
SECONDA CHANCE -Se vi state disperando da mercoledì per una regola sbagliata o una data scorretta, nel compito di italiano o negli scritti di indirizzo del giorno seguente, non disperatevi: c’è sempre una seconda opportunità.
E voi, ora, dovete organizzarvi al meglio per non bruciare anche quella. “Se vi siete accorti di aver commesso degli errori – spiega la professoressa Loredana Straccamore, del liceo Newton di Roma – andate a rivedervi la regola giusta e tenetevi pronti: quello sbaglio sarà di certo una delle domande che vi sottoporrà la commissione”.AUTOCORREZIONE – Maturità è anche saper rimediare ai propri errori. E così dovete fare anche voi. Visto che i prof ve lo permettono. Non è un caso, infatti, che gli orali inizino assolutamente dopo la correzione di tutti gli scritti: al candidato durante l’interrogazione vengono mostrati gli scritti, per commentarli insieme ai prof, e gli verrà chiesto di correggere gli errori. Dimostrate quindi di aver riflettuto sullo sbaglio e di saperlo correggere. I docenti apprezzeranno.
CACCIA ALL’ERRORE – Come potete accorgervi di aver sbagliato? Semplice, confrontandovi con i vostri compagni di classe o con le tracce sviluppate dai nostri esperti, pubblicate direttamente su Skuola.net. Versione, compito di matematica o bilancio: c’è tutto sul nostro sito. Scandagliate bene le prove e fatevi trovare pronti. Il vostro errore, se corretto a voce e con sicurezza, sarà di certo ridimensionato e sembrerà piuttosto una svista dettata l’ansia.
DOMANDA CERTA – Se l’orale vi spaventa perché di fatto rappresenta un’incognita e il vostro cruccio è “Che cosa mi chiederanno dopo avermi fatto ripetere la tesina?”, una risposta non ce l’abbiamo: vi chiederanno di commentare gli errori fatti. E allora che aspettate? Mettetevi al riparo e fatevi trovare preparatissimi sull’argomento. Con un colpo solo annullerete la brutta figura. “Se il candidato – assicura la professoressa Straccamore – ha consapevolezza del suo errore, è bene che si vada a rivedere la formula. Io lo farei”.
Lorena Loiacono