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Lo sviluppo demografico di una popolazione biologica che cresce in funzione del tempo viene provocata da una o più fonti energetiche note della quale essa si nutre. Supporremo che tali fonti siano sparse in modo omogeneo e che la loro posizione possa essere, secondo i casi analizzati, palese o nascosta alla “vista”. Supporremo inoltre di essere in presenza di una popolazione omogenea composta da una singola specie che si sviluppa in un ambiente privo di limiti ambientali che non siano quelli propri dei modelli studiati.
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Per approntare tale modello matematico ci affideremo alle seguenti ipotesi:
1. La popolazione senza risorse (x = 0) è destinata a decrescere esponenzialmente.
2. La quantità di risorse che viene “depredata” nell'unità di tempo è dovuta alla probabilità
proporzionale a xy di trovare le risorse sparse nel territorio.
3. L'incremento della popolazione nell'unità di tempo è favorito dalla probabilità
proporzionale a xy di trovare le risorse sparse nel territorio.
Naturalmente ci interessa il caso limitato al primo quadrante ovvero a valori non negativi di x e y .
Le equazioni che rispondono a queste caratteristiche sono quindi le seguenti: 2
A. Urso - Sviluppo demografico e fonti energetiche
dx = − b xy
1
dt
(1)
dy = − +
a y b xy
2 2
dt
a a 1
Ponendo: si ottiene un sistema riscalato:
= = =
2 2
x X ; y Y ; t T
b b a
2 1 2
dX = − XY
dT
(2)
dY = − +
Y XY
dT
Nella figura sotto possiamo vedere l'orbita nel piano delle fasi con punto di passaggio iniziale:
(X ; Y ) = (1; 1) e relativo campo direzionale; di seguito l'evoluzione temporale delle risorse X
0 0
(curva blu) e della popolazione Y (curva nera) nella quale possiamo vedere l'andamento del declino
delle risorse nel tempo e l'aumento numerico della popolazione che raggiunge un massimo per poi
flettere fino ad estinguersi ancora prima della fine completa delle risorse che non potranno essere
utilizzate perché alla fine troppo poche per essere trovate da una popolazione molto esigua.
Fig. 1 - primo modello (risorse nascoste)
-Y -X
( )
Il luogo dei punti di equilibrio della (2) si trova in Y = 0 . Lo Jacobiano:
=
J X ; Y
+
Y -
1 X
ha il determinante nullo per Y = 0 e mostra la peculiarità degenere dell'isoclina; in particolare si
trova che per X > 1 l'equilibrio è instabile, mentre nell'intervallo: 1 > X > 0 l'equilibrio è
asintoticamente stabile. − +
dY Y XY 1
L'equazione dell'orbita si può ricavare facilmente: = = − = − +
1 ; Y ln X X C
−
dX XY X
Quindi avremo che il campo di esistenza dell'orbita è: X > 0 e di conseguenza le risorse non
possono in ogni caso estinguersi del tutto. [1]
Secondo modello (risorse palesi):
Vediamo adesso un caso molto interessante dove stavolta le risorse possono essere trovate senza
difficoltà, ma hanno bisogno di essere estratte ed elaborate per poter essere assimilabili. 3
A. Urso - Sviluppo demografico e fonti energetiche
1. La popolazione senza risorse (x = 0) è destinata a decrescere esponenzialmente.
2. La quantità di risorse che viene “depredata” nell'unità di tempo è proporzionale al numero
y della popolazione.
3. L'incremento della popolazione nell'unità di tempo è favorito dal numero di risorse x
moltiplicato per il numero y di popolazione che la estrae e la elabora per renderla
assimilabile.
L'equazione, opportunamente riscalata, che risponde a queste caratteristiche è la seguente:
dX = − Y
dT
(3)
dY = − +
Y XY
dT
Nella seconda figura possiamo osservare l'orbita nel piano delle fasi con punto di passaggio
iniziale: (X ; Y ) = (1; 0.5) e relativo campo direzionale; di seguito l'evoluzione temporale delle
0 0
risorse X (curva blu) e della popolazione Y (curva nera) nella quale possiamo vedere l'andamento
del declino delle risorse nel tempo e lo sviluppo della popolazione che raggiunge un massimo per
poi flettere in modo simmetrico fino ad estinguersi insieme alle risorse.
Fig. 2 - secondo modello (risorse palesi) −
0 1
( )
Il luogo dei punti di equilibrio della (3) si trova in Y = 0 . Lo Jacobiano:
=
J X ; Y
+
Y -
1 X
ha il determinante nullo per Y = 0 mostrando la peculiarità degenere dell'isoclina; in particolare si
trova che per X > 1 l'equilibrio è instabile, mentre nell'intervallo: 1 > X ≥ 0 l'equilibrio è
asintoticamente stabile. L'equazione dell'orbita è:
− +
dY Y XY 1
= = − = − +
2
1 X ; Y X X C
−
dX Y 2
pertanto avremo un arco si parabola che si deve evolvere per: X ≥ 0 . Affinché tale funzioni abbiano
senso possiamo imporre la condizione al contorno Y = 0 per X = 0 (attrattore), quindi: C = 0 . 4