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IL TESTO GRECO E LA SUA TRADUZIONE
Quando si traduce da una qualsiasi lingua, antica o moderna che sia, risulta quasi
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impossibile « », «restituire» (vd. lat. “reddere”) con la stessa sensibilità dell’autore originario il
significato pregnante di un termine o il senso di una frase in base alla collocazione dei termini o,
ancor di più, trasmettere il pensiero di chi scrive con le stesse intenzioni e gli stessi scopi, che egli si
prefiggeva col suo scritto.
Queste difficoltà oggettive si presentano ancora di più in una lingua, come il greco, che ha
«inventato» molti dei termini di cui ancora oggi facciamo uso; una lingua, cioè, che non ha «preso
in prestito» da altre gli strumenti con cui indicare concetti o situazioni, anzi ha inventato essa stessa
i concetti, da quelli filosofici a quelli giuridici, da quelli politici a quelli militari, per fare gli esempi
più importanti; essa è stata quindi la madre, l’artefice, la progenitrice, l’architetto di termini che
costituiscono la nostra essenza di ‘uomini occidentali’ e hanno costruito il DNA della nostra
cultura.
Prendiamo, ad esempio, termini come «λόγος» , «ἀρχή»: essi rappresentano le radici del
pensiero greco, le fondamenta della filosofia, «δίκη», che è la parola cardine della ‘giustizia’,
«πόλεμος», importantissimo termine assai frequentemente presente nei testi greci, che
testimonia quanto la ‘guerra’, sia interna ma soprattutto contro gli attacchi esterni ‘barbari’,
fosse un mezzo e una condizione particolarmente importante per il mantenimento e la
corservazione dell’identità ellenica ; consideriamo anche «νόμος» e «δῆμος»
legge/istituzione
che ancora oggi fanno parte delle nostre parole nell’àmbito politico.
popolo,
Certo, la lista sarebbe veramente lunga, quello che è importante sottolineare è che mai una
lingua, come ha fatto quella greca, è riuscita ad inventare, durante il suo sviluppo, un
patrimonio lessicale di notevole levatura, e tutto questo fu determinato da fattori esterni ma
soprattutto dall’innovazione tecnica e dalla formazione di nuovi «sistemi di pensiero». In
sostanza, furono create parole per esprimere un’idea di cui si prende coscienza o per definire
una nuova realtà di cui si vorrebbe parlare.
In questo contesto, è notevole anche la capacità della lingua greca di creare un numero
notevole di basti pensare alla madre del pensiero greco la «φιλοσοφία»
parole composte; «amore
(radice φιλ «σοφία» e poi una parola a noi cara e di valore
della sapienza» «amare» e sapienza)
importantissimo : la «δημοκρατία» (radice
«potere (dominio) del popolo» δημ- «popolo» e «κρατ-»
Grazie alle grandi qualità della lingua greca, quindi, cioè la sua flessibilità, la
dominio/potere).
chiarezza, la limpidezza, la precisione, notevole fu il suo successo e la sua grande diffusione in
popoli di cultura inferiore che desideravano conoscerla ed enorme fu il suo apporto alla
creazione di opere letterarie di eccezionale levatura, opere di poesia e prosa, che
rappresentano un imprescindibile bagaglio culturale.