
Invece il ministro Valditara ha optato per il solo Greco al Classico, adeguandosi alla regola non scritta dell’alternanza di anno in anno tra le lingue “morte” che caratterizzano gli studi classici. E per la sola Matematica allo Scientifico, scongiurando lo spauracchio della Fisica. Un criterio simile ha riguardato la designazione delle materie da affidare ai commissari esterni: se lo scorso anno uno di loro ha preso in carico la prima prova scritta, quest’anno invece in molti casi gli toccherà la seconda.
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Ancora rimandato il ritorno della doppia materia
La seconda Maturità targata Valditara evita quindi di complicare la vita a una generazione già piegata, anche in termini di competenze acquisite, dal Covid e lascia al collega di partito Bussetti il primato di essere stato l’unico ministro a mettere in atto, nel 2019, una scelta consentita dalla riforma dell’esame, figlia della “Buona Scuola” voluta dal governo Renzi. In mezzo ci sono stati, come sappiamo, la pandemia e una serie di esami di maturità a statuto speciale, fino al ritorno alla normalità nel 2023.Gli sconti in nome del brutto periodo trascorso dai maturandi del 2024 però finiscono con la scelta delle materie. Il riallineamento quasi totale con la normativa di riferimento, infatti, non produrrà ulteriori sconti. Agli studenti, perciò, verrà anche chiesto di soddisfare i due requisiti d’ammissione previsti dalla legge sull’esame: lo svolgimento delle prove INVALSI e delle ore curricolari in ambito PCTO (l’ex alternanza scuola-lavoro). Si tratta di adempimenti che erano presenti nella riforma della Maturità, ma che erano stati prorogati di anno in anno. E se nel 2023 era caduto il veto sulla prova INVALSI, quest’anno tocca a quello sui PCTO.
Tornando alle scelte di Viale Trastevere - a parte il caso di Economia Aziendale, che è l’unica opzione possibile per l’indirizzo “Amministrazione, Finanza e Marketing” - negli Istituti Tecnici dove era possibile variare si è scelta una materia diversa rispetto all’anno precedente. Così avremo Discipline turistiche e aziendali per l’indirizzo Turismo; Topografia per l’indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio”; Sistemi e reti per entrambe le articolazioni dell’indirizzo “Informatica e Telecomunicazioni”; Progettazione multimediale nell’indirizzo “Grafica e comunicazione”; Trasformazione dei prodotti per l’articolazione “Produzioni e trasformazioni” degli Istituti agrari (Viticoltura e difesa della vite per l’articolazione “Viticoltura ed enologia”).
Per gli Istituti Professionali, invece, nulla da segnalare sul fronte materie. Questo perché, qui, la seconda prova scritta non riguarda specifiche discipline ma le competenze in uscita e i nuclei tematici fondamentali di indirizzo alle stesse correlati delineati dall’ultima riforma dell’Esame di Stato, datata 2017.
“I maturandi possono tirare un sospiro di sollievo: il temuto ritorno della doppia materia nella seconda prova scritta in quegli indirizzi in cui la normativa consentiva al Ministro la scelta combinata. Uno spauracchio che agitava i sonni di tanti ragazzi, abituati a studiare per essere valutati sulle singole materie in maniera assolutamente distinta. Tuttavia, l’ineludibile regola non scritta dell’alternanza di scelte tra una Maturità e la successiva, regala un paio di amarezze: il Greco al Classico, storicamente più ostico del Latino, proposto nel 2023, e un commissario esterno a valutare le materie di seconda prova, quando dodici mesi fa era toccato a un collega interno. Come non saranno probabilmente contenti gli studenti del Liceo Linguistico, alle prese con la terza lingua straniera. A conti fatti, le scelte che preconizzano la Maturità 2024 sembrano essere state indirizzate nell’ottica di un ritorno completo alla normalità ma senza strappi, probabilmente partendo dalla consapevolezza che i nostri studenti stanno ancora soffrendo un deficit di competenze, prove INVALSI alla mano, rispetto a quanto riuscivano a raggiungere nel 2019”, così Daniele Grassucci, direttore di Skuola.net.