Enti geometrici fondamentali
Gli enti geometrici fondamentali sono i concetti di base della geometria che ci permettono di costruire le figure, sia piane (a due dimensioni) che solide (a tre dimensioni). Essi sono:- Il punto: entità priva di dimensione, che si indica con una lettera maiuscola dell’alfabeto italiano (A, B, C, ecc) che è all’origine di ogni figura geometrica.
- La linea: insieme di infiniti punti allineati, che ha origine da un punto che, muovendosi, lascia una traccia sul foglio. La linea ha una dimensione, la lunghezza, ed è priva di spessore. Le linee possono essere aperte o chiuse.
Le linee si distinguono in:
- Linea retta. Se il punto si muove con andamento rettilineo dà origine a una linea retta.
- Linea curva. Se il punto ha un movimento curvilineo dà origine ad una linea curva.
- Linea spezzata: Una linea composta da diversi tratti di linea retta.
- Linea mista. Una linea composta da tratti retti e tratti di curva.
Ci sono delle norme, valide a livello nazionale, stabilite da un Ente Nazionale di Unificazione (UNI) che hanno assegnato un significato e un valore ad ogni tipo di linea in base a quello che devono rappresentare (contorni di oggetti, spigoli visibili o nascosti, linee di quota, ecc...).
Se sul tratto di retta individuo due punti posti ad una certa distanza avrò un segmento.
Il segmento è una parte di retta racchiusa tra due punti o estremi. Il segmento viene di solito indicato con le due lettere dei suoi estremi (es. segmento AB) la cui distanza rappresenta la misura del segmento.
Il piano è un ente geometrico che può essere intuitivamente pensato come una superficie piatta, infinita, caratterizzata dalla mancanza di spessore. Dati tre punti, per essi passa un solo piano. Il piano viene indicato con lettere minuscole dell’alfabeto greco: α, β, γ ecc. Se, per esempio, pensiamo a un foglio, immaginandolo senza spessore, in realtà uno spessore ce l’ha perché possiamo prenderlo in mano. Analogamente l’ombra di un oggetto, pur essendo priva di spessore, è limitata dal contorno. In definitiva anche il concetto di “piano” si ricongiunge a quello di “punto”, in quanto il piano è un insieme di rette e queste ultime sono un luogo di punti.
L’angolo è ognuna delle due parti di un piano limitata da due semirette, chiamate lati, che hanno origine in un punto comune, chiamato vertice. L’angolo si indica in genere con una lettera minuscola dell’alfabeto greco.
Un angolo può essere:
- retto, se ha ampiezza di 90°, quindi i due lati sono tra di loro perpendicolari;
- acuto, se è minore di un angolo retto;
- ottuso, se è maggiore di un angolo retto;
- piatto, quando i suoi lati sono uno sul prolungamento dell’altro e l’angolo ha ampiezza 180°;
- giro, quando ha ampiezza di 360° e i suoi lati sono sovrapposti;
- convesso, quando non contiene il prolungamento dei lati ed è minore di un angolo piatto;
- concavo, quando contiene il prolungamento dei lati ed è maggiore di un angolo piatto.
La bisettrice è la semiretta che, partendo dal vertice, divide l’angolo in parti uguali.
Gli angoli assumono notevole importanza nella descrizione del moto di oggetti che ruotano attorno a un asse. Per esempio, le lancette di un orologio durante la loro rotazione formano degli angoli. Le semirette costituiscono i lati mentre l’origine delle semirette è il vertice.