Lorena Loiacono
di Lorena Loiacono
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 MATURITA' 2015, QUARTA PROVA

Ricerche online, sui siti specialistici che parlano di scuola o nei social dove si rincorrono paure e speranze dei candidati alla maturità 2015, dimostrano come tra i ragazzi ci sia bisogno di sapere in che modo sarà strutturato l’esame di Stato 2015.

Come mai tanti dubbi? Perché quest’anno la maturità dovrà rispettare tutte le novità introdotte dalla Riforma Gelmini: dagli istituti tecnici e professionali al Clil. Ma ancora non si sa come.

L’esame di maturità 2015 inizierà con il primo scritto di italiano, mercoledì 17 giugno. Il giorno seguente, giovedì 18, ci sarà la seconda prova di indirizzo e poi la terza prova che, quasi sempre, viene svolta il lunedì dopo il weekend di pausa, quindi lunedì 22 giugno. Comunque a discrezione della commissione d’esame che provvede anche alla stesura delle domande della terza prova che, fino ad oggi, è stata l’unica non nazionale.

SECONDA PROVA - Fino ad oggi, perché da quest’anno le cose potrebbero cambiare. La maturità 2015 infatti è la prima conforme alle novità introdotte dal ministro Gelmini, soprattutto per gli istituti tecnici e professionali in cui dovranno avere più peso i laboratori e la pratica. Quindi sarà messa mano alla seconda prova scritta, quella di indirizzo, per i settori specifici.

TERZA PROVA – Tra i timori più diffusi, c’è l’inserimento di una prova Invalsi. Che sia quindi nazionale ed uguale per tutti. Il test Invalsi potrebbe andare a sostituire la terza prova o addirittura, lasciando intatto il quizzone, andare a creare un quarto scritto. Ma è tutto da decidere. Si parla di possibili novità che saranno chiarite nel decreto apposito per la maturità che arriverà a gennaio. Va considerato comunque che sarebbe difficile organizzare e lanciare una quarta prova, per di più Invalsi, a poco più di 5 mesi dalla maturità 2015: i tempi sarebbero strettissimi. E Roberto Ricci, Dirigente di ricerca INVALSI, ha sottolineato in una delle interviste di Skuola.net che “la politica dell’Istituto, infatti, è quella di annunciare le novità con largo anticipo”.

CLIL – La maturità 2015 segnerà anche il debutto dell’insegnamento in modalità Clil che, dall’anno scolastico 2014-2015, arriva negli ultimi anni di licei e istituti tecnici e professionali e nel triennio del linguistico. La materia non linguistica, insegnata in lingua, dovrà necessariamente apparire in sede di esame. Come? Lo spiega una nota del Miur, del 25 luglio scorso , in cui si spiega che per la terza prova scritta “la scelta della tipologia e dei contenuti da parte della Commissione terrà conto della modalità con le quali l'insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua straniera tramite metodologia CLIL è stato attivato, secondo le risultanze del documento del Consiglio di classe” mentre nella prova orale “per la disciplina non linguistica, il cui insegnamento sia stato effettuato con la metodologia CLIL, il colloquio potrà accertare anche in lingua straniera le competenze disciplinari acquisite, qualora il relativo docente venga a far parte della Commissione di esame in qualità di membro interno”.

DECRETO A GENNAIO - Il decreto sulla maturità è attesissimo anche per sciogliere i nodi della commissione d’Esame: il ministro Giannini infatti ha di recente dichiarato che eventuali novità saranno inserite lì, dopo la scomparsa dalla legge di stabilità della norma che aboliva la commissione mista a vantaggio di quella di soli interni. Una scelta che avrebbe portato 147 milioni di risparmio ma che, nonostante le bozze del testo circolate per giorni, è poi scomparsa dal testo definitivo. Ma c’è ancora tempo per cambiare le regole, proponendo idee e consigli sulla consultazione per la Buona Scuola. Skuola.net ha lanciato la sua proposta sui commissari, proponendo che i tre esterni vengano dalle altre sezioni della medesima scuola. Sarebbero interni all’istituto, quindi a costo zero, ma esterni alla classe e quindi sconosciuti ai ragazzi. Andate a leggere la proposta, cliccando qui per dirci se siete favorevoli o contrari.