
La Maturità 2025 è ormai alle porte, ma prima ancora che i candidati si siedano al banco per affrontare le prove, c’è un altro momento cruciale a cui prestare attenzione: la riunione preliminare della commissione d’esame. Si tratta di un passaggio formale ma fondamentale, in cui presidenti e commissari si confrontano per definire l’organizzazione interna dell’Esame di Stato, fissare regole comuni e controllare che tutta la documentazione sia in regola.
È proprio in questa fase che si stabiliscono i criteri di valutazione delle prove scritte, le modalità di conduzione del colloquio orale e i criteri per l’attribuzione di punti integrativi e lodi. Ma non solo. La riunione preliminare serve anche a rilevare eventuali incompatibilità tra i commissari e i candidati, o a verificare la validità dei documenti presentati dagli studenti, interni ed esterni.
Un momento tanto tecnico quanto delicato, che si svolge a porte chiuse e che condiziona in modo diretto il corretto svolgimento di tutto l’esame. In questo articolo vediamo nel dettaglio cos’è, cosa prevede e quali decisioni vengono prese durante la riunione preliminare della commissione di Maturità 2025.
Indice
Riunione preliminare Maturità 2025: cos’è e cosa serve
Da non confondere con la riunione plenaria, la riunione preliminare della commissione di Maturità 2025 svolge diversi ruoli per quanto riguarda l’organizzazione dell’esame di Stato. Innanzitutto, per garantire il corretto funzionamento della commissione durante tutto l’arco dell’esame, il presidente di commissione potrà delegare un proprio sostituto, scelto tra gli altri commissari. Il sostituto è unico per le due classi, tranne casi di necessità che il presidente dovrà motivare. Inoltre, il presidente sceglie un commissario quale segretario, con compiti di verbalizzazione dei lavori collegiali.
Tutti i componenti di commissione dichiarano obbligatoriamente per iscritto:
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se nell’anno scolastico 2024/2025 abbiano o meno istruito privatamente uno o più candidati;
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se abbiano o meno rapporti di parentela e di affinità entro il quarto grado con i maturandi.
Quindi, il presidente comunica le situazioni di incompatibilità al dirigente (per i commissari interni) e all’Ufficio Scolastico Regionale (per i commissari esterni). Se necessario, si provvederà alle sostituzioni. I presidenti e i commissari nominati in sostituzione di personale impedito a espletare l’incarico rilasciano a loro volta le dichiarazioni.
Riunione preliminare Maturità 2025: cosa si decide?
In sede di riunione preliminare, la commissione definisce:
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i criteri di correzione e valutazione delle prove scritte;
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le modalità di conduzione del colloquio;
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i criteri per l’eventuale attribuzione del punteggio integrativo, fino a un massimo di cinque punti per i candidati che abbiano conseguito un credito scolastico di almeno trenta punti e un risultato complessivo nelle prove di esame pari almeno a cinquanta punti;
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i criteri per l’attribuzione della lode.
Riunione preliminare Maturità 2025: cosa prende in esame la commissione?
Nella seduta preliminare ed eventualmente anche in quelle successive, la commissione prende in esame gli atti e i documenti relativi ai candidati i. In particolare, prenderà in considerazione:
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la documentazione relativa al percorso scolastico degli stessi al fine dello svolgimento del colloquio;
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le domande di ammissione all’esame dei candidati interni che chiedono di usufruire dell’abbreviazione per merito, con allegate le attestazioni concernenti gli esiti degli scrutini finali della penultima classe e dei due anni antecedenti la penultima, recanti i voti assegnati alle singole discipline, nonché l’attestazione in cui si indichi l’assenza di giudizi di non ammissione alla classe successiva nei due anni predetti e l’indicazione del credito scolastico attribuito;
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le domande di ammissione all’esame dei candidati esterni e la documentazione relativa all’esito dell’esame preliminare e al credito scolastico conseguito;
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la copia dei verbali delle operazioni relative all’attribuzione e alla motivazione del credito scolastico;
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il documento del consiglio di classe con il programma scolastico;
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il documento del consiglio di classe nella parte relativa ai candidati con disabilità;
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l’eventuale documentazione relativa ai candidati con disturbi specifici di apprendimento (DSA);
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per le classi sperimentali, la relazione informativa sulle attività svolte con riferimento ai singoli indirizzi di studio e al relativo progetto di sperimentazione;
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l’eventuale dettagliata relazione per le classi o per gli studenti che hanno partecipato ai percorsi di apprendistato di primo livello per il conseguimento del titolo conclusivo dell’istruzione secondaria di secondo grado.
Il presidente della commissione, in sede di esame della documentazione relativa a ciascun candidato, qualora rilevi delle irregolarità insanabili, prevede che i candidati sostengano le prove d’esame con riserva, dandone comunicazione all’Ufficio Scolastico Regionale. Se le irregolarità riguardano invece l’istituzione scolastica sede di esame, il presidente invita il dirigente scolastico a provvedere tempestivamente in merito, eventualmente tramite convocazione dei consigli di classe.