Concetti Chiave
- Il registro linguistico varia notevolmente, passando da un linguaggio basso e rozzo con Don Abbondio, a uno quotidiano con Renzo.
- La narrazione è divisa in sei sequenze, ciascuna con momenti e dialoghi distintivi, come la notte di Don Abbondio e le interazioni tra Renzo e Lucia.
- Tra le figure retoriche prevalgono la metafora, la similitudine e l'ossimoro, arricchendo il testo di profondità e sfumature.
- La presenza di numerosi dialoghi conferisce un ritmo rapido e dinamico alla narrazione.
- Le descrizioni dei personaggi sono dettagliate, evidenziando tratti distintivi attraverso il linguaggio e le azioni.
Registro linguistico e personaggi
Per quanto riguarda il tipo di registro linguistico utilizzato, questo assume varie caratteristiche:
- è un linguaggio basso e rozzo quando parla Don Abbondio;
- è un linguaggio di tipo quotidiano quando parla Renzo.
Divisione narrativa e sequenze
La divisione narrativa è caratterizzata da sei sequenze così articolate:
- La notte trascorsa da Don Abbondio.
(rigo 1-26)
- La descrizione del personaggio di Renzo e il dialogo intercorso tra il curato e Renzo. (rigo 27-150)
- L'incontro che si è tenuto tra Renzo e Perpetua. (rigo 151-202)
- Altro dialogo tra Don Abbondio e Renzo. (rigo 203-297)
- Renzo ritorna a casa. (rigo 298-348)
- La descrizione del personaggio di Lucia e il dialogo tra la donna e l'amato Renzo. (rigo 349-397)
Figure retoriche nel testo
Tra le figure retoriche che si riscontrano troviamo per esempio:
- la metafora per esempio che è presente in queste parole: “siamo tra l’incudine il martello”;
- la similitudine che è presente in queste righe: L’accoglienza fredda e impacciata di Don Abbondio, quel suo parlare insieme stentato e impaziente, que’ due occhi grigi, che mentre parlava, eran sempre andati scappando qua e là, come se avesse avuto paura d’incontrarsi con le parole che gli uscivano di bocca;
- l'ossimoro:Vi sono numerosi dialoghi quindi l'andamento narrativo è molto rapido e veloce.