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In questo appunto vedremo una serie di teoremi legati ai triangoli, siano essi scaleni, isosceli o equilateri. Difatti, se un triangolo è un poligono formato da tre lati e tre angoli, un insieme così vasto conterrà degli elementi altrettanto vari tra di loro. Per questa ragione esistono dei criteri secondo i quali si classificano determinati tipi di triangoli; che vedremo meglio nei paragrafi successivi. Classificazione dei triangoli, disuguaglianze e formulario articolo

Indice

  1. Primo teorema dell'angolo esterno
  2. Classificazione dei triangoli
  3. Disuguaglianze tra gli elementi di un triangolo
  4. Disuguaglianza triangolare
  5. Disuguaglianza tra gli elementi di due triangoli
  6. Esistenza e unicità
  7. Triangolo scaleno: formule dirette e formule inverse

Primo teorema dell'angolo esterno

L'enunciato del teorema è il seguente:

In un triangolo qualunque ogni angolo esterno è maggiore di ciascuno degli angoli interni non adiacenti ad esso.

Vediamo ora alcune importanti conseguenze di questo teorema:

  • In un triangolo qualunque la somma di due angoli interni è minore dell'angolo piatto (cioè minore di
    [math] 180^{\circ} [/math]
    .) Tale affermazione risulta vera anche se consideriamo la somma degli angoli interni di un triangolo: la somma di tutti e tre gli angoli interni è infatti pari a
    [math] 180^{\circ} [/math]
    . Da ciò segue che due addendi saranno sicuramente strettamente minori della somma totale, cioè l'angolo piatto;
  • Un triangolo non può avere due angoli retti, o la somma degli angoli interni eccederebbe
    [math] 180^{\circ} [/math]
    , e questo ovviamente non è possibile;
  • Un triangolo non può avere due angoli ottusi, per motivazioni analoghe al punto precedente;
  • Un triangolo non può avere un angolo retto e uno ottuso, per ragioni legate alla somma degli angoli;
  • Un triangolo ha almeno due angoli acuti, come conseguenza dei punti precedenti;
  • Gli angoli alla base di un triangolo isoscele sono sempre acuti, altrimenti avremmo lo stesso assurdo di cui si parla nel secondo e nel terzo punto.

Classificazione dei triangoli

Considerando il fatto che in un triangolo qualunque ci sono almeno due angoli acuti, possiamo classificare i triangoli in base ai loro angoli:

  • Un triangolo con tre angoli acuti si dice acutangolo;
  • Un triangolo con un angolo ottuso si dice ottusangolo;
  • Un triangolo con un angolo retto si dice rettangolo.

Il triangolo rettangolo è un triangolo in cui anche i lati assumono dei nomi particolari.

In particolare, in un triangolo rettangolo, i lati adiacenti all'angolo retto si dicono cateti, mentre il lato opposto all'angolo retto si dice ipotenusa.
Un'ulteriore classificazione dei triangoli è effettuata in funzione dei lati. Un triangolo con tutti e tre i lati diversi è detto scaleno, un triangolo con due lati uguali e uno diverso è detto isoscele, altrimenti un triangolo con tutti e tre i lati è detto equilatero.

Per ulteriori generalità sui triangoli, vedi anche qua

Disuguaglianze tra gli elementi di un triangolo

Non tutti i triangoli hanno le stesse misure di lati e angoli. Tuttavia, in caso di disuguaglianze, è comunque possibile ottenere delle relazioni tra le misure dei lati e le misure degli angoli. Tali affermazioni sono delle doppie implicazioni, valgono sia in un verso che in un altro:

  • Se un triangolo ha due lati disuguali, ha pure disuguali gli angoli ad essi opposti; in particolare, al lato maggiore è opposto l'angolo maggiore.
  • Se un triangolo ha due angoli disuguali, ha pure disuguali i lati ad essi opposti; in particolare, all'angolo maggiore è opposto il lato maggiore.

Dal precedente teorema derivano due importanti proprietà dei triangoli, anche detti corollari:

  • In ogni triangolo rettangolo l'ipotenusa è maggiore di ciascuno dei due cateti;
  • In ogni triangolo ottusangolo il lato opposto all'angolo ottuso è maggiore di ciascuno degli altri due lati.

Disuguaglianza triangolare

Vale il seguente teorema di disuguaglianza triangolare:

In un triangolo qualunque ciascun lato è minore della somma degli altri due e maggiore della loro differenza.

Questo teorema può aiutarci a rispondere a molte domande in cui ci vengono date le misure di un triangolo e ci viene chiesto di determinare se un siffatto triangolo può esistere o meno.
Ad esempio, un triangolo con i lati di misura

[math] 1, 2, 8 \text{cm} [/math]
non può esistere

perché

[math] 1 + 2 > 8 [/math]

, quando in realtà dovrebbe essere vera la disuguaglianza opposta!

Disuguaglianza tra gli elementi di due triangoli

Consideriamo due triangoli distinti, valgono i seguenti teoremi:

  • In due triangoli, aventi due lati rispettivamente congruenti e l'angolo tra essi compreso disuguale, i terzi lati sono disuguali ed è maggiore quello opposto all'angolo maggiore;
  • In due triangoli, aventi due lati rispettivamente congruenti e i terzi lati disuguali, al lato maggiore è opposto l'angolo maggiore.

Esistenza e unicità

Enunciamo alcuni teoremi relativi a bisettrici, segmenti e rette, che ci assicurano l'esistenza e l'unicità di questi enti geometrici.

  • Esistenza e unicità della bisettrice: Esiste sempre una e una sola semiretta che divide un angolo qualunque in due parti congruenti.
  • Esistenza e unicità del punto medio di un segmento: Esiste sempre, in un segmento qualunque, un punto e uno solo che divida il segmento in due parti congruenti.
  • Esistenza e unicità della perpendicolare da un punto ad una retta data: In un piano, per un punto passa una e una sola retta perpendicolare ad una retta data.

Classificazione dei triangoli, disuguaglianze e formulario articolo

Triangolo scaleno: formule dirette e formule inverse

Nei paragrafi precedenti abbiamo già detto che un triangolo scaleno ha tutti e tre i lati diversi. Supponiamo di chiamare questi tre lati

[math] a, b, c[/math]

e con

[math] h_a, h_b, h_c [/math]

le altezze relative ai lati suddetti.
Per calcolare il perimetro di un triangolo siffatto (e per risalire ai lati a partire da esso) usiamo le formule:

[math] 2p = a + b + c \rightarrow a = 2p - b - c \rightarrow b = 2p - a - c \rightarrow c = 2p - a - b [/math]

Altrimenti, per calcolare invece l'area del medesimo triangolo:

[math] S = \frac{ah_a}{2} = \frac{bh_b}{2} = \frac{ch_c}{2}[/math]

da cui deriviamo le formule inverse:

[math] h_i = \frac{2S}{i} [/math]

e:

[math] i = \frac{2S}{h_i} [/math]

dove

[math] i [/math]

è una qualsiasi lettera

[math] a,b,c [/math]

.
Per approfondimenti sulle formule relative ai triangoli, vedi anche qua.

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