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B C O C
Ora, applicando il teorema dei seni rispettivamente ai triangoli e si hanno le due
OAC BOC
proporzioni : : e , dalle quali le due funzioni originali sono
: cos :
α β α γ
= =
f sen r sen g r sen cos
' '
α α
⋅ ⋅
r
CC OC
r sen
( ) ( )
,
e = , per cui i loro rapporti
date dai due rapporti , =
α α
= =
g n
f m cos ' '
β γ
sen
OD EE
cos
α γ γ β
f sen sen sen g
diretti ed inversi sono e .
α α
= ⋅ = =
tag ctg
cos cos cos
α
β β γ
g f sen
Le due funzioni e come detto sono periodiche (periodo 2 ) ed anche se nei grafici delle figg.
π
f g
2 a, b relative alla sola risultano linee spezzate, sono generatrici di curve simili a cuspidi ed a
f,
parabole (analogamente per la rispettivamente per valori di ed come si può
g(n,x)), m,n<0 m,n>0,
rilevare dagli sviluppi delle relative curve della :
f(m,x) 2
figg. 2 a, b
La curva della funzione per ogni m reale negativo esclusi ha un periodo di 2 e si
π
f(m,x) -1<m<0,
( )
,
sviluppa nell’intervallo simmetricamente rispetto all’origine degli assi.
π π
− + ( )
e e un minimo in corrispondenza
Questa ha un massimo nei punti di ascissa π π
− +
dell’ascissa nulla. +
La curva della funzione per ogni m appartenente ad esclusi gli ha un periodo di 2 e
π
f, R 0<m<1,
( )
0
, 2
si sviluppa nell’intervallo simmetricamente rispetto ai punti di ascissa , ove ha un
π π
massimo; presenta due minimi in corrispondenza dei punti di ascissa nulla e 2 .
π
Le due funzioni generalizzate si hanno con OC=r, OA=r/m, OB=r/n:
r r
( ) ( )
2 2
, 1 2 cos e , 1 2 sin ,
α α α α
= + − = + −
f m m m g n n n
m n
per 1 nel II e III quadrante ed 1 nel I e IV quadrante;
− > > −∞ ∞ > >
m m
per 1 nel III e IV quadrante ed 1 nel I e II quadrante.
− > > −∞ ∞ > >
n n 3
Dentro di noi i principi della geometria euclidea
Nella rivista “Science” , vol. 213, n. 4513 (1981), alla pag. 1275 è riportato un articolo, dal quale si
deduce che sarebbero dentro di noi i principi della geometria euclidea.
Infatti, una serie di esperimenti ha dimostrato che un bambino di due anni e mezzo, cieco dalla
nascita (e così pure bambini e adulti vedenti, ma bendati), può individuare il percorso tra due
oggetti e , dopo essere andato verso ciascuno di essi, partendo da un terzo punto .
A B C
Per fare ciò, il bambino deve individuare le distanze ed il rapporto angolare dei percorsi e quindi
dedurre l’angolo del nuovo percorso.
In sintesi e servendosi della fig. 3 possiamo dire che il bambino effettuati i percorsi e ,
CA CB
calcola le stesse distanze, gli angoli e
β γ
Fig. 3
e in B̂ o
individuando il percorso calcolando la relativa
e quindi deduce gli angoli in  AB BA
distanza. Questi risultati dimostrano che il movimento del bambino cieco è guidato dalla
conoscenza delle proprietà euclidee dello spazio e dalle leggi necessarie per trarre le deduzioni
basate su tali proprietà. α α
Applicazione delle funzione periodiche f(m, ) e g(n, ) al caso precedente
Quanto detto sopra mi ha suggerito l’applicazione delle due funzioni periodiche, precedentemente
studiate . Per esporre l’argomento mi rifarò alla fig. 4, che costituisce un
α α
f(m, ) e g(n, )
completamento, a livello trigonometrico, della fig. 3. 4
fig. 4 r r
Il problema è quello di calcolare la distanza , essendo noti , , e , senza
α = =
AB r OA OB
m n
applicare il Teorema di Pitagora. È fondamentale considerare unitario, per cui =
=
OC r AC
e
α α
BC
f(m, ) = g(n, ).
Dai triangoli e , per il teorema dei seni ho rispettivamente:
OAC OBC sin ( )
α
⋅
r sin α
r
r
sin : ( ) sin : , da cui si ha sin , arcsin , cioè per ,
δ α δ δ
= = = ∈
f h N
m m
⋅
m f
sin α
⋅
r
( ) h
1 ed anche
δ π
= + −
h ⋅
m f ( )
sin 90 α
⋅ −
r
( )
r
sin : ( ) sin 90 : , da cui si ha sin ,
ε α ε
= − =
g
n ⋅
n g
cos
( ) α
⋅
sin 90 r
α
−
r ( ) h
arcsin , cioe` 1 .
ε ε π
= = + −
h
n ⋅
n g
∧ , nel triangolo applico il teorema dei seni ed ho:
Essendo δ ε
= +
CB
A ABC
∧
sin
B ∧ ∧
f ο
, ma e quindi ho:
180
δ ε
= = − + +
B A
∧
g sin A
∧ ∧
ο
sin 180 sin
δ ε
− + +
A δ ε
+ + ∧ ∧
A ( ) ( )
sin cos cos sin
δ ε δ ε
+ + +
A A
f f f
; ; ;
= = =
∧ ∧ ∧
g g g
sin sin
A A A 5
∧
cos ( )
cos
A δ ε
∧ ∧ − ⋅ +
f f f g
( ) ( ) ( ) ( )
cos sin ; cot sin cos ; cot ;
δ ε δ ε δ ε δ ε
+ + + = + = − + =
A A
g g ( )
sin
∧ δ ε
⋅ +
g g g
sin A ( )
cos δ ε
∧ − ⋅ +
f g
1
per cui cot ,
−
π
= +
A k g
( )
sin δ ε
⋅ +
g
∧
sin
⋅ C
g
∧ 1
ovvero −
π
= +
A k tg
∧
cos
− ⋅ C
f g
Infine dal triangolo per il teorema dei seni ho:
ABC ∧
sin
⋅ C
g
∧ ∧ ∧
: sin : sin e quindi e sostituendo il valore di trovato sopra si ha:
= =
C A A
AB g AB ∧
sin A
∧
sin
⋅ C
g .
=
AB
∧
sin
⋅ C
g
1
sin −
tg
∧
cos
− ⋅ C
f g
Il procedimento seguito ha consentito la risoluzione di un triangolo qualunque. ∧
La fig.4, alla luce delle integrazioni (in verde), riporta la fig.3, per cui essendo γ β δ ε
− = + = C
si può sostituire detto angolo nell’equazione risolvente , cioè
AB
( )
sin γ β
⋅ −
g , detto procedimento trigonometrico corrisponde al
=
AB
( )
sin γ β
⋅ −
g
1
sin −
tg
( )
cos γ β
− ⋅ −
f g
procedimento euclideo di calcolo inconscio che fa con la mente il bambino, che si ribadisce:
il bambino di due anni e mezzo, cieco dalla nascita (e così pure bambini e adulti vedenti, ma
bendati), può individuare il percorso tra due oggetti e dopo essere andato verso ciascuno di
A B,
essi, partendo da un terzo punto C.
Per fare ciò, il bambino deve individuare le distanze ed il rapporto angolare dei percorsi e quindi
dedurre l’angolo del nuovo percorso.
IN REALTÀ COL PROCEDIMENTO DI CUI SOPRA SI SONO UGUAGLIATI
e CB , NONCHE` SI E` DEDOTTO L' ANGOLO DA
= =
CA f g
∧ ∧
A
E SI SONO CALCOLATI E AB .
γ β
− = C α α
Altre applicazioni delle funzione periodiche f(m, ) e g(n, )
Una quadratura del cerchio
Considerata la fig. 5 nella quale è stato disegnato il cerchio di raggio unitario, in cui è inscritto un
quadrato i cui vertici coincidono con i quattro punti delle intersezioni con gli assi ed la cui
x y 6
2 1
origine è Inscritto in detto quadrato vi è il cerchio di raggio = , la cui area è
=
O. OL 2 2
2
1 π
.
π
= ⋅ =
S
o 2 2
fig. 5
1 π
( ) 2
Se si prende la funzione periodica , 1 2 cos , per si ha:
α α α
= + − =
f m m m 2
m
1 1 1
π π
2 2
, 1 2 cos 1 1 . (1)
= + − = + = +
f m m m m 2
2 2
m m m 1 π
2
2
Ora, si calcolerà il valore di che permetterà di avere . Infatti da 1 , con
= + =
m f S 0 2 2
m
2 1 2
2 π −
2 e
semplici passaggi si ha ; .
= =
= m
m 2 2
2 π
π −
− m 2
π π
−
( )
2 1
Sostituendo il valore di nella (1) si ha , che è proprio il lato del
π = + =
f
m 2 2
2 1
quadrato equivalente al cerchio di raggio , perché come anticipato è
=
OL = 2 2
π
2
( ( )
) .
π = =
f S 0 2 7
Detta quadratura del cerchio, per quanto sia impossibile ottenerla con riga e compasso e malgrado
non ci sia liberati dagli irrazionali, è stata ottenuta per le sole vie geometrica e grafica, avendo fatto
π
π si è avuto cos 0 .
a meno della via trigonometrica in quanto nella funzione periodica ,
=
f m 2
2
2
1 r
Qualora si volesse prendere in considerazione un altro cerchio, ad es. di raggio ,
= =
OM r 2 2
la quadratura avverrebbe con l’equivalenza del quadrato di lato 2
π π
r r r
2 2
, 1 2 cos 1
. Infatti essendo l’area del cerchio ,
π
= + − = + =
f m r m m m S 0 , r
2 2 2
m m
2 2 2
r r
2
dall’uguaglianza 1
. si ottiene con semplici passaggi il valore di
π =
+ = m
m 2
2
π −
m
che sostituito nella permette di avere l’area del quadrato equivalente al cerchio