In questo appunto si analizza la teoria del matematico Georg Cantor attraverso alcuni semplici esempi.
Il punto di partenza di tale teoria sono gli insiemi infiniti, cioè quegli insiemi che hanno un numero infinito di elementi. Ad esempio la retta è formata da infiniti segmenti. L'insieme dei segmenti di una retta è dunque infinito.
Anche i numeri rappresentano insiemi infiniti. Esistono vari insiemi di numeri, alcuni dei quali sottoinsiemi di altri: naturali, razionali, irrazionali, reali...
Ricordiamo che i numeri reali sono formati dall'insieme dei numeri razionali e quello dei numeri irrazionali (sono numeri come
Senza dubbio, quello dei numeri reali non è solo un insieme infinito, ma è anche innumerabile (un insieme è numerabile se i suoi elementi sono in numero finito, oppure se si può stabilire una corrispondenza biunivoca con la serie dei numeri naturali
Cantor impostò allora la seguente questione: tra gli insiemi infiniti alcuni hanno la stessa cardinalità (e quindi sono equipotenti, cioè hanno lo stesso numero di elementi), come l'insieme dei numeri naturali, i numeri pari o razionali.
Esistono poi insiemi, come quello dei numeri reali, che sono ugualmente infiniti, ma che "sembrano" avere più elementi dei tre precedenti.
A questo punto Cantor si avventurò allora in una delle idee più rivoluzionari della storia della matematica: tutti gli infiniti sono uguali o ce ne sono di più grandi e più piccoli?
Come punto di partenza aveva un infinito, quello dei numeri naturali.
Cantor riconobbe che l'insieme
Allo stesso modo,
Questo posta anche alla conclusione che due segmenti, indipendentemente dalla loro dimensione, hanno lo stesso numero di punti. Questo può sembrare sorprendente, ma la dimostrazione è molto semplice:
Dati due segmenti

Dato un punto
Il punto
Sulla base di queste teorie, Cantor riesce ad arrivare ad ulteriori dimostrazioni. Prendiamo il quadrato ottenuto a partire da un qualsiasi segmento.
Cantor riesce a dimostrare che anche il numero dei punti contenuti nel quadrato è un insieme la cui cardinalità è
Cantor fa ancora un altro passo e, col quadrato come base, costruisce un cubo.
Di nuovo Cantor dimostra che anche il numero dei punti contenuti nel cubo è