Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • Il colloquio tra padre Cristoforo e don Rodrigo è caratterizzato da tensione, con don Rodrigo che usa un tono autoritario per mettere il frate a disagio.
  • Padre Cristoforo chiede giustizia per due giovani innocenti, suggerendo che don Rodrigo potrebbe facilmente risolvere la questione con una sola parola.
  • Don Rodrigo risponde con arroganza, suggerendo sarcasticamente di mettere la ragazza sotto la sua protezione, provocando l'indignazione di padre Cristoforo.
  • Il frate, mantenendo la calma, predice che un giorno don Rodrigo si pentirà delle sue azioni, suscitando una reazione di rabbia e spavento nel tiranno.
  • La scena evidenzia il contrasto tra la giustizia divina rappresentata da padre Cristoforo e la prepotenza di don Rodrigo, svelando la natura tirannica di quest'ultimo.

Indice

  1. Il Confronto Iniziale
  2. La Proposta di Don Rodrigo
  3. La Reazione di Padre Cristoforo
  4. La Conclusione del Colloquio

Il Confronto Iniziale

Il capitolo VI si apre con il colloquio di padre Cristoforo e don Rodrigo. Don Rodrigo, piantatosi in piedi nel mezzo della sala, chiese a padre Cristoforo in che cosa potesse servirlo, ma il tono con cui pone la domanda, voleva dire chiaramente “bada a chi sei davanti, pesa bene le parole e cerca di sbrigarti”.

Fu proprio un simile tono che dette coraggio a padre Cristoforo e gli fece venire sulle labbra più parole di quanto necessario. Tuttavia, non mancò di moderare le frasi che gli si presentarono alla mente e, con umiltà circospetta, rispose che era venuto a proporre un atto di giustizia, poiché certi uomini di mal affare avevano messo innanzi il nome di don Rodrigo per intimorire un povero curato ed agire con prepotenza nei confronti di due giovani innocenti.

La Proposta di Don Rodrigo

Continuando, sottolineò che don Rodrigo avrebbe potuto con una parola restituire al diritto la sua forza e tranquillizzare coloro che erano vittima di una simile violenza. Don Rodrigo lo interruppe con arroganza, ma padre Cristoforo, appellandosi a quel Dio al cui cospetto dobbiamo tutti presentarci, lo esortò a non ostinarsi a negare un atto di giustizia così semplice, per non doversi, un giorno pentire di non aver ascoltato la parola di un ministro di Dio. Allora, con insolenza, don Rodrigo ribatté di aver capito che una ragazza gli stava molto a cuore, e poiché il padre credeva che egli potesse fare molto per lei, gli consigliò di metterla sotto la sua protezione.

La Reazione di Padre Cristoforo

A questa proposta, l’indignazione del frate, trattenuta fino a quel momento, traboccò e rivolgendo a don Rodrigo due occhi dallo sguardo infiammato, gli rispose che quella ragazza innocente era già sotto la protezione di Dio e che aveva compassione di quella casa, sulla quale pendeva la maledizione. Padre Cristoforo non reagisce con violenza, bensì con la sua autorità di predicatore e soprattutto con nome di Dio sulle labbra. “Verrà un giorno…” Don Rodrigo che era rimasto fino ad allora fra un sentimento di rabbia e di meraviglia, non trovando parole per rispondere, non appena sentì scagliare quella predizione, fu preso da un certo spavento che si aggiunse alla rabbia. Allora afferrò rapidamente la mano minacciosa del frate e alzando la voce come se volesse troncare quell’infausta profezia gridò. “Escimi dai piedi, villano temerario, poltrone incappucciato!” Così dicendo additò, con un gesto imperioso, la porta che si trovava di fronte a quella da cui padre Cristoforo era entrato nella sala. Quest’ultimo chino il capo e se ne andò lasciando don Rodrigo a misurare a passi infuriati il pavimento della stanza, paragonato ad un campo di battaglia.

La Conclusione del Colloquio

Il colloquio fra don Rodrigo e padre Cristoforo trasforma la mediazione intrapresa in un’opposizione inconciliabile. Tuttavia, mentre il frate esce chiaramente allo scoperto nominando la stessa Lucia, il suo avversario elude, con sarcasmo, le accuse, attaccando a sua volta, proprio come in un duello: si conferma così nella figura del tiranno quella tendenza a dissimulare che si può osservare già qualche pagina prima, durante la scena del banchetto. Lo scontro, però, non avviene solo fra singoli: se padre Cristoforo china il capo davanti agli insulti rivolti alla sua persona, ciò accade perché la sua causa va ben oltre il suo io ed è quella di Dio e di tutti i poveri. La sua sconfitta è quindi provvisoria e la profezia non fa altro che spostare nel futuro la conclusione del dissidio.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema principale del colloquio tra padre Cristoforo e don Rodrigo?
  2. Il tema principale è la richiesta di giustizia da parte di padre Cristoforo per proteggere due giovani innocenti dalla prepotenza di don Rodrigo.

  3. Come reagisce don Rodrigo alla proposta di padre Cristoforo?
  4. Don Rodrigo reagisce con arroganza e sarcasmo, interrompendo padre Cristoforo e suggerendo di mettere la ragazza sotto la sua protezione.

  5. Qual è la risposta di padre Cristoforo alla proposta di don Rodrigo?
  6. Padre Cristoforo risponde con indignazione, affermando che la ragazza è già sotto la protezione di Dio e predice una maledizione sulla casa di don Rodrigo.

  7. Come si conclude il colloquio tra padre Cristoforo e don Rodrigo?
  8. Il colloquio si conclude con don Rodrigo che caccia via padre Cristoforo con insulti, mentre il frate lascia la stanza con dignità, accettando la sconfitta come provvisoria.

  9. Qual è il significato della profezia di padre Cristoforo?
  10. La profezia di padre Cristoforo sposta la conclusione del conflitto nel futuro, suggerendo che la giustizia divina alla fine prevarrà.

Domande e risposte

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