
Decisa, combattiva e ironica. E’ così che abbiamo imparato a conoscere Vladimir Luxuria, volto ormai noto della televisione italiana e attivista dei diritti lgbt con un passato in politica. Sempre pronta al dialogo, anche quando dall’altra parte non sono presenti interlocutori disposti a confrontarsi in modo costruttivo e rispettoso, Vladimir ha dimostrato di essere una persona dotata di sensibilità e cultura da vendere.
Non capita infatti spesso, accendendo la TV, di ascoltare discorsi formulati in un italiano ineccepibile e ricchi di citazioni letterarie come i suoi. Per queste ragioni Skuola.net si è rivolta a lei per sapere quali tracce sceglierebbe per i maturandi, prima però abbiamo voluto indagare sul suo esame di maturità!
Se dico maturità qual è la prima cosa che le viene in mente?
“La mia maturità. Mi viene in mente la paura, l’ansia, la tremarella”.
Che voto ha preso?
“Io presi 54”.
Ricorda quale tema ha svolto nella prima prova?
“Era incentrato sul pessimismo di Leopardi”.
Se fosse lei a scegliere le tracce della prima prova 2017, quali sarebbero gli argomenti più indicati su cui far cimentare i ragazzi?
“Proporrei un tema sugli amori contrastanti nella letteratura. Dai Promessi Sposi a Giulietta e Romeo: quando i genitori non vogliono, quando la società non vuole, quando questo matrimonio non s’ha da fare. Chiedendo ai maturandi di trovare anche dei paragoni o comunque dei raffronti con la situazioni delle unioni civili e dei matrimoni gay”.
Mentre quale potrebbe essere l’autore/l’autrice italiano con il quale dovrebbero confrontarsi i ragazzi?
“Trovo che Umberto Eco sia un autore straordinario che è riuscito a trattare temi di attualità sia attraverso i suoi scritti che nei suoi articoli. Sto rileggendo alcuni suoi pezzi pubblicati su ‘Repubblica’ e su ‘L’Espresso’ dal 2002 in poi e devo dire che sono veramente di grande attualità”.
Spesso il Miur formula delle tracce riguardanti ricorrenze storiche. Quali sono secondo lei quelle che dovrebbero entrare di diritto nelle tracce della maturità 2017?
“Credo la Breccia di Porta Pia. E’ un episodio storico importante, perché da lì dovrebbe essere stato sancito il concetto di laicità e di separazione tra Stato e Chiesa e la fine del potere temporale della religione. Viviamo in un periodo in cui in realtà, non solo in Italia ma direi soprattutto anche in altre Nazioni, a volte c’è la sensazione della teocrazia. Oppure come da noi, pensare che se una cosa io la reputo un peccato, perché non corrisponde all’insegnamento cattolico deve essere vietata a tutti, anche a chi non crede in questi dettami. Quindi direi la data della Breccia di Porta Pia”.
Se invece dovesse scegliere un tema di attualità?
“L’ambiente. Io sono stata quest’anno a Pechino proprio durante il periodo dell’allarme arancione per quello che riguarda lo smog. Una città con una coltre di smog irrespirabile, hanno le mascherine anti-smog con la faccia dei cuccioli di animali per renderle più simpatiche e accettabili da parte dei bambini. Quando si esce di casa, sembra fare una sorta di immersione subacquea ma nello smog. Si ha quasi bisogno di bombole d’ossigeno! Perché lì ci sono ancora tantissime ciminiere di carbone che a volte sono veramente nel centro della città. Ecco questa minaccia di ritorno al carbone di Donald Trump e di pensare che la Green Economy sia nemica dello sviluppo del progresso e del business è veramente molto pericolosa”.
Manlio Grossi