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Sintesi
italiano-il gene di Zeno ,"Nuove Stanze" Eugenio montale
Baudelaire,Jack frusciante è uscito dal gruppo di enrico britti
psicologia-Uber coca-freud
inglese-coleridge kubla khan e de quincey "confessions of an english opium-eater
Estratto del documento

Eugenio Montale nella poesia intitolata “nuove stanze” rappresenta la

sigaretta tra le mani di Clizia,la donna angelo dalla funzione salvifica che

rappresenta la cultura. durante i preparativi della seconda guerra mondiale

i fili di fumo costruiscono un’immaginaria città sospesa che però svanisce

all’improvviso all’aprirsi della finestra. il fumo è l’emanazione e il

prolungamento di Clizia: la storia, che continua a procedere fuori dalla

finestra, può turbare e sconvolgere l’esercizio della cultura.

Anche Baudelaire accosta una droga alla cultura. egli consiglia al lettore di

inebriarsi,di vino,di poesia o di virtù, ma di inebriarsi. pone dunque sullo

stesso piano cultura e droga. l’alcool può sembrare innocuo perchè

presente tradizionalmente sulle tavole italiane. invece proprio per questo la

dipendenza da alcool è tra le più facili ,ma è anche tra le più pericolose.

numerose sono infatti le morti legate direttamente all’abuso(come

modificazioni del carattere e dell’affettività,stati depressivi e

compromissione del funzionamento del fegato)ma numerose sono anche le

cause indirette cioè gli incidenti stradali.

essere “felici”dunque,ha un alto prezzo,la stessa vita.

Baudelaire esalta il vino e lo preferisce all’haschish per il suo carattere

sociale. in realtà si diventa e si è alcolisti da soli,da soli con la propria

bottiglia. inoltre nel testo “anima del vino” spiega come il vino renda le

domeniche felici,come la vite sembri essere stata coltivata per il preciso

scopo di rallegrare l’uomo. il sentirsi brilli,infatti,senza cioè sensi

inibitori,può essere eccitante.bisogna infatti ricordare quanto il poeta

amasse bere vino,in particolare il Borgogna rosso ed è forse per questo che

nei suoi testi con tema del vino è spesso presente il colore rosso

direttamente o attraverso analogia: “rossi suggelli” “collina in fiamme”

“accenderò” “cuore” “fiamma” “luce rossa di un lampione” “diavolo” “suo

rosso vapore”.

il vino è poi da lui associato alla sacralità: “dio” “paradiso” “cielo divino”

“angeli” e viene addirittura paragonato a Gesù che ogni giorno ripete le

sue opere buone. infatti se ben ricordiamo il vino rappresenta il sangue di

cristo che ogni domenica viene consacrato per noi. il vino è dunque un

bene sacro, e di conseguenza rende sacro ogni momento in cui è utilizzato:

i momenti in cui si sta con la propria famiglia quindi pranzo e cena,le

serate con gli amici,gli appuntamenti.

Baudelaire però non beveva solo vino,egli infatti aveva anche provato la

“confettura verde” dell’haschish .

questa esperienza verrà rinnegata da baudelaire,ma insieme

corteggiata.quei veleni si riveleranno la personificazione delle tenebre

ma allo stesso tempo la possibilità di esalarsi sotto forma di nuvole

azzurrastre.

estremamente contraddittorio,ma coerente nel descrivere il suo potere

incantatorio e fascinoso di alleviare il dolore da cui l’artista si lascia

ipnoticamente cogliere. Alex,invece,protagonista del libro di Britti, non si

lascia condizionare da tale sostanza,anche a rischio di venir deriso e

magari anche escluso da Martino,colui che inizierà a rispettarlo proprio

perchè Alex non si è sentito in dovere di accettare lo sballo.

anche Freud parla di droga e dedica alla cocaina un intero libro in cui

descrive la storia della cocaina,la sua reazione sugli animali,sull’uomo e il

suo uso terapeutico. Freud fece moltissimi esperimenti,anche su se stesso

tanto che fu operato per un tumore in bocca.

egli nota come gli europei presentano anche effetti tossici mentre per la

popolazione del Perù,gli Incas ,non era così. il motivo è dato da una

leggenda. i giorni dopo l’arrivo dei conquistadores,guidati da

Pizzarro(1560 circa),furono pieni di crudeltà e di episodi sanguinosi. gli

Indios indifesi,senza alcun rifugio,invocarono i loro dei e invano si

lamentavano per la loro disgrazia. un vecchio indovino chiamato Kjana-

chuyma,che stava al servizio del tempio dell’isola del Sole,era riuscito a

fuggire mettendo in salvo il tesoro del tempio

sulle rive del lago Titicaca. un giorno vide arrivare la gente di Pizzarro

e così getto tutte le ricchezze nel lago.Kjana-Chuyma fu catturato ma nn

rispose alle domande dei bianchi sopportando con eroismo i terribili

tormenti a cui lo sottoposero. alla fine lo abbandonarono per andare alla

ricerca del tesoro. quella notte Kjana-Chuyma, sognò che il Sole che

gli diceva: “figlio mio. il sacrificio che ti sei imposto per onorare il sacro

dovere di proteggere i miei tesori merita una ricompensa. chiedimi ciò che

vuoi,”.

decise di chiedergli un bene duraturo che non fosse nè oro nè ricchezza in

modo che i conquistadores non potessero rubarlo,un rimedio segreto

efficace per i loro innumerevoli giorni di miseria e sofferenza. la voce gli

disse: “guardati intorno. vedi quelle piccole piante con le foglie verdi di

forma ovale? le ho fatte spuntare per te e per i tuoi fratelli,lenirà le vostre

pene morali e fisiche. quando il bianco vorrà masticare le foglie come voi

gli succederà tutto il contrario. il loro succo,che per voi sarà la forza e la

vita,per i vostri padroni sarà vizio ripugnante e degenerazione;mentre per

voi indios sarà un alimento quasi spirituale,ai bianchi porterà la pazzia. ”.

l’indovino morente riunì i suoi compatrioti e riferì loro tutto quello che il

dio sole aveva detto lui. e morì.

da allora gli Indios chiamarono quella strana pianta “K’OCA” che

significa pianta unica,eccellente e sacra.

ed ecco perchè anche i nuovi supereroi,i cantanti,usando la stessa sostanza

che usavano gli Indios invece di vivere più a lungo sono morti...esempi

sono Kurt Cobain frontman dei Nirvana,Freddie Mercury dei Queen,sid

Vicious dei sex pistols e Layne staley degli alice in chains.

anche per quanto riguarda gli allucinogeni esiste una storia interessante

scritta da omero nell’odissea. ulisse durante il suo viaggio capitò in

un’isola,l’isola dei lotofagi. il fiore di loto creava strane allucinazioni e un

senso di piacere simili a quello che si potrebbe provare nel paradiso.

Gli allucinogeni sono sostanza che provocano allucinazioni,distorsioni

profonde nella percezione della realtà. L’LSDè la droga che viene

maggiormente identificata col termine allucinogeno fu sintetizzata da

Hoffmann nel 1938.

alla categoria degli allucinogeni appartengono anche molte molecole di

sintesi tra cui l’Ecstasy.

L’ecstasy o MDMA come si chiama in chimica,venne brevettata nel 1913

dalla compagnia tedesca Merk come pillola dimagrante. messa sul mercato

come droga terapeutica fino al 1985 quando

la Dea,l’agenzia federale antidroga americana,la rubricò come illegale. da

allora l’ecstasy,in un primo tempo battezzata “empaty” per la sua capacità

di favorire la comunicazione,entrò nel novero delle droghe distribuite

attraverso il mercato nero.gli effetti sono per lo più il sollievo della

tensione muscolare che dunque ti fa ballare per ore senza far sentire la

stanchezza,ma questo non significa che la stanchezza non ci sia, e il

dissolversi delle paure,riduce infatti le barriere creando una sensibilità

particolare nei confronti del partner anche se in realtà riduce la possibilità

di rapporti sessuali nel maschio. provoca inoltre il surriscaldamento del

corpo con il rischio di morire per collasso da calore ed è dunque più

tossico in condizioni affollate. può anche scatenare attacchi epilettici o

psicotici. provoca inoltre ansia,irrequietezza,irritabilità,impulsività,

aggressività,disturbi del sonno,sete,mancanza di appetito,notevole

riduzione delle capacità mentali.

Coleridge e de Quincey,due autori romantici inglesi sembrano descrivere

gli stessi effetti allucinatori anche per quanto riguarda l’oppio. Coleridge

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