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R ossastre. Martina Elemi 1^ H
Il giardino della scuola: il giardino che vorrei…
16 ROBINIA
Numero esemplari presenti nel giardino: 7
Nome Robinia pseudoacacia L. Robinia sta a ricordare Jean Robin, giardiniere
del Re di Francia Enrico IV, che nel 1601 la introdusse in Europa;
pseudoacacia significa “falsa acacia”, poiché non è un’acacia.
Famiglia Leguminose
Distribuzione Originaria dell’America settentrionale orientale introdotta nel’600 in
Europa si trova nella regione sub-mediterranea, in Italia è presente
nella Pianura Padana e nelle vallate Alpine e Appenniniche.
Ambiente Scarpate, luoghi incolti, siepi, margini dei boschi fino a 1000 metri,
introdotta come pianta ornamentale è adesso spontanea e infestante in
tutto il territorio.
Descrizione E’ una specie rustica, in grado di adattarsi a svariati tipi di terreno,
esige molta luce e caldo nel periodo estivo. Forma boschi puri o misti
con castagni e querce. Ha portamento espanso o slanciato, rami
contorti, i più giovani con spine; corteccia rugosa e di colore grigio-
bruno, invecchiando diviene spessa e fessurata e forma una rete a
maglie allungate; le radici sono superficiali; le foglie caduche,
imparipennate, ossia composte da 4-10 paia di foglioline ovali e da una
fogliolina apicale, di colore verde chiaro e più pallide sulla pagina
inferiore; i fiori profumati hanno corone bianche, raccolti in grappoli
penduli che compaiono tra maggio e giugno; frutti: legumi appiattiti e
coriacei di colore rosso-bruno, che persistono sull’albero sino ad inverno
inoltrato e contengono semi duri, nerastri.
Usi e curiosità Alcuni ritengono che la robinia sia stata importata in Italia per
rinsaldare le massicciate della linea ferroviaria del Sempione, da lì poi
si sarebbe diffusa su tutto il territorio alpino. L’uso più frequente
prevedeva il taglio periodico per ottenere ottima legna da ardere. Le
ramaglie, raccolte in fascine, erano un apprezzato combustibile,
ricercato dai forni dei panifici. Chi non aveva legno di castagno
ricorreva alla robinia per produrre paleria da utilizzare nei vigneti, negli
orti e per realizzare staccionate. Il legno duro e resistente si prestava
per fabbricare manici di scuri, picconi e martelli, denti di rastrelli e di
ingranaggi dei mulini, diversi elementi di barche e carri agricoli, sedie,
mangiatoie. Per il suo apparato radicale ampio la robinia e utilizzata
nelle opere di consolidamento delle pendici franose e instabili. I fiori
bianchi in grappoli profumati sono appetiti dalle api che ne producono un
miele monofloro, chiaro e fluido molto apprezzato. La robinia oggi è tra
i più importanti alberi per la produzione del miele. Nelle campagne si
usano i fiori anche in cucina: quando non sono ancora completamente
sbocciati vengono preparati in frittata e in frittelle.
Proprietà medicinali I fiori hanno un’azione calmante.
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17 THUIA
Numero esemplari presenti nel giardino: 2
Nome Thuja occidentalis
Famiglia Cupressaceae
Distribuzione L’occidentalis abita in sud-est del canada e il nord-est degli stati uniti,
dalla nuova scozia fino al nord della carolina. L’orientalis è originaria
della mancuiria e della Corea.
Ambiente Porre a dimora in luogo soleggiato; questi alberi possono sopportare
senza problemi anche l'ombra anche se si sviluppano meglio se possono
godere di almeno 3-4 ore di sole diretto al giorno. Le tuie non sono molto
adatte nelle città vicine al mare, poichè non sopportano l'aria salmastra.
Non temono il freddo.
Preferiscono un terreno ricco, soffice, profondo e molto ben drenato;
queste piante temono i ristagni idrici, è quindi bene mescolare della
sabbia o della pomice al terreno prima di porla a dimora. In autunno e in
primavera interrare ai piedi della pianta del concime organico maturo, o
del concime granulare a lenta cessione. Possono svilupparsi bene anche
nei terreni argillosi e dimostrano di non avere problemi anche in terreni
non molto ricchi.
Descrizione Genere costituito da una decina di conifere sempreverdi, originarie
dell'Asia, dell'Europa e dell'America settentrionale. E' un albero a
crescita abbastanza rapida e può raggiungere i 10-15 metri di altezza; il
fusto eretto porta una chioma piramidale o allungata, a forma di fiamma;
la corteccia è color bruno-arancio, negli esemplari di alcuni anni tende a
rompersi in scaglie che lasciano profonde rugosità sulla superficie. Le
foglie sono piccole, molto fitte, a forma di scaglie, molto simili a quelle
del cipresso; sono di colore verde scuro intenso, in alcune specie
divengono giallastre in inverno. La pianta produce piccole pigne
tondeggianti, divise in settori piatti, al centro di ognuno dei quali è
presente una protuberanza appuntita; sono di colore nero-blu, o verde
chiaro, leggermente pruinose, prima di rompersi per liberare i piccoli
semi divengono marroni. Queste conifere vengono molto utilizzate nei
giardini, sia come esemplari singoli, sia per formare siepi impenetrabili.
Esistono numerose cultivar, anche a sviluppo nano.
Usi e curiosità Il legno, tenero e leggero, è adoperato per costruzioni e per estrazioni
dell’ olio di cedro, per scopo medicinali.
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18
I nostri amici fiori
sono di molti colori.
Le belle margherite
sono colorate e profumate.
Le spine fanno male e fanno ammalare,
ma chi fa attenzione non si deve preoccupare.
C’è un giardino fiorito,
ma è molto scolorito.
Prima era con molto colore,
ma adesso non c’è più amore.
Alessandra Francavilla 1^ H
Il giardino della scuola: il giardino che vorrei…
19 A… regalo regolo…e…
A
I nostri amici fiori te
I fiori sono come dei bambini: tre
bisogna curarli, nutrirli e annaffiarli. rose
Possono donare armonia rosse
o farti compagnia, regalo
sono come degli amici
che si possono tenere in casa come i mici. regalo
I fiori sono delicati, belli e profumati, rosse
ma se non gli presti attenzione rose
puoi correre il rischio di una grande delusione. per
Di fiori ce n’e’ un’ infinita varietà te
e ognuno ha la sua personalità. e…
Alcuni fiori si usano per i funerali,
altri, invece per le cerimonie nuziali, Alessandro Hu e Luca Migliaccio 1^H
c’è un fiore che gira insieme al sole,
un altro, invece che muore di passione.
Ogni fiore ha una leggenda o un mito
e dentro di loro c’è un segreto assopito.
Martina Elemi 1^H Raccolgo un fiore
I fiori Lunedì raccolgo un fiore
I fiori sono belli, Martedì un girasole
sono stati dipinti da Botticelli. Mercoledì una bella viola
Giovedì una rosa sola
I fiori sono colorati, Venerdì un ciclamino
della loro bellezza siamo estasiati. Sabato un mazzolino e
Domenica di nuovo in giardino
I fiori sono profumati,
per questo vengono amati. Elena Citterio 1^I
I fiori sono un incanto,
ispiratori di un angelico canto.
Davide Frisardi e Andrea Nacamulli 1^H
Il giardino della scuola: il giardino che vorrei…
20
IL CICLO DELLE BULBOSE
15 febbraio
I crocus iniziano a germogliare
1 marzo
I crocus gialli e bianchi iniziano
a fiorire 8 marzo
E’ fiorito il primo narciso
22 marzo
I tulipani, i narcisi, i giacinti e i
crocus sono fioriti 12 aprile
Tutti i colori della primavera!
Illustrazioni di Angela D’Amico 1^ H
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21 CROCUS
Nome Croco, Crocus Sativus, Crocus napolitanus Mordant & Loisel, Crocus
Vernus. Il nome generico crocus è la trascrizione del greco kròkos che
significa “filamento” con riferimento ai suoi lunghi stami, il nome
specifico indicherebbe la provenienza.
Famiglia Iridaceae
Distribuzione Si coltiva in Asia minore, in Persia e in tutti i paesi del bacino del
mediterraneo. In Italia le culture più estese si trovano in Abruzzo e in
Sardegna, altre zone di coltivazione degne di nota si trovano in Umbria
ed in Toscana.
Ambiente Il terreno ideale per il croco è un terreno umido e molto ricco di
humus. La pianta si adatta molto bene ai climi caratterizzati da
piovosità media non molto alta. E’ importante evitare i ristagni d’acqua,
molto dannosi per lo sviluppo della pianta: per questo motivo una
coltivazione su un terreno leggermente scosceso è preferibile ad una
su terreno pianeggiante. Sopporta rigide temperature invernali, anche
inferiori allo 0 termico, i bulbi cominciano a soffrire solo quando il
termometro scende sotto i meno 12° centigradi. Il crocus stativus
tollera la neve e anche brevi periodi di gelo. Nel periodo estivo, quando
la pianta si trova in fase di quiescenza, le alte temperature non creano
alcun tipo di problemi al bulbo.
Descrizione Pianta erbacea, perenne, con un piccolo bulbo sferico, alta 10-20 cm,
con 2-3 foglie inferiori biancastre che avvolgono la base tubolare
come una guaina, mentre le altre che compaiono poco dopo o durante la
fioritura sono lineari, larghe 0,5 cm e lunghe quanto i fiori, con una
caratteristica, una nervatura centrale bianca. Il fiore quasi sempre
solitario è inodore, a una spata allargata di 5-6 mm. La corolla alla
base a forma tubolare, la fauce è ciliata e verso l’alto si divide in 6
petali(lacinie), subspatolati, in genere di colore violetto, spesso più
scuri all’ apice, ma a volte anche bianchi che misurano 8-15-x30-40mm.
Le antere sono gialle e lunghe 15 mm. Il pistillo che sovrasta le antere
ha 3 stimmi disposti a ventaglio di colore rosso-arancio. Ovaio infero
sotterraneo. Il frutto è un capsula ovoide che racchiude molti semi.
I fiori sbocciano direttamente dal terreno contemporaneamente o
prima delle foglie. Esistono oltre 70 specie di crocus. Sono piantine
molto decorative e facili da coltivare. La specie più conosciuta tra i
Crocus a fioritura invernale-pr