_antoniobernardo
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"...la storia naturale e sperimentale è tanto varia e sparsa, che confonde e disgrega l'intelletto, se non è fissata e disposta secondo un ordine idoneo. Perciò si debbono preparare "tavole" o "condizioni delle istanze", disposte in modo tale che per mezzo di esse l'intelletto possa lavorare attivamente..: tabula presentiae (che registra tutti i casi in cui il fenomeno in studio si verifica), tabula absentiae (che registra i casi in cui il fenomeno non si verifica), tabula gradum (che studia la correlazione tra aumenti e diminuzione dei fenomeni)." Novum Organum, Francesco Bacone (1561-1626), filosofo ed epistemologo.

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Rispetto al Medio Evo il mondo di Bacone era cambiato radicalmente: la polvere da sparo, l'invenzione della stampa, e la bussola avevano rivoluzionato il modo di vivere. A quei tempi, per una nazione, avere un esercito munito di fucili era come avere oggi la bomba atomica. Basta pensare cosa fecero gli spagnoli e i portoghesi in America Latina: pochi uomini, ma attrezzati, riuscirono a conquistare un intero continente.
Bacone amava l'induzione e disprezzava la deduzione e con essa il sillogismo di Aristotele. Amava poco anche la matematica ritenendola poco sperimentale. Qualcuno un giorno, ha messo in giro la voce secondo cui Bacone in realtà era stato Shakespeare. Ma chi era Shakespeare? Un attorucolo e basta? Poteva un attorucolo scrivere 37 drammi tra cui Amleto, Macbeth, Otello, Romeo e Giulietta, ecc.? Certo che no. E allora vuoi vedere che è stato Bacone a scriverli? (vedi: Mondadori 2005, Storia della filosofia di L. De Crescenzo).
Bacone non fu uno scienziato in senso stretto ma ebbe il merito di porre il problema del metodo della ricerca scientifica, nonché quello di intuire i profondi cambiamenti che la scienza avrebbe portato nella storia delle organizzazioni umane. E' stato il profeta dell'età industriale ed ha incarnato un nuovo tipo di cultura e prodotto, una rivoluzione profonda nel campo del sapere. Bacone ha criticato tutta la filosofia antica e medioevale perché astratta e improduttiva: ha osato condannare Platone e Aristotele come sofisti e chiacchieroni impegnati solo a prevalere sull'avversario nelle dispute verbali; ha anche rifiutato gran parte della scienza rinascimentale perché impastata di superstizione e fantasie (vedi: Oscar Mondadori 2003, Le parole dei filosofi a cura di Carlo Sini).
Bacone utilizza alcune similitudini per riassumere l'atteggiamento dei pensatori nel risolvere i problemi: i filosofi metafisici sono come ragni che tessono belle e ingegnose ragnatele che fluttuano nell'aria; gli empiristi quali gli alchimisti sono come formiche che raccolgono e ammassano quantità di materiale senza creare da esso nulla di nuovo; gli scienziati moderni invece dovrebbero comportarsi come le api che lavorano insieme per raccogliere informazioni e trasformarle. Gli scienziati dovrebbero interpretare i dati che provengono dall'esperienza, effettuare esperimenti e lentamente costruire la nostra conoscenza del mondo (vedi Logos 2005, Cento filosofi, Peter J. King).
Per quanto riguarda la parte costruttiva (Adstruens) del Novum Organum le tabelle di Bacone, intese a quantizzare sperimentalmente i fenomeni indicando la presenza, il grado e la correlazione, rappresentano ancora oggi, magari con alcune varianti, lo strumento principale usato dalle aziende, e più in generale dalle organizzazioni di ogni tipo, per monitorare i processi fondamentali relativi a: qualità e produzione, marketing, contabilità e finanza, risorse umane, ricerca e sviluppo, ecc..

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