Concetti Chiave
- Renzo cerca un'osteria per mangiare e riposarsi, rinunciando a recarsi al convento dei cappuccini a causa dell'ora tarda.
- Mentre ascolta i commenti della folla, Renzo critica i signori prepotenti e propone di andare il giorno seguente da Antonio Ferrer per denunciare l'inefficacia delle gride.
- Renzo si ferma all'Osteria della Luna Piena, rifiutando di dare le sue generalità e diventando sempre più loquace con il passare del tempo.
- Un accompagnatore, rivelatosi una spia, riesce a farsi dire il nome di Renzo prima di andarsene, mentre Renzo si ubriaca e diventa emotivo pensando a Lucia.
- Gli avventori dell'osteria si divertono con i discorsi confusi di Renzo, che, sebbene infastidito, riesce a non rivelare il nome di Lucia.
La folla si disperde
La folla comincia a diradarsi e a dividersi in crocchi, commentando gli avvenimenti del giorno.
Renzo cerca un'osteria
Renzo sente un gran bisogno di mangiare e di riposarsi; guarda le insegne dei negozi alla ricerca di un'osteria, perché ormai era troppo tardi per recarsi al convento dei cappuccini. Passando tra i gruppetti di gente, si ferma ad ascoltare e non si trattiene dal dire le sue idee contro i signori prepotenti, che fanno bricconerie e non vengono puniti, perché le "gride" ci sono, ma i furfanti grossi godono l'impunità.
Finisce col proporre di andare col popolo il giorno seguente da Antonio Ferrer, per informarlo che le gride non vengono applicate altro che contro la povera gente. La proposta viene applaudita e si decide di ritrovarsi il giorno dopo in piazza del Duomo.L'incontro con la spia
Intanto Renzo chiede chi può indicargli un'osteria e uno di quelli che lo avevano ascoltato, una spia della polizia, si accompagnava a lui, con l'idea di condurlo verso la prigione, ma Renzo alla prima insegna si vuol fermare: entrando così all'Osteria della Luna Piena. Qui Renzo rifiuta di dare le sue generalità all'oste, che aveva riconosciuto quello che lo accompagnava, e, bevendo un bicchiere dopo l'altro, diventa sempre più ciarliero. Il suo accompagnatore, fra molte chiacchiere, riesce finalmente a far dire a Renzo il suo nome e, ottenuto il suo scopo, se ne va.
Renzo ubriaco all'osteria
Il giovane è ormai completamente ubriaco e continua a parlare a parlare, finché il suo pensiero corre a Lucia; allora "mise un gran sospiro, e alzò il viso con due occhi inumiditi e lustri". Gli avventori che ormai cominciano a divertirsi dell'eloquenza "appassionata e imbrogliata" di Renzo, tanto più prendono gusto alla "sua aria compunta" e lo stuzzicano con domande sciocche e grossolane. Egli, un po' se ne ha a male, un po' scherza, ma per buona sorte, anche nel suo vaneggiare, non pronuncia mai il nome "che doveva essere più altamente fitto nella sua memoria", il nome di Lucia.
Domande da interrogazione
- Qual è la reazione della folla agli avvenimenti del giorno?
- Come Renzo si comporta all'osteria e quale è il suo stato d'animo?
- Chi accompagna Renzo all'osteria e qual è il suo intento?
La folla si disperde in piccoli gruppi, commentando gli avvenimenti e discutendo delle ingiustizie dei signori prepotenti.
Renzo, all'osteria, diventa sempre più ciarliero e ubriaco, parlando con passione e confusione, ma senza mai menzionare il nome di Lucia.
Una spia della polizia accompagna Renzo con l'intento di condurlo verso la prigione, ma Renzo si ferma alla prima osteria che trova.