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Storia - storia delle navi e delle crociere, il caso italiano di costa crociere
Economia - dati riguardo l'afflusso dei croceristi
Tedesco - pubblicità di una compagnia croceristica
Estratto del documento

FENOMENO DEL TURISMO CROCIERISTICO

Nella mia presentazione ho deciso di approfondire il turismo crocieristico, in quanto è

un settore che ho avuto l’opportunità di conoscere in prima persona, grazie alle 4

crociere che ho effettuato, ed inoltre mi piacerebbe, in futuro, svolgere la mia attività

lavorativa, come impiegata nel front office.

La crociera è una delle fonti che contribuisce ampiamente al movimento turistico

italiano, con un impatto rilevante anche in termini economici.

Il settore si caratterizza per la sua dinamicità, con una clientela che cresce, a livello

globale, ad un ritmo medio di quasi 30% all’anno, e per la capacità di innovazione e

miglioria costante, a livello di prodotto e marketing.

Si tratta di un sistema che coinvolge un ampio ventaglio di settori – turistico,

armatoriale, marittimo e portuale, finanziario, assicurativo, i cantieri navali e tutti i

servizi a terra logistici e per i passeggeri. All’Italia viene riconosciuto in Europa un

ruolo di primo piano: tra i paesi industrializzati l’Italia possiede la principale flotta di

navi da crociera per grandezza e occupa il quarto posto a livello mondiale. Detiene la

leadership assoluta tra i paesi europei per la costruzione di navi, ma anche quale

principale paese d’imbarco e di destinazione.

STORIA

La prima notizia che abbiamo sulle navi da crociera risale al 1833, quando ci fu il

primo viaggio su un piroscafo appartenente al REGNO DELLE DUE SICILIE, la ”

FRANCESCO I”. In seguito, nella seconda metà dell’Ottocento, precisamente nel 1875,

Thomas Cook, ha progettato e organizzato un viaggio via mare ad uso di turisti

itineranti. La finalità delle navi nel ‘900 era quello di consentire il trasporto di

passeggeri tra l’Europa e New York ed erano strutturalmente poco idonee ad un

impiego strettamente turistico. All’inizio del secolo le compagnie più diffuse erano

quelle inglesi e tedesche, le quali dominavano l’intero mercato. Con l’arrivo della

prima guerra mondiale, il mercato crocieristico ebbe un periodo di blocco, ma negli

anni ‘20 ci fu un’importante ripresa. Dal 1935 Hitler fece costruire due navi da

crociera. Il regime creò un organismo “ KRAFT DURCH FREUDE” (FRONTE DEL

LAVORO), che comprendeva l’organizzazione del dopolavoro e prevedeva per i

lavoratori più benestanti crociere sulle navi appositamente costruite. Negli anni ‘60 il

settore entra in una profonda crisi, che obbliga le compagnie a rivedere la tradizionale

concezione delle navi. E’ da qui che nasce la vera e propria industria crocieristica. La

nave da questo momento in poi viene vista come un vero e proprio “luogo di vacanza”

e vengono modificate per soddisfare i bisogni dei turisti, con la creazione di una serie

di servizi. Da questi anni in poi, il settore delle crociere si espande fino a diventare

quello che è ora.

IL CASO ITALIANO

In Italia la prima compagnia di navigazione ad emergere fu la COSTA CROCIERE. Essa

fu fondata nel 1854 a Genova dalla famiglia Costa, che commerciava e trasportava

dalla Sardegna alla Liguria, olio d’oliva. Successivamente essa estese i suoi commerci

verso i paesi esteri, soprattutto dove erano presenti emigranti italiani, quindi in

America e Australia. Nel 1947 si estese al settore della navigazione per il trasporto

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