
Sei tra i primi a sostenere l’esame orale di Maturità? Bene, qui di seguito ti elenco una serie di ragioni e di consigli per non farsi prendere dal panico prima della prova orale. Piccole riflessioni che, se ripetute come un mantra, possono salvaguardare il tuo stato emotivo, facendoti guadagnare molte ore di sonno pre-esame.
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5. Essere tra i primi a sostenere il colloquio significa avere più vacanze
Innanzitutto cerchiamo di porre la questione da un punto di vista razionale: essere tra i primi a sostenere il colloquio orale può avere i suoi lati negativi, dato che avrai meno tempo per ripassare e non potrai assistere agli esami degli altri per farti un’idea sulle domande e sull’atteggiamento della commissione. Detto questo, però, passiamo anche ai lati positivi. Perché sì, ce ne sono, e superano di gran lunga la controparte al negativo. Cominciamo infatti con il dire che assistere agli esami degli altri è un buon modo per prepararsi, ma talvolta può anche rivelarsi un’arma a doppio taglio: il passo per farsi montare l’ansia è molto breve! E poi pensala così: ti toglierai subito il pensiero e avrai più giorni di vacanza a disposizione! Non suona così male, no?
4. Fai delle prove e delle simulazioni
Può risultare strano e imbarazzante, ma poco importa se alla fine può essere utile. Per eliminare un bel pezzettone di ansia prima di sederti davanti alla commissione d’esame, ti consiglio di procedere con qualche simulazione. Cosa intendo? Semplice: prendi alcune persone, tra familiari e amici, e costringile a far parte della scenografia d’esame. Fai far loro la parte dei professori e del pubblico e fatti interrogare. Ricostruire il più fedelmente possibile la situazione che poi andrai a vivere in prima persona può avere un effetto positivo sul tuo stato di apprensione. Renderà insomma più familiare la circostanza, diminuendo l’impatto emotivo.
3. La commissione è composta da umani, proprio come te
Ci metto la mano sul fuoco: la commissione d’esame non è composta né da robot né da mostri, ma da persone, proprio come me e te. Un pensiero scontato? Sì, ma neanche così tanto. Parti dal presupposto che l’intento dei commissari non è quello di trascorrere una divertente giornata all’insegna della tortura! Sono persone, stanno lavorando, e sicuramente sono più propensi a far andare tutto liscio piuttosto che a scatenare un dramma. Ricorda sempre che, di norma, i professori tengono molto agli studenti, anche se a volte non lo danno a vedere, mostrandosi più severi di quello che sono.
2. Goditi il momento
Questo è il tipico consiglio che proviene da chi ci è già passato. Da chi, quindi, nel bene e nel male, è meno coinvolto di te. Pertanto lo so che può risultare fastidioso sentirselo dire. Però… te lo dico lo stesso: goditela. Non ricapiterà un altro esame di Stato (o almeno così dovrebbe essere), quindi cerca di farti valere e di far fruttare i tuoi anni di scuola. Sentiti come un attore che va in scena. Questo è il tuo momento!