_antoniobernardo
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I leggendari episodi di Talete che cade in una buca per osservare le stelle e quello del pragmatico investitore che acquista tutti i frantoi in vista di un eccezionale raccolto di olive è un po' la radice dell'eterna discussione tra chi sostiene che la filosofia e la matematica debbano essere dedicate solo alla pura speculazione teorica volta alla conoscenza e chi invece sostiene che esse siano anche potenti strumenti per la soluzione di problemi pratici.

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Per Talete, vissuto attorno al 600 a.C., il principio di tutte le cose era l'acqua. Oggi gli scienziati ci dicono che per sapere se su un pianeta (ad esempio Marte) è possibile trovare tracce di vita la precondizione è scoprire se su di esso ci sia, o ci sia stata, l'acqua. Sempre oggi molti scienziati e futurologi ci spiegano che il principale problema dell'organizzazione planetaria sarà in futuro, forse ancor prima del cibo e dell'energia, quello dell'accesso all'acqua per tutte le popolazioni.
A Talete, il primo dei sette savi dell'antichità, è attribuita l'esortazione "Conosci te stesso" incisa sul tempio di Delfi; questa esortazione oltre che per gli individui è quanto mai attuale per le imprese che, per affrontare i problemi, debbono conoscere approfonditamente i propri punti di forza e debolezza: le risorse disponibili, le competenze, le tecnologie, i mercati, i clienti, i fornitori, la situazione economica finanziaria, ecc.
Non è certo che Talete abbia dato la dimostrazione del teorema che porta il suo nome nè che abbia ideato il metodo che ne consegue per la misura dell'altezza delle piramidi; certo è il fatto che abbia applicato tra i primi le proporzioni per risolvere problemi.
Nella gestione delle organizzazioni il concetto di proporzionalità è tra quelli più utilizzati sia nella versione nota ai greci di proporzionalità tra grandezze omogenee sia nella versione, introdotta da Galilei, di proporzionalità tra grandezze eterogenee (Es. quantità realizzate, ore spese, costi sostenuti).
I leggendari episodi di Talete che cade in una buca per osservare le stelle e quello del pragmatico investitore che acquista tutti i frantoi in vista di un eccezionale raccolto di olive è un po' la radice dell'eterna discussione tra chi sostiene che la filosofia e la matematica debbano essere dedicate solo alla pura speculazione teorica volta alla conoscenza e chi invece sostiene che esse siano anche potenti strumenti per la soluzione di problemi pratici.

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