4' di lettura 4' di lettura
simulazioni maturità

Il copione si ripete, sfortunatamente per gli studenti. Così come avvenuto appena sette giorni fa – con la seconda tornata delle simulazioni del tema d’Italiano – anche la replica delle simulazioni di seconda prova, in vista della Maturità 2019, ha contribuito a minare le (poche) certezze dei maturandi. Le tracce pubblicate dal Miur, infatti, sono state giudicate decisamente più difficili rispetto a quelle proposte lo scorso 28 febbraio (data della prima simulazione).

A pensarla così quasi la metà (47%) dei 500 ragazzi, tra quelli che si sono cimentati con le prove in tempo reale, intervistati a ‘caldo’ da Skuola.net subito dopo la fine dei compiti (il 35% le ha trovate uguali alla volta precedente, il 18% più facili). Il malumore è palpabile e si proietta già a quello che potrà accadere tra meno di tre mesi, quando si farà sul serio.

Simulazioni del 2 aprile più difficili

Guardando all’esame, in tanti si mostrano pessimisti, specie dopo aver valutato le simulazioni di seconda prova. Perché dalle prove di indirizzo – da quest’anno con la doppia materia e perciò complicate già di per loro - dipende buona parte del voto finale. Ma se il Miur dovesse scegliere delle tracce sulla falsariga di quelle di oggi, circa 1 maturando su 3 pensa che avrà grossi problemi. A cui si aggiunge un 27% per cui non è cambiato granché, sarà comunque un esame difficile. Una tendenza che si ripete anche se si prendono in considerazione le simulazioni nel loro complesso: poco meno della metà degli studenti (44%) è più preoccupata di prima e il 33% non è stato in alcun modo rassicurato. Solo 1 su 4 si avvicinerà all’appuntamento con l’animo più sereno.

Studenti non del tutto preparati

Ma se l’agitazione dei maturandi sale, non è solo a causa delle indicazioni del Ministero. Anche le scuole hanno la loro parte di responsabilità. Appena il 42% dei ragazzi aveva svolto in classe l’argomento contenuto nelle tracce. Il 38% no ma è sicuro che affronterà le parti mancanti del programma entro la fine dell’anno. Ma 1 su 5 teme che non riuscirà a toccare tutti i punti previsti in tempo per la conclusione delle lezioni. Il riflesso di ciò è stato che solo 1 su 4 aveva una preparazione sufficiente per svolgere le tracce dall’inizio alla fine, la maggior parte (52%) ha saputo completare solo alcuni passaggi del compito, mentre il 24% è andato in difficoltà su tutta la linea.

Simulazioni maturità del 2 aprile: le scelte del Miur

Per la cronaca, le scelte del Miur in questa tornata di “prove generali”, l’ultima per la stagione - almeno da calendario ufficiale (eccetto novità last minute) - sono ricadute, per il Classico, su un brano dal De Ira di Seneca, da confrontare con un passo (con traduzione a fronte), dal De cohibenda ira di Plutarco; come nella prima simulazione, dunque, l’argomento è simile per le due materie (un indizio?). Per lo Scientifico, invece, poche sorprese: due problemi che combinano conoscenze di matematica e di fisica (tra cui sceglierne uno), più otto quesiti ‘misti’ (chiedendo di svolgerne almeno quattro).