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L'esame di Maturità è uno di quei momenti che, nel bene e nel male, rimangono impressi nella mente degli studenti. La prova, che segna il passaggio all'età adulta, viene vissuta con enormi aspettative da parte dei maturandi, specie da chi ha sempre eccelso in tutti e cinque anni delle scuole superiori. 

Per una studentessa di Messina, che sognava di concludere l'avventura al liceo classico con il massimo dei voti, l'esame di Stato si è trasformato suo malgrado in una doccia fredda.

Indice

  1. La delusione per il voto di Maturità
  2. Dodici persone a processo per diffamazione

La delusione per il voto di Maturità

La ragazza, che come riporta La Gazzetta di Messina ha sostenuto le tre prove di Maturità nel 2018, ha visto deluse le sue aspettative quando, sul tabellone riportante i voti finali, ha scoperto di avere ottenuto un 99 su 100.

Un voto di tutto rispetto, certo, ma quando si arriva a un passo dall'ambito traguardo, la delusione può essere cocente.

E cosa ha fatto l'ormai ex studentessa? Quello che farebbe un qualsiasi nativo digitale al giorno d'oggi, scrivendo un post social per sfogare tutta la sua rabbia.

Quel punto in più, infatti, le avrebbe permesso di ottenere una borsa di studio per studiare in una prestigiosa università di Roma. Per questo motivo, nel post, la ragazza ha espresso tutto il suo disappunto per il punteggio ottenuto, ricevendo diversi messaggi di solidarietà da parte degli altri utenti.

Dodici persone a processo per diffamazione

Tra i messaggi, la ragazza ha ottenuto diversi attestati di stima e solidarietà. Ma c'è anche l'altro lato della medaglia.

In quell'occasione, infatti, diversi utenti puntarono il dito contro un commissario esterno: qualcuno con tono pacato ed educato, altri, come spesso accade nella terra dei social, si è lasciato andare a insulti e illazioni.

Parole che non sono passate inosservate: arrivando ai giorni nostri, infatti, ben 12 persone sono finite a processo con il professore divenuto parte lesa nella vicenda.

Gli imputati devono rispondere del reato di diffamazione per avere affermato che il docente “aveva segnato per motivi politici alla studentessa il voto finale di 99/100” offendendendo la sua reputazione. Due giorni fa si è tenuta la prima udienza del processo: la seconda udienza è invece fissata per febbraio 2025.