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Storia dell'Arte: Andy Warhol (Pop art);
Filosofia: Karl Marx, Jonas, Zigmunt Bauman.
"Il denaro, in quanto possiede la
proprietà di comprar tutto, di
appropriarsi di tutti gli oggetti, è
dunque l' oggetto in senso eminente.
L'universalità della sua proprietà
costituisce l'onnipotenza del suo
essere, esso è considerato, quindi
come ente onnipotente... Il denaro è
il mediatore fra il bisogno e l'oggetto,
fra la vita e il mezzo di vita
dell'uomo. Ma ciò che media a me la
mia vita mi media anche l'esistenza
degli altri uomini. Tanto grande è la
mia forza quanto grande è la forza
del denaro. Le proprietà del denaro
sono mie, di me suo possessore: le
sue proprietà e forze essenziali. Ciò
ch'io sono e posso non è dunque
affatto determinato dalla mia
individualità. Io sono brutto, ma
posso comprarmi la più bella fra le Carl
donne. Dunque non sono brutto, in
quanto l'effetto della bruttezza, il suo
Boom economico miracolo italiano
• crescita economica tra gli anni ‘50 e ’70;
• Incremento del commercio e della produzione;
• Maggior benessere all’interno delle famiglie;
• Cambiamento stili di vita.
‘‘Controlla le masse senza che loro lo
sappiano’’ Edward Bernays
POP ART
• Immagini prodotte dalla cultura di massa
• Enfatizzazione monumentale
dell’iconografia
• Consumata dalla pubblicità
• “Arte popolare” perché assume il
linguaggio di tutti.
“... Mentre guardi alla
televisione
la pubblicità della Coca-Cola,
sai che anche il Presidente
beve
Coca-Cola, Liz Taylor beve
Coca-Cola, e anche tu puoi
berla.
Una Coca è una Coca
e nessuna somma di denaro
ti può
permettere una Coca migliore
di quella che si beve il
barbone Andy Warhol
all’angolo della strada. Liz
Taylor
lo sa, lo sa il Presidente,
Marcovaldo al supermarket
“A una cert'ora, come per lo scatto d'un interruttore,
smettevano la produzione e via! Si buttavano tutti a
consumare.”
“...ed ecco già irrompeva la folla consumatrice a
smantellare a rodere a palpare a far man bassa. Una
fila ininterrotta serpeggiava per tutti i marciapiedi e i
portici, s'allungava attraverso le porte a vetri nei
magazzini intorno a tutti i banchi, mossa dalle gomitate
di ognuno nelle costole di ognuno come da continui
colpi di stantuffo. Consumate! e toccavano le merci e le
M rimettevano giù e le riprendevano e se le strappavano
di mano.”
I figli di Babbo Natale
“Con quei soldi, avrebbe potuto correre anche lui
per i negozi, a comprare comprare comprare per
regalare regalare regalare, come imponevano i più
sinceri sentimenti suoi e gli interessi generali
dell’industria e del commercio”
Italo Calvino
‘‘La società liquido-moderna,
però, oltre a fornire un
impossibile compito di vita,
fornisce le risposte a questa
stessa impossibilità: la “migliore”
consumismo.
di tali risposte è il Il
mercato dei consumi, fondato
prevalentemente sul
conformismo, diventa “il miglior
amico dell’individuo”; ne
consegue che «Per essere
individui, nella società degli
individui, bisogna tirar fuori i
soldi, un sacco di soldi»’’ Zygmund Bauman
‘’Agisci in modo che
le conseguenze
della tua azione
siano compatibili
con la
sopravvivenza delle
generazioni future.’’
Hans Jonas