vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Collegamenti Cause nella genesi del tumore tesina
Italiano- Mastro Don Gesualdo (Verga).
Storia- La bomba atomica e la tragedia bellica di Hiroshima e Nagasaki.
Filosofia- "L'uomo è ciò che mangia" (Feuerbach).
Scienze-Il Sole.
Fisica-I Campi Elettromagnetici.
CAUSE, GENESI E FORMAZIONE DEL TUMORE
Il tumore è stato definito da molti il male del secolo. Le statistiche dicono che stia aumentando in
maniera esponenziale, si stima che nel corso della vita circa un uomo su 2 e una donna su 3 si
ammalerà di tumore. In Italia si registrano nel corso dell'anno circa 366.000 nuove diagnosi di
tumore (esclusi i carcinomi della cute), circa 200.000 (55%) fra gli uomini e circa 166.000 (45%)
fra le donne.
Nonostante ciò la popolazione nei confronti del tumore tende ad assumere un atteggiamento di
“distacco”, quasi come se il solo fatto di non parlarne evitasse di ammalarsi. Purtroppo invece ci si
ammala sempre di più, e se non si assume un atteggiamento consapevole e preventivo nei confronti
di questa malattia, la speranza di guarirne sarà sempre più debole.
La genesi del tumore, indipendentemente dal luogo in cui si sviluppa, parte da un'alterazione del
DNA in un punto specifico di una o più cellule che iniziano a dividersi in modo incontrollato. Una
cellula normale deve sottostare a determinati ritmi biologici, infatti essa non vive all'infinito ma è
costretta ad andare incontro alla morte che può avvenire o per necrosi quando la cellula è
danneggiata o per apoptosi quando dopo circa dieci divisioni essa è oramai troppo vecchia e per
evitare che subisca un danneggiamento genetico, viene fatta morire attraverso degli eventi
geneticamente programmati. La cellula tumorale invece non obbedisce più a questi meccanismi di
controllo e si moltiplica all'infinito, modificando il suo metabolismo per utilizzare tutte le energie al
solo fine di riprodursi e proliferare. Essa sfugge al controllo del sistema immunitario o
nascondendosi dietro alle difese immunitarie stesse o facendosi proteggere da queste.
Queste cellule formano nel tessuto “malato” o “infetto”? una massa cellulare detta tumore.
In fase avanzata le cellule tumorali possono lasciare il luogo di origine e andare a formare colonie
di cellule tumorali in altre zone del corpo, dette metastasi. In questo caso non si tratta più di un
tumore benigno, ma diventa un tumore maligno o cancro.
Non tutte le cellule tumorali sono uguali, alcune sono dette cellule di riserva e resistono ai farmaci e
possono far ricomparire la malattia anche a distanza di anni.
I fattori cancerogeni sono molteplici: possono essere causati da cattive abitudini nello stile di vita
per esempio fumo, sole e raggi ultravioletti, alcool, cattiva alimentazione, sedentarietà, ma possono
essere causati anche da fattori ambientali per esempio agenti chimici ( idrocarburi aromatici, per es.
benzene), sostanze presenti in natura (amianto e alcuni metalli come berillio, arsenico, cromo
piombo), agenti fisici ( raggi elettromagnetici) e agenti infettivi ( alcuni virus e batteri, per es.
epatite b o papilloma virus).
Tuttavia si possono individuare cinque cause principali:
LE RADIAZIONI ULTRAVIOLETTE DEL SOLE
Il sole è un' insostituibile fonte di vita: i suoi raggi forniscono alla terra il calore e la luce
indispensabili per le funzioni vitali degli esseri viventi. In particolare i raggi solari attivano
il processo di fotosintesi clorofilliana nelle piante, che producono così ossigeno e sostanze
nutritive, e sintetizzano la vitamina D, una sostanza ad azione ormonale indispensabile non
solo per la salute delle ossa, ma per il benessere di tutto l'organismo umano.
Tuttavia esistono diversi tipi di raggi solari:
• raggi luminosi, indispensabili per la vita sulla terra;
• raggi infrarossi, raggi elettromagnetici responsabili del riscaldamento;
• raggi UV A, stimolatori dell'abbronzatura ma anche cause dell'invecchiamento precoce della
pelle in quanto penetrano in profondità;
• raggi UV B, catalizzatori della sintesi della vitamina D ma anche cause dei tumori a occhi e
pelle.
L'esposizione prolungata al sole senza alcun tipo di protezione, è una delle cause principali
della genesi di un tumore alla pelle. I tumori della pelle si classificano in base alla cellula
che è colpita in:
• TUMORI BASOCELLULARI (80% dei tumori cutanei) generatisi dalle cellule basali
dell'epidermide e provocati da un'esposizione prolungata e quotidiana all'azione dei raggi
ultravioletti. Essi Sono i tumori cutanei più diffusi ma generalmente vengono diagnosticati
in tempo e asportati chirurgicamente;
• TUMORI SQUAMOCELLULARI (15% dei tumori cutanei), generatesi dalle cellule
squamose, cellule superficiali, e sono provocati da una prolungata esposizione al sole;
• MELANOMA (5% dei tumori cutanei) generatosi dai melanociti, cellule presenti nello
strato più profondo dell'epidermide e produttrici di melanina, il pigmento che conferisce il
colore alla pelle. Esso è provocato da diversi fattori: predisposizione familiare, esposizione
occasionale e intensa sotto raggi solari con conseguente scottatura, pelle chiara o presenza di
molti nei.
I primi due sono meno pericolosi del melanoma, ma se trascurati possono continuare a
proliferare e ad andare ad intaccare altri organi o tessuti creando delle metastasi.
Il pericolo sta aumentando a causa del fenomeno del così detto “buco dell'ozono”. La fascia
dell'ozono serve a proteggere la Terra dalle radiazioni ultraviolette del sole, ma l'uso di
clorofluorocarburi sta disintegrando questa fascia provocando l'aumento delle intensità delle
radiazioni e la pericolosità dell'esposizione al sole. Il Protocollo di Kyoto ha vietato l'uso di
queste sostanze, contenute per esempio nelle bombolette spray, e il fenomeno si sta
attenuando.
Ovviamente si può trarre tutti i vantaggi del sole prendendo le dovute precauzioni: usare
crema solare con fascia di protezione media, non esporsi nelle ore più calde, non stare
troppe ore stesi al sole.
CAMPI ELETTROMAGNETICI
I campi elettromagnetici sono porzioni di spazio dove si propagano onde elettriche e
magnetiche: un campo elettrico è dato da una differenza di potenziale tra particelle cariche,
mentre un campo magnetico si genera col movimento di flussi di elettroni, cioè col
passaggio di corrente elettrica.
Essi sono presenti ovunque nell'ambiente, generati sia da sorgenti naturali (elettricità
nell'atmosfera e campo magnetico terrestre), sia da sorgenti artificiali come elettrodomestici,
radio, televisioni, telefoni cellulari e dispositivi sanitari come gli apparecchi per radiografie
e risonanze magnetiche.
Le onde elettromagnetiche possono essere classificate in base alla loro frequenza ed energia
in:
• RADIAZIONI IONIZZANTI: comprendono per esempio la radiazione X e la radiazione
gamma e a causa della loro elevata energia sono in grado di provocare la creazione di atomi
o molecole elettricamente cariche rompendo i legami atomici che tengono unite le molecole
nelle cellule;
• RADIAZIONI NON IONIZZANTI: comprendono per esempio i campi elettromagnetici a
radiofrequenze e microonde e i campi elettrici e magnetici a frequenze estremamente basse e
non hanno l’energia sufficiente per rompere i legami atomici, anche ad elevata intensità.
Possono però produrre un qualche effetto biologico che provoca un qualche danno alla
salute se l’effetto biologico è al di fuori dell’intervallo in cui l’organismo può normalmente
compensarlo.
È ormai scientificamente assodato che i campi elettromagnetici interagiscono con i tessuti
biologici e il principale effetto biologico sul corpo umano è il riscaldamento, dovuto alla
trasformazione dell'energia elettromagnetica in energia termica.
L' induzione di cariche e correnti elettriche può però anche portare ad una stimolazione di
tessuti costituiti da cellule elettricamente eccitabili, quali le fibre muscolari e i neuroni.
Al fenomeno vengono anche associati sintomi più o meno soggettivi come affaticamento,
irritabilità, difficoltà di concentrazione, diminuzione della libido, cefalee, insonnia,
impotenza etc., ma anche possibile interferenza con pacemaker o altri dispositivi elettronici.
Gli scienziati stanno anche studiando una possibile correlazione tra l'esposizione a campi
elettromagnetici e l'insorgenza di cancro, in particolare al cervello. A causa delle
preoccupazioni per il rapido aumento dell’utilizzo dei telefoni cellulari da parte dei giovani,
si sta indagando in particolare sul rischio di tumori al cervello per l'utilizzo di questo
dispositivo nell'infanzia e nell'adolescenza. Sulla base delle conoscenze scientifiche
attualmente disponibili, ciò sembra poco probabile .
Infatti nonostante i numerosi studi, fino a oggi non c'è stata la conferma di alcun effetto
nocivo dell'esposizione a campi elettromagnetici con le frequenze a cui si è quotidianamente
esposti. Solo in alcune indagini mediche (es. risonanza magnetica) e alcune lavorazioni (es.
produzione di corrente continua, impianti elettrolitici, produzioni di magneti permanenti) ci
possono essere esposizioni al di sopra dei livelli normali. Ecco perché gli studi sono ancora
in corso, soprattutto per le esposizione al di sopra di valori soglia e a lungo termine.
CONFLITTO BIOLOGICO
Hamer è un medico tedesco che elaborò dal 1981 una medicina alternativa, denominata
Nuova Medicina Germanica.
Secondo egli non esistono le malattie, in quanto l'uomo si ammala quando viene colto
impreparato da uno shock improvviso, biologico o psicologico, e lo vive in solitudine,
continuando a rimuginare sul problema senza trovare una soluzione. Il suo cervello quindi
interviene mettendo in moto un speciale programma biologico per riparare il trauma,
denominato da Hamer “conflitto biologico”.
Esso non ha manifestazioni solo a livello psichico ma anche a livello celebrale, infatti si
creano dei cerchi concentrici, in una determinata area del cervello, che sono detti focolai di
Hamer, e a livello organico, infatti in base allo shock subito viene colpito un organo
diverso. Con questa teoria egli si propone in particolare di spiegare la genesi del tumore, non
visto più come il risultato insensato di una cellula impazzita, ma come una risposta biologica
ad un ordine sensato del cervello. La malattia presenta due fasi di sviluppo:
• FASE FREDDA: il paziente continua penare ad un modo per superare il problema, è
stressato, non ha più appetito, fa fatica ad addormentarsi, e le estremità del corpo sono
fredde;
• FASE CALDA: il paziente inizio a rilassarsi, riacquista appetito,e le estremità del corpo
tornano calde. E' la fase di superamento del conflitto, infatti la zona del cervello e l'organo
colpito iniziano a ripararsi, e terminata la riparazione la malattia scompare.
La guarigione è però possibile solo se il paziente scava nella sua interiorità e risale al
conflitto che ha scatenato la malattia e lo supera. Hamer rifiuta quindi l'assunzione di
farmaci o come nel caso del cancro il ricorso alla chemioterapia o alla radioterapia in
quanto significherebbe interrompere ed alterare un percorso biologico che la natura ha
programmato per essere compiuto fino in fondo.
Seguendo questa teoria, risulta evidente che per Hamer non esistano sostanze cancerogene,
ma il semplice fatto di ritenere una sostanza tale la rende cancerogena perché l'uomo a
contata con essa si spaventa per la possibilità di contrarre il cancro e subisce uno shock che
porta alla creazione del cancro vero e proprio.
Siccome ogni shock porta ad ammalare un organo ben preciso, egli ha identificato per ogni
organo una possibile genesi scatenante. Per esempio in una celebre opera di Verga, il