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Insegnando agli studenti del primo anno del corso di laurea di ingegneria, si nota che il problema più grosso è la conoscenza delle leggi matematiche "semplici", tipo le disequazioni o la geometria analitica.
Beh, per ovviare a questo problema avevo creato questa mini dispensa: ovviamente potrebbe essere ampliata ulteriormente... quindi mi auguro che chi la legga e la usi possa consigliarmi cos'altro aggiungere per renderla più completa. Ovviamente, ogni critica alla forma e ai contenuti è ben accetta.
2 RICHIAMI DI MATEMATICA ELEMENTARE
Per essa si applica la formula risolutiva √ 2
−b ± b − 4ac
(11) x = ,
1/2 2a 2
la quale, a seconda dei valori assunti dal discriminante ∆ = b − 4ac, ammette:
(i) due soluzioni reali distinte per ∆ > 0,
(ii) due soluzioni reali coincidenti, pari a −b/(2a) per ∆ = 0,
(iii) nessuna soluzione reale (due soluzioni complesse coniugate) per ∆ < 0.
Le radici dell’equazione soddisfano poi alle relazioni
b c
(12) x + x = − , x · x = .
1 2 1 2
a a
La disequazione di primo grado
ax + b ≤ (≥)0
ammette come soluzione b
(13) x ≤ (≥) − , a > 0,
a
b
(14) x ≥ (≤) − , a < 0.
a
Per la risoluzione della disequazione
2
ax + bx + c > (<)0, a > 0,
si faccia riferimento alla seguente tabella (i casi per a < 0 si trattano in maniera
analoga cambiando opportunamente i segni).
2 2
∆ ax + bx + c > 0 ax + bx + c < 0
> 0 x < x , x > x , (x < x ) x < x < x
1 2 1 2 1 2
=0 ∀ x ∈ R \ {−b/a} @ x ∈ R
< 0 ∀ x ∈ R @ x ∈ R
1.3. Radicali. Sia a ∈ R, n un numero naturale. Per radicale del radicando a di
indice n si intende il numero √ a.
n
Si osservi che, quando n è pari, è necessario che a ≥ 0, viceversa le radici di indice
dispari si intendono per qualsiasi numero reale. Inoltre, nel caso pari parleremo
di radice aritmetica di a quando la si sceglierà senza segno (o, per meglio dire,
con segno positivo), mentre parleremo di radice algebrica di a intendendo quella
con segno positivo o negativo (ciò è dovuto al fatto che un numero positivo e il
suo opposto, elevati ad una potenza pari, danno lo stesso valore). Nel caso delle
RICHIAMI DI MATEMATICA ELEMENTARE 3
radici dispari, invece, il segno della radice sara concorde a quello del numero a.
Utilizzeremo spesso anche la seguente notazione:
√ 1/n
a = a .
n
Valgono allora le seguenti proprietà per i radicali:
1.3.1. Somma. Due radicali si possono sommare se e solo se hanno uguale indice e
uguale radicando.
1.3.2. Prodotto. Si ha √ √
√ m nm m n
a · b = a · b ,
n
o equivalentemente 1/n 1/m m n 1/(nm)
a · b = (a · b ) .
1.3.3. Quoziente. Si ha √ √
√ m nm m n
a : b = a : b ,
n
o equivalentemente 1/n 1/m m n 1/(nm)
a : b = (a : b ) .
1.3.4. Potenza. Si ha √
√ m n m
a) = a ,
( n
o equivalentemente 1/n m m/n
(a ) = a .
Si ha
1.3.5. Radice. q √ √
m a = a,
n nm
o equivalentemente 1/n 1/m 1/(nm)
(a ) = a .
1.3.6. Razionalizzazione. Quando un radicale si presenta al denominatore di una
frazione è conveniente razionalizzare tale espressione, i.e. rendere il denominatore
un numero razionale. Nel seguito riportiamo alcuni casi importanti:
√
n n−m
1 a
√
(i) = , m < n.
a
m
n a √
√
1 a ∓ b
√
(ii) = .
√ a ± b
a ± b
√ √
√
3 3
3
2 2
1 a ∓ ab + b
√ = .
(iii) √ a ± b
3
a ± b
3
4 RICHIAMI DI MATEMATICA ELEMENTARE
1.4. Disequazioni irrazionali. Diamo di seguito lo schema risolutivo delle dise-
quazioni della forma p p
n n
(1) f (x) > g(x), (2) f (x) < g(x).
(i) n dispari.
L’equazione (1) diviene semplicemente n
[f (x)] < g(x).
Analogamente la (2) n
[f (x)] > g(x).
(ii) n pari.
L’equazione (1) equivale al sistema
g(x) ≥ 0
f (x) > 0
(15) .
n
(f (x)) > g(x)
L’equazione (2) corrisponde ai due sistemi di equazioni
½ ½
g(x) ≥ 0 f (x) ≥ 0
(16) .
n
f (x) < 0 (f (x)) < g(x)
Una succesione, indicata con il simbolo {a } è
1.5. Successioni e progressioni. n
un’applicazione che ad ogni numero naturale n associa un numero reale a . Parti-
n
colari tipi di successioni sono le progressioni.
1.5.1. Progressioni aritmetiche. Una progressione aritmetica è una succesione {a }
n
(finita o infinita) di termini tali che la differenza tra un termine e il precedente
risulta costante: tale costante viene detta ragione della progressione. In simboli
a − a = d, ∀ n ∈ N.
n+1 n
Ne segue che i termini di una progressione aritmetica si scrivono in forma generale
come a = a + d.
n+1 n
Si osservi che, essendo a = a + d,
2 1
a = a + d = a + 2d,
3 2 1
a = a + d = a + 3d, . . .
4 3 1
ne segue la seguente formula chiusa per il generico termine di una progressione
aritmetica
(17) a = a + nd.
n+1 1
Dalla precedente si ricavano anche le seguenti formule:
a − a
a − a n+1 1
n+1 1 , n = .
d = n d
In generale, noto il termine a , il generico termine a con n > s è dato da
s n
a = a + (n − s)d.
n s
La somma di n termini di una progressione aritmetica è data dalla seguente formula:
(a + a )n
1 n
(18) S = .
n 2
RICHIAMI DI MATEMATICA ELEMENTARE 5
1.5.2. Progressioni geometriche. Una progressione geometrica è una succesione {a }
n
(finita o infinita) di termini tali che il rapporto tra un termine e il precedente risulta
costante: tale costante viene detta ragione della progressione. In simboli
a n+1 = q, ∀ n ∈ N.
a
n
Ne segue che i termini di una progressione geometrica si scrivono in forma generale
come a = a · q.
n+1 n
Si osservi che, essendo a = a · q,
2 1 2
a = a · q = a · q ,
3 2 1 3
a = a · q = a · q , . . .
4 3 1
ne segue la seguente formula chiusa per il generico termine di una progressione
aritmetica n
(19) a = a · q .
n+1 1
Dalla precedente si ricavano anche le seguenti formule:
r a log a − log a
n+1 n+1 1
q = , n = .
n a log q
1
In generale, noto il termine a , il generico termine a con n > s è dato da
s n
n−s
a = a · q .
n s
La somma di n termini di una progressione aritmetica è data dalla seguente formula:
n
1 − q
(20) S = a · .
n 1 1 − q
Si osservi che, se la progressione geometrica consiste di infiniti termini, si hanno i
seguenti due casi per la somma:
n
(i) se |q| > 1, poiché q cresce indefinitamente per n sempre più grande, la
somma risulta infinita; n
(ii) viceversa, se |q| < 1, q tende a divenire sempre più prossimo a 0 per n
grande, e quindi la somma è pari a a
1
S = .
∞ 1 − q
2. Richiami di geometria Analitica
2
Nel seguito, si identifica R con il Piano Cartesiano ortogonale xOy. Le let-
tere maiuscole A, B, C, . . . indicheranno punti del piano di coordinate rispettive
(x , y ), (x , y ), (x , y ), . . ., mentre le lettere minuscole indicheranno punti sulla
A A B B C C
retta reale R.
Dati due punti A(x , y ), B(x , y ) nel piano, la loro distanza (euclidea) è data
A A B B
da p 2 2
(21) |AB| = (x − x ) + (y − y ) ,
B A B A
mentre il punto medio M ha coordinate
x + x y + y
A B A B
(22) x = , y = .
M M
2 2
6 RICHIAMI DI MATEMATICA ELEMENTARE
2.1. La retta.
2.1.1. Equazione della retta parallela agli assi cartesiani.
(23) y = k, k ∈ R,
equazione della retta parallela all’asse delle ascisse (eq: y = 0).
(24) x = k, k ∈ R,
equazione delle retta parallela all’asse delle ordinate (eq: x = 0).
2.1.2. Equazione della retta passante per l’origine.
(25) y = mx, m ∈ R,
dove la costante m è detta coefficiente angolare della retta.
2.1.3. Equazione della retta generica.
(26) y = mx + q, m, q ∈ R,
dove m è come prima e q viene detto intercetta all’origine.
2.1.4. Equazione generale di una retta.
(27) ax + by + c = 0, , a, b, c ∈ R,
in cui, a seconda delle scelte di a, b, c, si ricavano i casi precedenti.
2.1.5. Problemi relativi alla retta. Diamo di seguito alcune informazioni sulla riso-
luzione di problemi relativi alle rette.
A) Condizione di parallelismo
0 0
Due rette r, r sono parallele se e solo se i loro coefficienti angolari m, m sono uguali.
B) Condizione di perpendicolarità
0 0
Due rette r, r sono perpendicolari se e solo se i loro coefficienti angolari m, m sono
l’uno l’antireciproco dell’altro, i.e. 1
0
(28) m = − .
m
C) Retta per un punto e di dato coefficiente angolare
Dato il punto A(x , y ), l’equazione della retta passante per esso e di coefficiente
0 0
angolare dato m è
(29) y − y = m(x − x ).
0 0
D) Retta passante per due punti
Dati i punti A(x , y ), B(x , y ), l’equazione della retta passante per essi è
1 1 2 2 y − y
2 1
(30) y − y = (x − x ),
1 1
x − x
2 1
dove y − y
2 1
(31) m = ,
x − x
2 1
è l’espressione del coefficiente angolare di tale retta.
RICHIAMI DI MATEMATICA ELEMENTARE 7
E) Intersezione tra due rette
0
Date due rette r, r i loro punti di intersezione si ricavano risolvendo il sistema
formato dalle loro equazioni. Si possono verificare tre casi distinti:
(i) il sistema ammette una sola soluzione: le rette si intersecano in un solo punto;
(ii) il sistema ammette infinite soluzioni: le rette sono coincidenti;
(iii) il sistema non ammette soluzioni: le rette sono parallele.
F ) Distanza di un punto da una retta
Sia P (x , y ) un punto non appartenente alla retta r di equazione y = mx + q o
0 0
ax + by + c = 0. La distanza del punto P dalla retta r è data da
|mx − y + q|
0 0
√
(32) d = ,
2
1 + m
nel primo caso e |ax + by + c|
0 0
√
(33) d = 2 2
a + b
nel secondo caso. Si definisce circonferenza il luogo dei punti del piano aventi
2.2. La circonferenza.
distanza costante r (detto raggio) da un punto fisso C (detto centro).
Se il centro ha coordinate C(α, β), la circonferenza di centro C e raggio r ha
equazione 2 2 2
(34) (x − α) + (y − β) = r .
Svolgendo i quadrati nel precedente si ottiene l’equazione equivalente
2 2
(35) x + y + ax + by + c = 0
dove si è posto 2 2 2
a = −2α, b = −2β, c = α + β − r .
Si osservi che, nota l’equazione della circonferenza nella seconda forma, si risale alle
coordinate del centro e al raggio per mezzo delle identità
p
a b 1 2 2
α = − a + b − 4c.
, β = − , r =
2 2 2
2.2.1. Problemi relativi alla circonferenza. Diamo alcuni metodi risolutivi per par-
ticolari problemi relativi alla circonferenza:
A) Intersezione tra circonferenza e retta
Data la circonferenza C e la retta r, la loro intersezione è data risolvendo il sistema
delle equazioni che le rappresentano. Tale sistema può avere:
(i) due soluzioni: la retta seca la circonferenza in due punti;
(ii) una soluzione: la retta è tangente alla circonferenza nel punto di intersezione;
(iii) nessuna soluzione: la retta è esterna alla circonferenza.
B) Intersezione tra due circonferenze
0 0 0
Date le circonferenze C e C , di centri C e C e di raggi r e r , la loro intersezione
è data dal sistema delle equazioni che le rappresentano. Detta d la distanza tra i
centri, tale sistema può avere: 0
(i) due soluzioni: le circonferenze si intersecano in due punti (e si ha d < r + r );
8 RICHIAMI DI MATEMATICA ELEMENTARE
0
(ii) una soluzione: in tal caso, se d = r + r , le circonferenze sono tangenti
0
esterne, mentre se d = |r − r | le circonferenze sono tangenti interne;
0
(iii) nessuna soluzione: in tal caso, se d > r + r le circonferenze sono disgiunte
0
esterne, se d < |r − r | le circonferenze sono disgiunte interne, mentre se d = 0 le
circonferenze sono concentriche.
C) Circonferenza passante per tre punti
Dati i tre punti A(x , y ), B(x , y ), C(x , y ), l’equazione della circonferenza pas-
1 1 2 2 3 3
sante per essi si ottiene risolvendo il sistema
2 2
x + y + ax + by + c = 0
1 1
1 1
2 2
x + y + ax + by + c = 0
(36) 2 2
2 2
2 2
x + y + ax + by + c = 0
3 3
3 3
nelle incognite a, b, c.
D) Retta tangente ad una circonferenza passante per un punto
2 2
Sia C una circonferenza di equazione x + y + ax + by + c = 0, P (x , y ) un punto
0 0
nel piano (esterno o sulla circonferenza). Si osservi che per P passano infinite rette
di equazione r : y − y = m(x − x ), m ∈ R.
0 0
Per trovare quali tra queste rette sono tangenti alla circonferenza data si procede
al modo seguente:
(i) si scrive il sistema tra l’equazione di C e quella di r, ottenendo una equazione
di II grado in x a coefficienti dipendenti da m;
(ii) si impone che il discriminante di tale equazione sia uguale a zero, in modo
da ottenere una equazione nella sola incognita m;
(iii) si risolve quest’ultima equazione: le sue radici sono i coefficienti angolari
delle rette tangenti alla circonferenza data.
2.3. La parabola. La parabola è il luogo dei punti del piano equidistanti da una
retta fissa d, detta direttrice, e un punto fisso F , detto fuoco.
Una parabola è poi caratterizzata da altri due elementi: un asse di simmetria
s, perpendicolare alla direttrice e passante per il fuoco, e un vertice V , giacente
sull’asse di simmetria. L’equazione generale di una parabola, con asse di simmetria
parallelo all’asse delle ordinate, è 2
(37) y = ax + bx + c
e in tal caso, si ha per i suoi elementi carratteristici
¶ µ ¶
µ ∆ b 1 − ∆