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1) Decollo
I dati forniscono: = 2,2
C
L ,max,ip
= 0.017+0,058=0,075
C
D
0,dec
λ = 7,0
e ):
Calcoliamo la velocità di stallo in configurazione di decollo. Si calcola l’assetto (C
L
1 ρ
= ⇒ ⋅ =
2
L Q V S C Q
0
z L
2 , max,
S dec dec
Risulta: 2 4130
= ⋅ = 56 . 7 /
V m s
0 1 . 167 2 . 2
,
S dec
Schematizzeremo il decollo come successione delle seguenti 4 fasi:
Rullaggio da Vi = 0 a V = V × 1.2 (velocità di rotazione)
= V
1. R S,dec
Fase transitoria della durata di Δt = 2.5 [s] per avere il distacco del velivolo dal suolo
2. TR
Richiamata per portare l’aeroplano su traiettoria rettilinea di salita all’angolo di rampa β
3. MAX
Salita ripida fino all’altezza convenzionale di 15 [m] sopra la pista
4.
Fase di rullaggio in decollo
Imponiamo l’equilibrio dinamico verticale ed orizzontale:
= − =
⎧ ( )
R Q L R reazione del suolo
⎪ S S
⎨ Q
μ
− − ⋅ − ⋅ = =
0 ( )
T D R a a accelerazi
one
⎪ S
⎩ g
Ricaviamo l’accelerazione “a” in fase di rullaggio
[ ]
( )
g μ
= ⋅ − − ⋅ − (
1
)
a T D Q L
Q
dove: ⎛ ⎞
2
1 1 c
⎜ ⎟
ρ ρ
= ⋅ ⋅ = ⋅ + ⋅
,
2 2
L dec
D S c V S c V
⎜ ⎟
π λ
, 0 0 , 0
⋅
z D rull z D dec
2 2 ⎝ ⎠
e
1 ρ
= ⋅ ⋅ 2
L S c V
, 0
z L rull
2 2 di 7
ottimale in decollo:
Si impone il C
L ,rull 1 1
π λ μ π
= ⋅ ⋅ = ⋅ ⋅ =
7 0 . 025 0 . 275
c L e
2 2
, .
ott rull dec 2
0 . 275
= + =
0 . 075 0 . 0784
c π ⋅
D 7 . 0
.
rull dec
Ipotizzando costante la spinta massima, la (1) si esprime:
( )
⎡ ⎤
1
g μ ρ μ
= ⋅ − ⋅ − ⋅ − ⋅ ⋅ 2 ( 2
)
a T Q S c c V
⎢ ⎥
0
z D L
2 ⎦
⎣ . , .
Q rull dec ott rull dec
⎡ ⎤
9
.
81 1 ( )
= ⋅ − ⋅ − ⋅ ⋅ ⋅ − ⋅ ⋅ 2
60000 0
.
025 202500 1
.
167 49
.
0 0
.
0784 0
.
025 0
.
275
a V
⎢ ⎥
0
202500 2 ⎦
⎣ −
= − × ⋅
5 2
2
.
66 9
.
91 10 (
3
)
a V
0
Ipotizzando che i propulsori siano 2, la velocità di rotazione sarà data da:
= × = × = /
1 . 20 56
. 7 1 . 20 68
. 0 m s
V V ,
R S dec come uniformemente accelerato, con accelerazione media:
Approssimiamo il moto da V = 0 a V = V R
+ +
2
. 66 2
. 20
a a
= = == 2
2
. 43 /
0 R
a m s
, . .
m rull dec 2 2
Quindi spazio e tempo di rullaggio sono dati dalle seguenti equazioni:
⎧ ⎧
V 68
. 0
Δ = R Δ = =
t
⎧ 28
. 0 ( )
1 ⎪ t s t
⎪
= ⋅ Δ + ⋅ ⋅ Δ 2 1
⎪ ⎪ ⎪
a 2
. 43
s V t a t ⇒ ⇒
m
R i m
⎨ ⎨
⎨
2 2 2
1 68
. 0
1
⎪⎩ ⎪ ⎪
V
= + ⋅ Δ = ⋅ =
= ⋅ 951 ( )
V V a t R
s s m s
⎪
⎪ 1
R i m ⎩
R R 2 2
. 43
2
⎩ a
m
Fase transitoria
Ipotizzando che nella fase transitoria la velocità rimanga costante, si ha:
Δ =
⎧ 2 . 5 ( )
t s t 2
⎪
⎨
⎪ = ⋅ Δ = × =
68 . 0 2 . 5 170 ( )
⎩ s V t m s 2
TR R
Richiamata
Per calcolare il raggio di richiamata, scriviamo l’equazione di equilibrio nell’istante iniziale:
2 2
1
Q V Q V
ρ
= + ⋅ ⇒ ⋅ ⋅ = + ⋅
2
R R
L Q S c V Q
, max
z L R
2
g r g r
dec 3 di 7
da cui si ricava: 2 2
1
. 20 68
. 0
V
= × = =
, 1071
S dec ( )
r m
− − ⋅
2 2
1
. 20 1 1
. 20 1 9
. 81
g :
La richiamata deve portare l’aeroplano all’angolo di rampa massimo β
MAX
− 1
T Q E T
β max
= = −
d d
dec
max Q Q E max dec
:
dove π λ π 7
= ⋅ = ⋅ = 8 . 56
e
E max 4 4 0 . 075
c
dec D
0
. dec
60 . 0 1
β = − = = °
0 . 179 10 . 3
rad
max 202 . 5 8 . 56
Calcoliamo l’altezza sulla pista raggiunta a fine richiamata:
β
= ⋅ − = ⋅ − ° =
(
1 cos ) 1071 (
1 cos 10
. 3 ) 17
. 1
h r m
max
r
Essendo tale altezza maggiore di 15 nel calcolo dello spazio convenzionale di decollo, lo spazio da considerare
m,
dovrà essere riferito all’angolo β: − ⎞
⎛ 15
r
β β
= ⋅ − ⇒ = = °
⎜ ⎟
15 (
1 cos ) arccos 9 . 60
r ⎝ ⎠
r
con: β
= ⋅ = ⋅ ° =
sin 1071 sin 9 . 60 179 ( )
s r m s
3
rich
Il tempo impiegato nella fase di richiamata può essere calcolato assimilando il moto ad un moto circolare uniforme:
β π
⋅ ×
×
1071 9 . 60 180
r
Δ = = = 2 . 6 ( )
t s t 3
68
. 0
V
R
Possiamo infine calcolare i totali:
= + + = + + =
951 170 179 1300
s s s s m
1 2 3
decollo = + + = + + =
28
. 0 2 . 5 2 . 6 33
. 1
t t t t s
1 2 3
decollo 4 di 7
1) Atterraggio
I dati forniscono: = 2,6
C
L ,max, att
= 0.017+0,075=0,092
C
D
0,att il numero di giri ottimale
Naturalmente in atterraggio la spinta da considerare sarà quella minima. Se indichiamo con n
0
di un turbogetto e con n ed n i regimi massimo e minimo, in genere risulta:
max min 3
.
5
⎛ ⎞
( )
n T n n
⎜ ⎟
≤ ≤ ⇒ =
0 . 80 1 . 20 ⎜ ⎟
( ⎝ ⎠
n T n n
0 0 ) 0
/ n =1.20 (atterraggio) e che n / n =0.80 (decollo), si ha:
Quindi assumendo che n max 0 min 0
3
.
5 3
.
5
⎛ ⎞ ⎞
⎛ 0 . 80
n
⎜ ⎟
= × = × =
⎜ ⎟
60000 14515
MIN
T T N
⎜ ⎟
MIN MAX 1 . 20
⎝ ⎠
⎝ ⎠
n
MAX
In base ai Regolamenti dell’Aviazione Civile in atterraggio deve aversi:
≥ ⋅ 1 . 3 ( ' 15 )
V V velocità sull ostacolo di m
ost S att
≥ ⋅ 1 . 2 ( )
V V velocità al contatto col suolo
c S att
Risulta: = × = × =
0.70 202500 0.70 141750
Q Q N
att decollo
Quindi la velocità di stallo in configurazione di atterraggio è:
2 1 2 141750 1
Q
= ⋅ ⋅ = ⋅ ⋅ = 43 . 7 /
att m s
V ρ 1 . 167 49 . 0 2 . 6
, S C
S att z L
max, att
con: = ⋅ =
1 . 3 56 . 8 /
V V m s
ost S att
≥ ⋅ =
1 . 2 52 . 4 /
V V m s
c S att
Considerando che l’angolo di discesa β in atterraggio (dai 15 m al contatto col suolo) è molto piccolo (4°÷5°), lo spazio
di questa fase si può calcolare con il teorema delle forze vive:
lavoro = ΔEc + ΔEg
dove “lavoro” è il lavoro fatto dalle forze esterne applicate al velivolo (Q, L, T, D) e ΔEc e ΔEg sono rispettivamente le
variazioni di energia cinetica e potenziale gravitazionale. 5 di 7
Si ha: ( )
1
( ) Q
− ⋅ ≅ − − − ⋅
2 2
V V Q h
T D s avv ost C
2 g
da cui si ricava: ( )
1 Q − + ⋅
2 2
V V Q h
ost C
2 g
=
s ( )
− ⋅
avv D T
Calcoliamo la resistenza D: 2 2
⎛ ⎞
2 141750 2 1 . 66
≅ ⇒ = ⋅ ⋅ = ⇒ = + =
⎜ ⎟ 1 . 66 0 . 092 0 . 217
L Q C C π
+ ⋅
L D
1 . 167 49 . 0 56 . 8 52 . 4 7 . 0
⎝ ⎠
avv avv
1 . 66 Q
= = ⇒ ≅ =
7 . 65 18529
E D N
0 . 217 E
avv avv avv
quindi: ( )
⎡ ⎤
− ⋅
2 2 2
1.3 1.2 43.7
⎛ ⎞
141750 ⎢ ⎥
= × + =
15 1389
⎜ ⎟
s m
− ×
avv 18529 14515 2 9.81
⎝ ⎠ ⎢ ⎥
⎣ ⎦
×
1389 2
s
= = = 25.4
avv
t s
+
avv 56.8 52.4
V
media
Ai fini del calcolo dello spazio di frenata possiamo utilizzare ancora l’equazione (1) (rullaggio in decollo):
= 1.3
C
L ,rull, att = 0.092+1.3²/(π 7.0) = 0.169
C
D ,att
RULL 9.81 ( )
⎡ ⎤
= ⋅ − ⋅ − ⋅ ⋅ ⋅ − × × 2
14515 0.6 141750 0.5 1.167 49.0 0.169 0.6 1.3
a V
⎣ ⎦
141750 −
= − + × ×
3 2
4.88 1.21 10
a V
Quindi le decelerazioni iniziale e finale valgono:
−
= − + × × = −
3 2 2
4 . 88 1 . 21 10 52 . 4 1 . 56 /
a m s
i = − 2
4 . 88 /
a m s
f
In questo caso la forte variazione della decelerazione richiederebbe di effettuare un’integrazione più fitta di quanto fatto
nel decollo e ciò richiederebbe molto più tempo di quello disponibile. 6 di 7