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Concetti Chiave

  • Don Abbondio, Perpetua e Agnese si rifugiano al castello dell'Innominato insieme ad altri fuggiaschi, cercando sicurezza dai pericoli esterni.
  • L'Innominato accoglie cordialmente i profughi, che restano al castello per circa un mese contribuendo ai lavori necessari per l'ospitalità.
  • Al loro ritorno, i profughi trovano il paese devastato e le loro case saccheggiate, costringendoli a ricostruire con denaro prestato da Agnese.
  • Parte delle masserizie non è stata rubata dai soldati, ma dai paesani, creando tensioni che Don Abbondio preferisce evitare per mantenere la pace.
  • Oltre ai danni materiali, un nuovo pericolo incombe: la peste, che aggiunge ulteriore angoscia alla già difficile situazione.

Indice

  1. Il Viaggio al Castello
  2. Ospitalità e Ritorno
  3. Devastazione e Ritorno a Casa
  4. Difficoltà e Tensioni

Il Viaggio al Castello

Mentre don Abbondio, Perpetua ed Agnese si dirigono in barroccio verso il castello dell'Innominato, incontrano molti altri fuggiaschi che hanno avuto la loro stessa idea. Don Abbondio sente rinascere i timori appena sopiti ed ogni cosa non fa che accrescere i suoi sospetti. Appena giunti, furono accolti con grande cordialità dal signore, che, avendo riconosciuto il curato, gli era subito andato incontro, cordialmente.

Ospitalità e Ritorno

I profughi si trattennero al castello circa un mese, mentre gli ospiti aumentavano di giorno in giorno; le due donne si resero utili, dando la loro opera nei servizi che una così grande ospitalità richiedeva. Non accadde niente di straordinario e finalmente don Abbondio e le due donne pensarono di tornare al loro paese che ormai si sapeva libero dal passaggio delle truppe. L'Innominato li fece accompagnare con una carrozza e, prima di accomiatarsi da Agnese, le donò un corredo di biancheria e un gruzzoletto di scudi per rimediare ai guasti che troverebbe certo nella sua casa.

Devastazione e Ritorno a Casa

Appena in vista del paese, con dolore il gruppo dei profughi vede la campagna devastata, le porte sfondate, le masserizie bruciate e ogni cosa insozzata e resa inservibile.

Difficoltà e Tensioni

Don Abbondio, entrato in casa, trova i mobili bruciati, i muri sconciamente scarabocchiati e sparito il peculio sotterrato nell'orto; così, egli e Perpetua dovettero stare come accampati accomodandosi alla meglio, o alla peggio, e rifacendo a poco a poco usci, mobili, utensili, con denari prestati da Agnese. Intanto Perpetua era venuta a sapere che parte delle masserizie della casa non erano state rubate dai soldati, ma dai paesani, e tormentava inutilmente il curato perché se le facesse restituire; ma tasto più odioso non si poteva toccare per don Abbondio; giacché la sua roba era in mano di barboni, cioè quella specie di persone con cui gli premeva più di stare in pace. Poi, a tali terrori ne sopraggiunse un altro: la peste.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le reazioni di don Abbondio durante il viaggio al castello dell'Innominato?
  2. Durante il viaggio al castello, don Abbondio prova timori e sospetti, che si riaccendono vedendo altri fuggiaschi. Tuttavia, viene accolto cordialmente dall'Innominato.

  3. Come si sono adattati i profughi durante il loro soggiorno al castello?
  4. I profughi si sono trattenuti al castello per circa un mese, con le due donne che si rendevano utili nei servizi richiesti dall'ospitalità. Alla fine, decidono di tornare al loro paese.

  5. Quali difficoltà incontrano don Abbondio e gli altri al loro ritorno a casa?
  6. Al ritorno, trovano la campagna devastata e la casa danneggiata. Don Abbondio e Perpetua devono ricostruire con denaro prestato da Agnese, mentre affrontano tensioni con i paesani e la minaccia della peste.

Domande e risposte

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