
Negli ultimi giorni si è molto parlato di “merito” nell'ambito della scuola e c'è grande curiosità intorno alle iniziative del neo Ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara. Le ipotesi degli addetti ai lavori sono molte, ma il diktat del nuovo Governo è uno solo: niente follie. Motivo per cui è lecito aspettarsi provvedimenti mirati - dai costi contenuti – che riescano comunque ad apportare un cambio di rotta significativo. In questo senso, secondo quanto riportato dal portale “La Tecnica della Scuola”, le prime possibili modifiche potrebbero riguardare l'esame di Stato delle scuole superiori e le Prove Invalsi.
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Seconda prova della Maturità e Prove Invalsi: le ipotesi sulle mosse del Ministro Valditara
Tra le ipotesi sulle prossime mosse del Ministero dell'Istruzione, c'è quella che vorrebbe un ripensamento della seconda prova scritta dell'esame di Maturità. Nel dettaglio, si starebbe pensando ad un'elaborazione della prova a livello nazionale, e non più quindi su iniziativa della singole commissioni come è stato lo scorso anno. Questa, in realtà, è solo in parte una novità, visto che in realtà la normativa prevede già una prova nazionale unica. Le esperienze degli anni della pandemia sono da vedersi, quindi, come "eccezioni" che non continueranno in una situazione di semi-normalità. Il secondo cambio di rotta potrebbe avere a che fare con la composizione delle commissioni in modo da aumentare il numero dei commissari esterni. Anche se questa seconda ipotesi comporterebbe un aumento di spesa significativo per la retribuzione dei commissari. Più probabile che si torni, quindi, alla commissione mista pre-pandemia, "sospesa" negli anni del Covid e sostituita da una commissione completamente interna. Cosa accadrà? Solamente il ministro Valditara potrà toglierci il dubbio, quando comunicherà le sue intenzioni sull'esame del 2023 in maniera ufficiale.A questo si aggiunge l'incognita delle Prove Invalsi. Durante la campagna elettorale, diversi parlamentari di Fratelli d'Italia avevano ipotizzato la cancellazione delle Prove e più di qualcuno si è pronunciato per la chiusura dello stesso istituto. Ma nell'area di destra c'è chi rema contro a questa visione, proponendo convintamente di far tornare le Prove come requisito di ammissione agli esami. Per saperne di più però dovremo attendere i prossimi mesi.