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Le cose più strane che succedono durante i 100 giorni alla Maturità articolo

Il sogno di tutti noi maturandi, sarebbe affrontare la mini-fuga dei 100 giorni alla maturità 2019 dovendo spendere il meno possibile. Qui entra in gioco la raccolta fondi più strana a cui ogni studente abbia mai assistito.


Aggirarsi per i corridoi chiedendo soldi con le facce tristi di chi deve affrontare un esame tutto tranne che semplice, non è un'opzione per noi. Devo dire che in cinque anni ne ho viste davvero tante. E ora essere protagonista di questa giungla, mi fa un po' strano.
Per chi ancora non ha mai assistito a questo evento straordinario e non sa di cosa sto parlando, quello che accade è più o meno questo.

La raccolta fondi meno sobria di sempre

Un mese circa prima dei 100 giorni (quest'anno 11 marzo) si comincia a pensare ad una specie di "spettacolino" con cui intrattenere studenti e professori.
Non mancano costumi assurdi e musica a tutto volume. Il giorno stabilito, conciati peggio di carnevale, si gira per le classi interrompendo per massimo 10 minuti le lezioni e fondamentalmente si fa casino inscenando i peggio remake di Grease, cantando canzoni storpiate e dando spettacolo. Ovviamente non mancano le strategie, architettate al millimetro settimane prima. Un paio di compagni di classe vengono incaricati, alla fine della messa in scena, di raccogliere i soldi girando tra i banchi.
Ecco questa è l'occasione di dire, un'euro fa la differenza! Se ogni studente ci regalasse qualcosa avremmo tutti i soldi necessari per goderci quest'esperienza al massimo. Tanto poi toccherà anche a voi!

Maturandi che si improvvisano cuochi

Oltre questi spettacoli, che a volte sfociano nel pietoso, visto il giorno di lezioni che perdiamo, durante la ricreazione allestiamo una specie di bar per guadagnare gli ultimi spicci. Anche questo è un lavoro di squadra, ognuno porta qualcosa homemade destinato a questo "mercatino solidale". Immaginate cosa esce fuori!

Anche gli odi più profondi si risolvono con un brindisi

I 100 giorni sono una festa di tutta la classe, nessuno escluso, quindi anche chi si odia dovrà mettere da parte il risentimento per brindare insieme e condividere il divano. Accoppiate che fino all'altro ieri sarebbero state impensabili, per un giorno saranno possibili. L'indomani tanto si torna alle solite bastardate in classe.

I professori mostrano un lato umano

Tutti abituati a vederli incavolati e seri, sempre pronti a interrogare gli impreparati e a terrorizzare la classe. Avvicinandosi i 100 giorni vedi che cambiano volto. Sperano anche di essere invitati alla cena dei 100 giorni. Permettono addirittura di saltare le loro preziose ore per bighellonare tra le classi. Mi sa che si divertono più di noi a vederci conciati in quei modi assurdi.

Per un momento (solo uno) le altre classi ci invidiano

I 100 giorni sono la cosa migliore del quinto anno. Tutto il resto fa schifo. A parte che sei maggiorenne e puoi portare la giustificazione firmata da te e venire a scuola con la macchina. Sì, però devi fare gli esami, devi studiare (e non fare finta), ti perdi gli scioperi e le autogestioni perché non puoi fare arrabbiare i prof, ecc. Insomma un anno da santarelli. A parte i 100 giorni. E infatti vedi negli occhi dei primini quell'espressione, mentre stai facendo festa: "Beati loro, come si divertono, e come sono uniti"! Tranquilli, è passeggero.

Madri e padri sembrano inconsapevoli di ciò che succederà

Hanno sempre rotto le scatole, torna presto, non fare questo e non fare quello. Ma come per magia - sarà che ormai siamo grandicelli - sembra che siano d'accordo con (quasi) qualsiasi cosa si organizzi. "Bravi, festeggiate - ti dicono con i lucciconi agli occhi - è l'ultimo anno, lo ricorderete per sempre". E tu ti chiedi come mai non siano preoccupati del casino che tu e la tua classe farete a scuola e fuori scuola. Non sapendo che risposta darti, approfitti di questa strana situazione allontanandoti in punta di piedi.
Forse tra le altre cose hanno anche capito che non bisogna mai contrariare un maturando a 100 giorni dall'esame!

Susanna Galli