
Cosa succede se un cellulare viene ritirato durante l’esame di Maturità? Le direttive del Ministero impongono alcune limiti di azione ai docenti, al fine di rispettare la privacy dei maturandi.
Vediamo di che si tratta.
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Maturità e privacy: vietato l’accesso ai contenuti del cellulare
La Maturità è ormai sulla bocca di tutti: poche settimane ancora e si partirà con la prima prova scritta di Italiano, in programma per mercoledì 21 giugno. Come fa presente ‘Orizzontescuola’, andando a spulciare la circolare del Ministero del 12 maggio, si colgono alcune direttive specifiche che riguardano il rispetto della privacy degli studenti in sede di esame. In cosa consistono?Le direttive fanno riferimento al regolamento Ue sulla privacy n. 679 (GDPR). In caso venisse ritirato un cellulare durante lo svolgimento delle prove di Maturità, il docente e in generale la scuola deve obbligatoriamente astenersi dall’accesso ai contenuti del device, anche se lo scopo è l’identificazione del legittimo proprietario.
Esclusione dalle prove per chi non rispetta le regole
Ma questo non permette certo di farla franca! Infatti, attenzione: l’utilizzo dei cellulari durante l’Esame di Stato rimane assolutamente vietato. Pena, l’esclusione da tutte le prove d’esame per chi viola quanto imposto dal regolamento.La scuola dovrà semplicemente trattare la questione con la massima riservatezza, senza cioè diffondere notizie circa l’episodio, nel rispetto dei principi di liceità e correttezza nel trattamento dei dati personali, come fatto presente nell’art. 5 del GDPR.