
La seconda prova di maturità 2018 per i ragazzi del classico potrebbe avere come oggetto una versione di greco, se sarà questa la prescelta dal Miur tra le materie di seconda prova maturità 2018. Ecco quindi alcuni consigli su come affrontare la versione di greco dati da Giorgia Parlato, Dottore di Ricerca in Letteratura greca.
Come fare una versione di Greco alla Maturità
Nell’affrontare un testo dal greco ci si sente spesso dire di leggere l’intera versione più volte e di individuarne la struttura nel periodo. Una operazione di questo tipo richiede tuttavia una lunga consuetudine con la lingua, che spesso i maturandi non hanno avuto modo di acquisire nei soli 5 anni di liceo classico, e rischia, in sede di seconda prova di maturità, di indurre in interpretazioni affrettate o inesatte. Le cinque regole qui proposte fanno perno sui due strumenti più alla portata degli studenti: il testo – con tutti gli indizi che esso fornisce – e un sapiente utilizzo del dizionario.
Possibili autori Greco seconda prova maturità classico
Prevedere su quale autore potrebbe orientarsi la scelta ministeriale per la versione di maturità, se uscisse Greco, è pressoché impossibile. Gli autori più quotati sono quelli che più frequentemente sono stati oggetto di seconda prova negli ultimi anni, Platone, Plutarco, Luciano. Ma attenzione ad Aristotele e Polibio, da un po’ assenti, e non si sottovaluti il magistero di Demostene e Tucidide. Non è poi da escludere che la scelta possa ricadere su un autore inedito tra i banchi dei maturandi, come è accaduto nel 2001 con Epitteto. È tuttavia possibile arrivare adeguatamente preparati alla versione di maturità esercitandosi nella traduzione di alcuni autori modello, rappresentativi ciascuno dello stile di un’epoca e di un genere letterario. Consigliamo, a questo proposito, Demostene per l’oratoria, Platone per la prosa filosofica e Tucidide per la storiografia di età classica, Polibio per l’età ellenistica, Plutarco per l’età imperiale.
Giorgia Parlato - Dottore di Ricerca in Letteratura greca