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Vedi Napoli poi vivi,percorso



Storia- Le quattro giornate di Napoli
Filosofia- Nietzsche e il suo viaggio a Napoli
Italiano- Giacomo Leopardi, la ginestra
Latino- Stazio e la sua produzione
Arte- La scuola di Posillipo e Giacinto Gigante con Tramonto a Capri
Inglese- Dickens e la sua visione di Napoli
Scienze- Il DNA e la tecnologia del DNA ricombinante
Matematica- Carlo Miranda e il calcolo del differenziale, Teorema di Lagrange
Fisica- Renato Caianiello, la fisica teoria con l'elettromagnetismo (Equazioni di Maxwell)
Estratto del documento

città. I napoletani sono stati accusati di esserne i maggiori responsabili, ma non è

così. Molti hanno denunciato e continuano a farlo.

Il 17 aprile 2015 sono stati affissi dei volti in 106 gigantografie sulla facciata di

Palazzo Reale a piazza Plebiscito. Sembra quasi un contrasto, in realtà è un monito.

Quei volti sorridono. Sono ritratti in un momento di spensieratezza, quotidiana

felicità nonostante le loro vite siano state spezzate dalla malavita organizzata, tra il

1909 e il 2014. Da Joe Petrosino a Giancarlo Siani. Sorridono, o accennano a farlo.

Per ricordare a tutti da che parte stare, dove schierarsi, sempre e con serenità, quando

si tratta di scegliere tra onestà e malaffare. Sorridono per dimostrare che la loro

memoria non è persa e che non sono morti invano. “Non In Vano” è proprio il titolo

del progetto di sensibilizzazione curato dalla Fondazione Polis e dalla regione

Campania.

La camorra è solo uno dei pochi problemi della Napoli di oggi. Questa terra sta

affogando, sommersa dai rifiuti. Le cause principali sono la mancanza di discariche e

la questione tra mafia e stato. Lo sversamento illegale di rifiuti tossici che vengono

dati alle fiamme inquinando il territorio e compromettendo la saluta delle persone

nella cosiddetta Terra dei Fuochi rappresenta un problema nazionale”. Niente più

pallottole che fuoriescono dalla canna di una semi-automatica, ma solo tanti e tanti

rifiuti tossici che, seppelliti nelle terre campane, distruggono il futuro di questa

splendida città.

Ma Napoli è una città che brulica di vita e di storia, ha avuto un passato grandioso e

ha energie non solo per partecipare a un futuro, ma anche per precederlo. “Da quanto

si dica, si narri, o si dipinga, Napoli supera tutto: la riva, la baia, il golfo, il Vesuvio,

la città, le vicine campagne, i castelli, le passeggiate … Io scuso tutti coloro ai quali

la vista di Napoli fa perdere i sensi.” (.Goethe)

STORIA= Quattro giornate di Napoli. (oltre ad essere un evento di rilevante

importanza tramite il quale i napoletani con l’apporto dei militari fedeli riuscirono a

liberare la città di Napoli dall’occupazione delle forze armate tedesche, può essere

visto come una possibilità attraverso la quale il popolo napoletano, se unito e

veramente intenzionato a volerlo, può risolvere qualsiasi problema come quello

attuale dei rifiuti o della camorra)

FILOSOFIA= Nietzsche (il viaggio a Napoli attraverso il quale risveglia in lui gli

echi e le energie nuove che il contatto con la natura mediterranea gli suscita.

«Non sono abbastanza forte per il nord: là imperversano gli spiriti pedanti ed artefatti,

che non sanno fare altro che lavorare alle norme della convenienza, come il castoro

alla sua costruzione. Ho vissuto tutta la mia gioventù fra gente simile! Mi è venuto in

mente all'improvviso, mentre per la prima volta vedevo il cielo grigio e rosso della

sera scendere su Napoli - un brivido di compassione per me stesso, l'idea di

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