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Sintesi
Studio di una funzione f(x)


Studiare una funzione, vuol dire innanzitutto determinarne il dominio: il dominio andrebbe scritto per intervalli.

Con lo studio di una funzione si cerca di tracciarne un grafico approssimativo e per questo si consiglia di seguire questa prassi:

1.determinazione delle eventuali intersezioni con gli assi cartesiani

2.verificare le simmetrie

3.studiare il segno della funzione

4.osservare il comportamento della funzione agli estremi del dominio

5.determinare gli eventuali asintoti

NEL FILE ALLEGATO OGNI PASSAGGIO E' SPIEGATO IN MANIERA COMPLETA
Estratto del documento

Studio di una funzione f(x)

Studiare una funzione, vuol dire innanzitutto determinarne il dominio: il dominio andrebbe scritto per

intervalli .

Con lo studio di una funzione si cerca di tracciarne un grafico approssimativo e per questo si consiglia di

seguire questa prassi:

1.determinazione delle eventuali intersezioni con gli assi cartesiani: questo equivale a dire che bisogna

risolvere due sistemi:

il primo sistema serve per determinare le intersezioni con l’asse x ed è composto dalla funzione e

dall'equazione y=0; le soluzioni di tale sistema sono le coordinate x dei punti di intersezione; ovviamente,

poiché, si sta determinando le intersezioni con l’asse x, questo vorrà dire che le coordinate y sono sempre 0;

ad esempio se le soluzioni del sistema sono a e b, la funzione f(x) interseca l’asse x nei punti di coordinate

A(a;0) e B(b;0);

il secondo sistema serve per determinare le intersezioni con l’asse y ed è composto dalla funzione e

dall'equazione x=0; le soluzioni di tale sistema sono le coordinate y dei punti di intersezione; ovviamente,

poiché, si sta determinando le intersezioni con l’asse y, questo vorrà dire che le coordinate x sono sempre 0;

ad esempio se le soluzioni del sistema sono a e b, la funzione f(x) interseca l’asse y nei punti di coordinate

A(0;a) e B(0;b);

2.verificare le simmetrie (questa informazione servirà principalmente per il punto 6):

se f(-x)=f(x) la funzione è pari e il suo grafico è simmetrico rispetto l'asse y;

se f(-x)=-f(x) la funzione è dispari e il suo grafico è simmetrico rispetto l'origine.

3.studiare il segno della funzione: bisogna risolvere la disequazione f(x)≥0 ;

4.osservare il comportamento della funzione agli estremi del dominio: questo si traduce nel calcolare i

limiti agli estremi del dominio; serve per tracciare l'andamento del grafico della funzione.

{ } ∞

0

Ad esempio se il dominio è D=R\ =]-∞;0[ U ]0;+∞[ si deve calcolare il limite per x che tende a -

- +

, per x che tende a 0 , per x che tende a 0 e per x che tende a +∞ della funzione;

5.determinare gli eventuali asintoti: una volta calcolati i limiti agli estremi del dominio, è facile

individuare gli eventuali asintoti (e calcolarne le equazioni) se si tiene conto di queste regole:

( ) =∞

lim f x

- se allora la retta di equazione r: x=h è asintoto verticale della funzione f(x);

x→ h ( )=l

lim f x

- se allora la retta di equazione r: y=l è asintoto orizzontale della funzione f(x);

x→∞ (

lim f x) ∞

- se = allora è verificata la condizione necessaria (ma non sufficiente) affinché

x→∞

esista almeno un asintoto obliquo; in questo caso la retta di equazione r: mx+q=0 è asintoto obliquo

della funzione f(x) dove:

( )

f x

lim

m= se tale limite è finito

x

x →∞

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