
Cercasi urgentemente commissari esterni. E' questo l'annuncio che potrebbe capitarvi di leggere sui portali di molte scuole italiane. Sì perché anche quest'anno la composizione delle commissioni d'esame della Maturità 2024 è destinata a cambiare all'ultimo minuto.
Sono sempre meno, infatti, i docenti disposti a svolgere il ruolo di commissario esterno: un ruolo per cui si viene pagati molto poco, secondo i diretti interessati, e per cui non varrebbe quindi la pena percorrere lunghe distanze.
Il risultato è che per questa edizione il 10-15% dei docenti esterni verrà pescato tra coloro che sono andati in pensione negli ultimi anni.Leggi anche:
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Le lamentele principali dei commissari designati in origine riguardano l'assegnazione in scuole molto distanti tra loro all'interno dello stesso Comune. A questo si aggiunge il mancato riconoscimento dei rimborsi per gli spostamenti, e un compenso rimasto fermo al 2007: si va dai 1249 euro lordi per i presidenti ai 911 euro per i commissari esterni. Per i commissari interni, invece, il compenso è di 399 euro lordi.
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Per questi motivi, gli Uffici Scolastici Regionali hanno preferito giocare di anticipo, aprendo le iscrizioni per i docenti supplenti che intendono far parte delle commissioni d'esame proprio per fronteggiare le eventuali rinunce. In alcuni casi, i rimedi sono davvero drastici. Alcuni USR, come quello del Lazio, hanno aperto le iscrizioni per le supplenze anche ai docenti pensionati, come prevede la normativa nazionale. Nel dettaglio, questa prevede che possano essere richiamati 'alle armi' tutti coloro che sono andati in pensione da non più di 3 anni.
E, stando ai dati diffusi dall'Associazione Nazionale dei Presidi, per l'edizione 2024 un commissario esterno su dieci sarà un docente in pensione: "Ci sono state diverse candidature tra i docenti pensionati e quasi tutte saranno utilizzate per le sostituzioni, rappresentano circa il 10% del totale nella nostra regione", fa sapere Paola Sabatini, dirigente USR Lazio all'Ansa.