
Le tracce dello scritto di Italiano? “I maturandi le troveranno interessanti”. Quelle della seconda prova, sulle materie d’indirizzo? “Non particolarmente difficili, non inquieteranno lo studente medio”.
L’orale? “Non sarà nozionistico, auspico che si svolga in una forma molto dialogica e serena, infatti è la raccomandazione che abbiamo dato anche ai commissari”.Queste le anticipazioni sull’imminente esame di Maturità affidate dal ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, al portale Skuola.net. Da domani 19 giugno più di 500mila ragazzi torneranno nelle scuole per svolgere le prove scritte e gli esami orali per ottenere, infine, il diploma.
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Il consiglio del Ministro ai maturandi: no stress
“Il vostro nemico principale - afferma - è lo stress. Oggi rilassatevi, quello che avete imparato ormai lo sapete. Siete ragazzi eccezionali, abbiate la consapevolezza del valore che c’è in ognuno di voi”.
Un appello alla serenità che si estende anche alla prova orale, che non sarà un “esame nozionistico”. Anzi, Valditara auspica “che tutto si possa svolgere in una forma quanto più dialogica e in un clima di serenità”. Tradotto in termini pratici, i commissari hanno la facoltà di porre domande sulle materie di loro competenza ma nel contempo sono invitati a far emergere nel colloquio “la maturità e la consapevolezza acquisita”.
L'in bocca al lupo per la Maturità 2024
Immancabile, infine, un personale “in bocca al lupo” ai maturandi: “Voi siete preoccupati per l'esame che state per affrontare, ma invece iniziate a immaginare quello che farete dopo. Questo è un momento di passaggio, è dopo che si costruisce il futuro”. Lo spunto anche per rispondere alla domanda sull’opportunità di svolgere ancora una prova di tal fatta: “Ha ancora un senso - assicura il Ministro - perché è una cesura tra un passato che è ancora quello dell'adolescenza e un futuro dove si diventa cittadini adulti, pienamente responsabili. Grazie anche allo studio fatto”.
Valditara, infatti, ricorda che “la scuola ha due funzioni. Rendere liberi, per far sì che si diventi persone mature, responsabili, senza alcun condizionamento, indipendenti; e la libertà si acquisisce con la cultura. E poi il lavoro: la scuola deve dare degli strumenti per entrare nel mondo del lavoro, della formazione superiore, con già una prospettiva. Questi due pilastri sono fondamentali”.