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LA TESINA SI PROPONE COME PERCORSO INTERDISCIPLINARE DEL CONCETTO DI NATURA TRA PASSATO E PRESENTE: MADRE BENEFICA E MATRIGNA; RISORSA PER LA SOPRAVVIVENZA DEGLI UOMINI CHE CI CHIEDE DI ESSERE ASSUNTA COME VALORE DA SALVAGUARDARE.
Materie trattate: ITALIANO, GEOGRAFIA,INGLESE, FRANCESE, ECONOMIA E FILOSOFIA (PEDAGOGIA)
M. Proust
Marcel Proust ci suggerisce un nuovo modo di guardare alle cose che incontriamo,
osserviamo, viviamo, studiamo… E’ così che attraverso lo studio di diverse discipline possiamo
guardare il mondo con occhi diversi. Modificare il filtro di lettura ci può aiutare ad avere una nuova
visione delle cose, a ricercare le connessioni più profonde, a vederle con gli occhi degli altri, ad
accogliere punti di vista diversi, a coniugare lo sguardo del letterato o dell’artista, dello scienziato,
dell’economista, del filosofo o del tecnico… così apriamo nuovi orizzonti al sapere e al pensare.
lettura pluridisciplinare
Il percorso si pone come tra passato e presente del concetto di
risorsa
natura, madre benefica o nemica d’ogni essere, per la sopravvivenza degli uomini d’ogni
valore
tempo, che oggi chiede di essere assunta come da salvaguardare. L’utilizzo non
regolamentato e lo sfruttamento generalizzato a soli scopi economici ci sta portando al rischio della
sua distruzione o all’esaurimento di quelle fonti che non sono rinnovabili. Lo sviluppo economico,
ora più che mai deve fare i conti con la sostenibilità ambientale. Leggi materialistiche economiche
e scientifiche, visioni effimere e romantiche, teorie fondanti, sono interpretazioni infinite e
soggettive capaci di farci cogliere ora la grandezza della Natura ora il rischio della sua
“esauribilità ”.
Possiamo cogliere aspetti deterministici, regole immutabili oppure immagini a volte
contraddittorie e intrise di doppiezza: quella stessa natura che ha dato sostentamento a popoli
interi, che ha protetto gli uomini, ha oggi bisogno di protezione. L’aria, l’acqua, il fuoco, la terra
definite come elementi che originano la vita già dai filosofi antichi impegnati nella ricerca
dell’origine di tutte le cose della natura (Talete, Anassimene, Anassimandro, Pitagorici…), sono
insieme la provvidenza e il dolore, l’inizio e la fine del mondo.
Guardiamo alla natura con ammirazione e gratitudine, ma anche con razionalità e saggezza,
con irriverenza o timore, con certezza ma anche con dubbio.
INDICE CONCETTUALE
Natura come risorsa 3
LA NATURA NELLA LETTERATURA
Approccio letterario PROBLEMA
VISIONE GEOPOLITICA / AMBIENTALE
La natura come risorsa- dal neolitico ad oggi
Approccio politico
Sviluppo sostenibile
Protocollo di Kyoto
Utilizzo delle risorse: nazioni a confronto USA
e Cina
Inquinamento e tutela dell’ambiente
Ambientalista scettico
Il problema visto dai francesi
ANALISI
NUOVA VISIONE ECONOMICA
La natura come risorsa
Approccio economico
Necessità e consumismo
Quale idea di sviluppo economico
PROSPETTIVE Il mercato come pericolo
VISIONE PEDAGOGICA/FILOSOFICA mezzo o fine?
Economia al suo posto:
Speculazioni finanziarie
La natura come valore
Ecologia - economia: un rapporto dialettico
Necessità e salvaguardia
Approccio culturale
Investire sulla formazione
Educare alla salvaguardia dell’ambiente
Cittadinanza consapevole: orientare i
comportamenti LETTERATURA ITALIANA
I contesti educativi: famiglia, scuola,
contesti sociali Giacomo Leopardi:
La filosofia a supporto dell’educare
Prima la natura è positiva perché dà all’uomo la
Mappa disciplinare facoltà dell’immaginazione che crea le illusioni.
Natura come valore
Poi il pessimismo cosmico: la natura (meccanicistica)
è matrigna;
Dialogo della natura e di un’islandese La
–
ginestra;
ECONOMIA Giovanni Pascoli:
Il problema di sviluppo e di sostenibilità ambientale Vagheggiamento della natura “madre dolcissima”
visto da due economisti. che “ci vuol bene” , paesaggi campestri, in cui
Crescita e sviluppo sono due miti dell’economia che palpita una vita fresca e sorgiva, che rasserena
stanno conducendo il mondo alla rovina. dall’inquietudine (male e mistero dell’essere, realtà
La produzione non può crescere all’infinito perché le inesplicabile ). Quadretti di natura in cui riemergono
risorse del pianeta non lo sono. (sviluppo e le memorie infantili (il Fanciullino);
sostenibilità) Eugenio Montale:
negli oggetti, immagini e voci della natura è
trascritto il destino dell’uomo nelle sue rare gioie e
DALLA NATURA COME RISORSA
speranze. La natura conserva dentro di sé la sua
ALLA NATURA COME VALORE 4
ragione di essere. Le cose come simboli ed emblemi
(correlativo oggettivo). Gli elementi della natura
rappresentano condizioni spirituali e morali
(allegoria);
GEOGRAFIA INGLESE
Impegno politico delle nazioni: Conferenze L’ ambientalista scettico – Bjorn Lomborg
internazionali sul problema ambientale. affronta il problema sostenendo che:
Sviluppo sostenibile. L’attività umana sta distruggendo la terra; il
“
Due nazioni a confronto: Cina e Stati Uniti. problema è che l’evidenza non supporta questa
Risorse, impegno ambientale, adesione al teoria.
” Secondo lui i dati di allarme che si
protocollo di Kyoto. stanno diffondendo non sono giustificati.
FRANCESE
PEDAGOGIA/ FILOSOFIA Dal quotidiano “Le Monde” è tratto un articolo
“L’educazione ambientale non è un uovo in più da riporre in che pone in evidenza la necessità di uno
un paniere curricolare ormai stracolmo; è piuttosto un sviluppo sostenibile. “la nostra casa brucia e noi
paniere più capace in cui collocare i contenuti e le materie guardiamo altrove, afferma Chirac, facciamo
esistenti.” attenzione che il XXI° secolo non diventi, per le
Il ruolo della filosofia nell’educazione all’ambiente: La filosofia generazioni future, quello di un crimine
non offre nozioni scientifiche utili alla sostenibilità ambientale,
VISIONE LETTERARIA DELLA NATURA
dell’umanità contro la vita”.
offre però visioni e pensieri che supportano l’ampliamento
Approccio letterario
orizzonti dialettici tra i problemi e le varie visioni.
degli
ITALIANO EUGENIO MONTALE:
“E andando nel sole che abbaglia sentire con
triste meraviglia com’è tutta la vita e il suo
travaglio…” natura
Gli oggetti, le immagini e le voci della
diventano gli emblemi (correlativo oggettivo) in
La natura è, nell arte e nella
’ natura
cui è trascritto il destino dell’uomo. La
letteratura, ciò che di essa si intende conserva dentro di sé la sua ragione oscura di
fare; si presenta ogni giorno con un essere ( il male di vivere).
diversi colori, diverse
volto diverso, Alla poesia non resta che specchiare la
sfumature. condizione di aridità. La visione della natura è
sempre senza sorrisi, assorta e perplessa che si
limita a comunicare sensazioni. Le immagini
la sua sofferta
naturali proposte dimostrano
vicenda di uomo di fronte alla realtà. Desolata è
la concezione della realtà, calata in un paesaggio
allusivo e
elementare e intensamente
rappresentata con un tono di colloquio intimo con
se stesso, con le cose e con l’Altro. Nel mondo
fenomenico della natura e delle cose sembra
possibile intravedere uno spiraglio di verità, ma
Letteratura italiana senza mai trovare risposte tranquillizzanti e
definitive.
GIACOMO LEOPARDI: 5
Natura
La è una forza cieca e fatale che
domina l’universale meccanicismo a cui anche
l’uomo non può sfuggire e nulla può sperare
GIOVANNI PASCOLI:
Natura:
“Il mondo è un bel quadro dallo splendido
paesaggio naturale, ma rovinato dalle
brutte figure di uomini che lo attraversano”
Madre dolcissima, che ci vuole bene non
in senso veristico, nasconde malinconia,
ricordi, nostalgia, contemplazione e
desiderio di pace. Suggestione dell’ignoto.
Le immagini del mondo sono deformate
dallo specchio della sua solitudine.
La sfera dell’io si confonde con quella
della realtà oggettiva. Le cose si
caricano di significati umani.
La visione letteraria della natura attraverso alcuni autori
“Chi sei?- Sono un pover uomo che va fuggendo la natura degli uomini e la natura
EUGENIO MONTALE del mondo - Sono io quella che fuggi , sono io la Natura” (G. Leopardi)
Montale sceglie una poesia incentrata sulle piccole cose,
sugli elementi di una realtà povera e comune che l’uomo può
nella natura.
trovare in ogni momento intorno a sé, soprattutto
natura
Gli oggetti, le immagini e le voci della diventano gli
emblemi in cui è trascritto il destino infelice dell’uomo e la condizione esistenziale senza certezze e
illusioni. Desolata è la concezione della realtà calata in un paesaggio elementare e intensamente
allusivo e rappresentata con un tono di colloquio intimo con se stesso, con le cose e con l’Altro. Gli
elementi della natura rappresentano condizioni spirituali e morali (nuova forma di allegoria).
natura
Montale non guarda alla con gli occhi innocenti del fanciullino del Pascoli.
natura
La conserva dentro di sé la sua ragione oscura di essere. Il paesaggio vive in se stesso, vi
è una incomunicabilità, è un tramite che lascia intravedere l’essenza delle cose, ma che al tempo
stesso nega l’accesso alla verità. Nel mondo fenomenico della natura e delle cose sembra possibile
intravedere uno spiraglio di verità, ma senza mai trovare risposte tranquillizzanti e definitive.
Ogni parola definisce e scava l’abisso dell’anima e del destino dell’uomo. Con un linguaggio
aspro e pietroso esprime il dramma esistenziale del proprio io e dell’uomo moderno, incapace di
6
credere e che, in un contesto storico di profonda crisi, vive senza speranza. Alla poesia non resta
che rispecchiare la condizione d’aridità, è una povera testimonianza in un mondo dominato
“il m ale di vivere”.
dall’incertezza e dalla contraddizione tradotta con
solido nulla
Il vivere è concepito come nulla ( come già lo aveva definito Leopardi). Paesaggi
naturali aspri e inariditi ci rappresentano in modo allegorico la fatale condanna all’oscura pena di
vivere che nasce dalla scoperta dell’assurdità del reale, dal rovesciamento delle certezze
apparentemente più solide. Nella sua poesia non troviamo successioni di concetti, ma un fluire
d’immagini che lasciano intravedere la tragedia dell’uomo moderno che sfocerà nell’ultima guerra.
In ciò si ritrova la straordinaria attualità, la verità e la lucida disperazione di Montale. Concetti e
sentimenti più astratti trovano definizione ed espressione in oggetti ben definiti e concreti
(correlativo oggettivo). Attribuisce agli oggetti il compito di cogliere il senso indecifrabile
dell’esistenza. M eriggiare pallido e assorto, I lim oni.
OPERE - Ossi di seppia:
Montale
Ossi di seppia
Simboleggiano l’aridità dell’universo di Montale, ove si trovano tracce della erosione e logoramento
operato dalla natura. Il paesaggio privilegiato e quello ligure tra mare (flutti, abissi, scogli e grotte,
alghe e ciottoli) cielo (sole e nuvole e molto vento) e terra abitata da una flora indimenticabile e da
una fauna ricca, animali che restano scorporati e stilizzati. Questi elementi non si compongono mai
in quadretti idillici, ma rappresentano un paesaggio arido e brullo scavato dal sole, in cui il poeta ne
spia le forme e ne ascolta le voci. Le cose rinviano a vicende di vita e di morte, di gioia o dolore
limoni)
lasciando fragile speranza di felicità. (
In un paesaggio elementare e allusivo, viene presentata la desolata
concezione della realtà del poeta. Gli oggetti sono povere forme
effimere che si dissolvono nel ritmo di una vita implacabile e
Meriggiare misteriosa. In un paesaggio che pare impietrito e terribilmente
pallido e (rovente muro d’orto, crepe del suolo, calvi picchi, sole che
arido
assorto abbaglia), (…schiocchi di
si coglie solo una parvenza di movimento
merli, fruscii di serpi, file di formiche, scricchi di cicale, il palpitare
di scaglie di mare…). L’angoscia del poeta moderno si concreta in
triste meraviglia”
, in una sconsolata scoperta dell’esistenza
una “ in cima a
come un cammino assurdo, senza scampo che conduce “
cocci aguzzi di bottiglia” ove non trova spazio la speranza. 7
Ai versi aulici dei poeti “laureati”, Montale contrappone la poesia
delle piccole cose, un paesaggio povero ed essenziale che vive di
( … viuzze, pozzanghere, erbosi fossi, ciuffi di
presenze concrete
canne, orti…)
.
L’odore dei limoni è una ricchezza che spetta anche ai poveri. Il