
Anche quest’anno, al termine dell’anno scolastico, gli studenti di quinta dovranno vedersela con l’esame di Maturità 2025.
Dopo la prima prova, che si terrà il 18 giugno, e la seconda prova, fissata per il 19 giugno, i maturandi dovranno affrontare il tanto temuto colloquio orale.
Si tratta dell’ultima tappa dell’esame e, spesso, rappresenta il momento più temuto, perché gli studenti si ritrovano faccia a faccia con la commissione d’esame, composta da membri interni ed esterni.
Vediamo insieme come funziona l’orale di Maturità, quali materie potrebbero essere coinvolte e come prepararsi al meglio.
Indice
Come funziona l'orale di Maturità 2025
I colloqui orali prendono il via, generalmente, a partire dal lunedì successivo alle prove scritte, che quest’anno corrisponde al 23 giugno 2025.
Durante la prova orale, lo studente deve affrontare un percorso multidisciplinare basato su un macro-argomento scelto dalla commissione orale di Maturità. Questo punto di partenza può essere:
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una citazione;
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un breve testo;
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un’immagine;
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un problema di matematica o un quesito specifico.
Il candidato dovrà stabilire collegamenti tra le varie discipline, dimostrando una conoscenza globale delle materie studiate. È inoltre obbligatorio inserire un riferimento al tema trasversale di Educazione Civica, che negli ultimi anni ha assunto un ruolo centrale all’interno della Maturità.
Un’altra parte importante del colloquio riguarda la discussione delle esperienze svolte durante il PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento). Questo è il momento in cui lo studente illustra come le competenze acquisite durante i percorsi di alternanza scuola-lavoro si collegano al proprio percorso formativo.
Infine, la commissione terrà conto del curriculum dello studente, un documento che raccoglie il percorso scolastico ed extrascolastico di ogni maturando.
Anche il colloquio orale, come le altre prove, sarà valutato con un punteggio da 0 a 20 punti, che contribuirà al voto finale di Maturità.
Esplorare i collegamenti interdisciplinari
Uno degli aspetti più complessi del colloquio orale di Maturità è la capacità di collegare in modo coerente argomenti di discipline diverse.
La chiave del successo, quindi, sta nel prepararsi a costruire collegamenti interdisciplinari che dimostrino la propria padronanza degli argomenti e la capacità di analisi critica.
Ad esempio, un macro-argomento su un fenomeno storico, come la Seconda Guerra Mondiale, può essere collegato a:
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Letteratura italiana, parlando di un'opera di Primo Levi o di Giuseppe Ungaretti;
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Filosofia, riflettendo sul pensiero di Friedrich Nietzsche o di Hannah Arendt;
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Educazione civica, discutendo il ruolo delle istituzioni democratiche nel prevenire conflitti futuri.
Un altro esempio potrebbe partire da un esercizio di matematica applicato alla statistica, collegandolo a:
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Geografia, per analizzare i dati demografici;
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Scienze naturali, esplorando l’impatto ambientale della crescita della popolazione;
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Economia, riflettendo sulla distribuzione delle risorse.
Prepararsi in anticipo con mappe concettuali o schemi che evidenzino i punti di contatto tra le materie può fare la differenza. Inoltre, esercitarsi a spiegare i collegamenti a voce aiuta a migliorare la sicurezza e la fluidità nell’esposizione.
La griglia di valutazione per il colloquio orale di Maturità
La valutazione della prova orale segue una griglia di valutazione fornita dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, che si basa su cinque indicatori principali. Ogni indicatore è suddiviso in descrittori con punteggi variabili.
Gli indicatori principali sono:
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Acquisizione dei contenuti e dei metodi delle diverse discipline del curricolo, con particolare riferimento a quelle d’indirizzo.
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Capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle tra loro.
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Capacità di argomentare in maniera critica e personale, rielaborando i contenuti acquisiti.
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Ricchezza e padronanza lessicale e semantica, con specifico riferimento al linguaggio tecnico e/o di settore, anche in lingua straniera.
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Capacità di analisi e comprensione della realtà in chiave di cittadinanza attiva, a partire dalla riflessione sulle esperienze personali.
La somma dei punteggi attribuiti a ciascun descrittore determina il voto finale del colloquio orale. La decisione del voto è collegiale e viene presa in accordo tra tutti i commissari. L’ultima parola spetta al presidente della commissione, che ha il compito di garantire l’equità della valutazione.
Domande frequenti sul colloquio orale di Maturità
Molti studenti si chiedono quali siano le domande tipiche del colloquio orale di Maturità. La verità è che non esiste un elenco standard: tutto dipende dal tema scelto dalla commissione e dal percorso che il candidato costruisce durante l’esame.
Ad esempio, una domanda può partire dall’argomento iniziale e svilupparsi in collegamenti con altre discipline. Potrebbero emergere riferimenti all’educazione civica, alle esperienze di PCTO o agli elementi presenti nel curriculum dello studente. Anche le competenze trasversali e le esperienze pratiche possono essere oggetto di approfondimento.