedeschi
Lo stallo venutosi a creare in Grecia fu affrontato e risolto con l'invasione tedesca della Jugoslavia
prima e della Grecia poi.
Intanto il 13 aprile Stalin mise a segno un colpo strategico a suo favore: firmò con il Giappone il
Patto nippo-sovietico di non aggressione, di durata quinquennale, con il quale si coprì le spalle da
un attacco giapponese che, in caso di guerra con la Germania di Hitler,
avrebbe esposto l'Unione Sovietica a combattere su due fronti.
Il 22 giugno la Germania attaccò l'Unione Sovietica, rompendo il patto di non aggressione, con
l'operazione Barbarossa. I russi furono colti ampiamente impreparati ma i tedeschi conquistarono
faticosamente vaste aree di territorio, catturando centinaia di migliaia di soldati nemici. I sovietici si
ritirarono. Una tenace e disperata difesa impedì alla Germania di conquistare Mosca prima
dell'arrivo dell'inverno. La Germania, che si aspettava di finire la campagna in pochi mesi, non
aveva le proprie armate equipaggiate per il combattimento nel rigido inverno russo.
Il 7 dicembre 1941 con un'operazione a sorpresa, il Giappone bombardò il porto di Pearl Harbor
distruggendo ed affondando la maggior parte delle navi alla fonda. La risposta statunitense fu
immediata, il giorno dopo gli Stati Uniti d'America entrarono in guerra contro il Giappone ed i suoi
alleati. L'escalation giapponese fu rapida e violenta. Malesia, Singapore, Birmania e Nuova Guinea
vennero rapidamente invase
Nella primavera del 1942 l'esercito tedesco portò nuovi attacchi,…
La prima battaglia di El Alamein ebbe luogo tra il 1º luglio e il 27 luglio 1942. La truppe dell'Asse
erano avanzate fino all'ultimo punto difendibile prima di Alessandria d'Egitto e del Canale di Suez.
Comunque rimasero a corto di rifornimenti e i britannici ebbero modo di allestire una solida linea
difensiva. La seconda battaglia di El Alamein avvenne tra il 23 ottobre e il 3 novembre 1942 dopo
che il generale Bernard Montgomery aveva sostituito Claude Auchinleck come comandante
dell'Ottava Armata. Le forze del Commonwealth lanciarono l'offensiva e nonostante la disperata
resistenza delle divisioni italiane (tra le quali ricordiamo la Folgore e la Ariete) e tedesche
sfondarono il fronte facendo migliaia e migliaia di prigionieri. Rommel venne respinto indietro, e
questa volta non si fermò fino a che non giunse in Tunisia.
A complemento di questa vittoria, l'8 novembre 1942, truppe americane e britanniche sbarcarono in
Marocco e Algeria durante l'operazione Torch. Le forze locali della Francia di Vichy opposero poca
resistenza prima di unirsi alle forze alleate. Infine, le truppe tedesche e italiane vennero prese nella
morsa di una doppia avanzata dall'Algeria e dalla Libia. Avanzando da est e da ovest, gli Alleati
spinsero le forze dell'Asse completamente fuori dall'Africa e il 13 maggio 1943, i resti delle truppe
italiane e tedesche in Nord africa si arresero. Furono presi 250.000 prigionieri; quasi tanti come a
Stalingrado.
Alla fine del 1942 i sovietici riuscirono a schiantare le linee del fronte dell'Asse a sud e a circondare
la Sesta Armata Tedesca nella battaglia di Stalingrado.
Al disastro tedesco di Stalingrado ne seguì un altro in Tunisia, con la perdita dell'ultimo caposaldo
dell'Asse in Nord africa e la cattura di un quarto di milione di soldati tedeschi e italiani (maggio
1943). Subito dopo gli Alleati usarono il Nord africa come trampolino di lancio per l'invasione della
Sicilia, l'Operazione Husky (luglio 1943) e dell'Italia continentale (settembre 1943),
Il 25 luglio Mussolini fu destituito e sostituito con il Maresciallo Pietro Badoglio. L'Italia si arrese,
firmando l'armistizio il 3 settembre, reso poi pubblico l'8 settembre, ma le truppe tedesche si
mossero a disarmare gli italiani e a difendersi in Italia da soli. Essi stabilirono una serie di resistenti
linee difensive sulle montagne, ed i progressi degli alleati rallentarono.
Mentre l'offensiva sovietica sul fronte orientale logorava le armate tedesche facendole arretrare
oltre i confini originali dell'URSS, gli Alleati invasero la Francia settentrionale con l'Operazione
Overlord il 6 giugno 1944 e liberarono gran parte della Francia e di Belgio e Olanda per la fine
dell'anno. Contemporaneamente all'invasione della Francia, gli Alleati conquistarono Roma (4
giugno) e, in poche settimane, il resto dell'Italia Centrale, fino ad entrare in Romagna, dove vennero
occupate le località, cariche di un forte valore simbolico, di Predappio, paese natale di Mussolini, e
di Forlì, la "Città del Duce". Dopo una disperata reazione dell'esercito tedesco nell'Offensiva delle
Ardenne ("La battaglia dei giganti") del dicembre 1944, gli Alleati entrarono in Germania nel 1944.
Il quadro dei rapporti internazionali sorto attorno al secondo anno del conflitto vede nella seconda
metà del 1945 il suo definitivo deterioramento. Gli eventi militari cominciano a delineare
l'imminente revisione delle alleanze, così che mentre l'armata tedesca subisce il suo definitivo
annientamento sui tre fronti europei, già si vengono chiarendo quali sono i veri interessi in gioco da
parte di Stati Uniti e Unione Sovietica.
Non c'è dubbio che un ruolo importante nel cambiamento dello scenario mondiale lo ebbe il nuovo
presidente degli Stati Uniti, Harry S. Truman, portatore di interessi e tendenze sociali esoprattutto
per la sua tolleranza verso il "nemico" per antonomasia: l'URSS.