
La fortuna è capricciosa, scostante, ma quando soffia nella direzione giusta ci dà una spintarella in più facendoci navigare a gonfie vele. Come nel caso di uno studente alle prese con l’esame di Stato 2024 che ci ha regalato il racconto di “una chicca” della sua Maturità.
Lui che da un piccolo errore è riuscito a ottenere il punteggio pieno alla prima prova di Maturità 2024: 20 su 20. Con annessi complimenti della commissione.
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Prima prova di Maturità: lo studente che ha svolto due tracce… insieme
Luigi (nome di fantasia) racconta della sua prima prova, e lo fa un po’ con soddisfazione, un po’ con il sorriso. Tra le sette tracce elaborate dal Ministero, lui sceglie la B2, il testo argomentativo che tratta la questione del patrimonio artistico e culturale in ottica costituzionale. Ma durante la stesura la distrazione gli gioca un brutto scherzo: “Nella stessa pagina leggo poco sopra “produzione” e c’era una domanda sul testo relativo alla traccia B1 (geopolitica e atomica)”. Convinto che si trattasse della stessa consegna, Luigi porta a termine l’elaborato facendo un patchwork creativo delle due tracce, trovando nessi e collegamenti non richiesti.
Un puzzle originale e involontario, ma anche un po’ rischioso: “Arrivo a casa e parlandone con alcuni amici mi dicono che qualcuno aveva scelto la B1 geopolitica”, spiega lo studente. È stato proprio in quel frangente che arriva l’intuizione: “Spoiler, scopro che erano due tracce completamente distinte”. Un’intuizione che presto diventa consapevolezza, e altrettanto presto preoccupazione: “Disperato, credevo di essere penalizzato nel punteggio”.
Sbagliare alla Maturità: a volte funziona
Ma così non è stato. Anzi, tutto il contrario. Il piccolo sbaglio alla fine ha giocato a suo favore: “Scopro di aver preso 20/20 e la commissione mi ha fatto i complimenti per l’originalità (peccato che fosse convinta che io abbia volutamente scelto di fondere le due tracce quando io ero inconsapevole di tutto ciò!”.
Insomma, la commissione ha premiato il coraggio e la genialità laddove c’era soprattutto lo zampino della dea bendata. Che poi, va bene la fortuna, ma diamo anche a Cesare quel che è di Cesare: buona parte del merito va comunque allo studente che, sì, ha inconsapevolmente mixato due tracce in un cocktail vincente, ma che ha anche svolto un ottimo tema a prescindere. Non si ottiene il punteggio pieno solo ed esclusivamente con l’originalità, né tantomeno soltanto con la fortuna!